Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano | Danilo Annoscia

Una casa senza confini Milan / Italy / 2014

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NEL PARCO, IN UNA CORTE
La scelta, risultata dal percorso partecipato, di localizzare il nuovo Centro Civico del quartiere Isola all’interno del Parco della Biblioteca degli Alberi ha significato da un lato il desiderio, espresso dai cittadini, che esso nascesse in un’area nodale rispetto alla vita del quartiere e in prossimità di spazi verdi, dall’altro la volontà di mettere il Parco al centro di un processo di riappropriazione identitaria degli spazi pubblici dell’Isola. Coerentemente con l’obiettivo di fare di esso il cuore di questo processo di ‘osmosi’ tra quartiere e Parco e dando evidenza alle relazioni tra questa nuova attrezzatura e gli altri fulcri del sistema integrato di spazi pubblici a servizio della vita della comunità, il progetto orienta l’ingresso al Centro Civico verso il principale asse di accesso dal quartiere e di attraversamento del Parco.Rispetto al percorso, i volumi vengono però arretrati, in modo da guadagnare un affaccio diretto sul Parco, lungo i fronti a sud e a ovest, e collocare lungo il margine nord la caffetteria (che rappresenterà lo spazio con maggiore continuità di presenza e più facilmente integrabile nella quotidianità del vicinato), in modo da dare a questo affaccio un carattere più urbano.Queste mosse generano una sorta di piazza tangente al tracciato verso la via Volturno: una corte di ingresso, pensata come un interno a cielo aperto, attraversabile ma delimitato, in particolare mediante il raccordo delle quote interne con quelle esterne del terreno in pendio, che determina una gradualità nel passaggio fra fuori e dentro.
La corte diventa playground, patio di lettura, teatro, salle à manger, cinema all’aperto o arena concerti; il Parco, a ovest dell’edificio, si lascia invadere per i giochi sul prato, i pic-nic, i bagni di sole...


 


VOLUME E SUPERFICIE
La ricerca di una continuità, visiva e di percorsi, fra interno ed esterno rappresenta il più forte tema di impostazione del progetto. La forma dell’edificio si costruisce proprio attraverso la tensione tra il volume compatto, materico e opaco originato dalla forma del lotto e gli spazi interni che, nel loro articolarsi, modellano la superficie esterna e generano – quasi per sottrazione – il volume cavo della corte, gli scarti e gli smussi che segnano i punti di ingresso e di affaccio, le geometrie del tetto. In un volume che conserva l’immagine archetipica della “casa”, questa articolazione delle superfici racconta così il rapporto tra interno ed esterno e riduce il confine tra edificio e Parco a semplice diaframma, facendo del Centro Civico una casa che invita a entrare, senza confini.
I materiali (pareti e coperture rivestite con pannelli in cemento fotocatalitico, parti finestrate esterne schermate da pannelli in lamiera forata) enfatizzano questa continuità e compattezza del volume, mentre il motivo vegetale inciso ne alleggerisce e fa vibrare la matericità, recuperando un’immagine più ludica e capace di raccontare la specificità del contesto.


PRONTI A TUTTO. SPAZI PER CAMBIARE PROGRAMMA
La disposizione e il dimensionamento degli ambienti rispondono alla richiesta di un edificio flessibile, disponibile a una serie illimitata di combinazioni di usi/utenti, secondo sequenze non permanenti. Un edificio, allo stesso tempo, capace di dare simultaneamente accoglienza a più funzioni e/o di funzionare per parti indipendenti, con intensità e tempi di uso variabili.
I principali spazi plurifunzionali sono pertanto grandi open space, frazionabili mediante dispositivi mobili (arredi o pannelli), che consentono la presenza simultanea di più attività.
Gli spazi esterni partecipano a questa molteplicità di usi, riverberandola.



UN EDIFICIO SOSTENIBILE
Il tema della sostenibilità è affrontato attraverso soluzioni progettuali e tecniche plurime.
1. Buon comportamento dell’involucro sia in estate che in inverno, attraverso l’eliminazione dei ponti termici, l’utilizzo di stratigrafie a bassa trasmittanza ed elevata inerzia e di finiture chiare fotocatalitiche che facilitano la riflessione solare. La compattezza dell’edificio contribuisce di per sé a questo risultato.
2. Superfici trasparenti disposte in modo da consentire, in inverno, il miglior apporto di luce e contributi solari gratuiti, con caratteristiche tecniche tali da ridurre di contro le dispersioni.
3. Ombreggiamento estivo, quando non consentito da aggetti o ombre portate, assicurato da schermi mobili in lamiera forata, tende da sole e pergole.
4. Buona ventilazione e diffusione delle temperature interne, grazie alle altezze degli ambienti e alla presenza di fronti finestrati contrapposti, di camini di ventilazione e di patii.
5. Progetto degli impianti che tiene conto:
a. delle esigenze di flessibilità di utilizzo, strutturandosi per unità modulari, consentendo livelli di esercizio minimi e sfruttando meccanismi di recupero di calore e free-cooling.
b. della necessità di massimizzare l’utilizzo di fonti rinnovabili, integrando nella copertura sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e facendo ricorso a pompe di calore.
c. dell’obiettivo complessivo di tutela delle risorse e riduzione dei consumi, prevedendo l’utilizzo di dispositivi smart, in particolare per l’illuminazione e per il ciclo dell’acqua.

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    NEL PARCO, IN UNA CORTELa scelta, risultata dal percorso partecipato, di localizzare il nuovo Centro Civico del quartiere Isola all’interno del Parco della Biblioteca degli Alberi ha significato da un lato il desiderio, espresso dai cittadini, che esso nascesse in un’area nodale rispetto alla vita del quartiere e in prossimità di spazi verdi, dall’altro la volontà di mettere il Parco al centro di un processo di riappropriazione identitaria degli spazi pubblici...

    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2014
    • Client Comune di Milano
    • Status Competition works
    • Type multi-purpose civic centres / Multi-purpose Cultural Centres / Bars/Cafés / Interior Design
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