"Rigor" | daniele spirito

L'intervento si colloca in un contesto denso della città ed ha come obiettivo il rifacimento della facciata di un'abitazione che nel corso del tempo ha subito, in particolare nel corso del'ultimo mezzo secolo, numerosi interventi e rimaneggiamenti. L'abitazione è composta al pian terreno da due ambienti voltati: uno coperto da una volta a stella ed uno coperto da una volta a botte, a testimoniare la natura fortemente muraria e massiva dell'abitazione. Tuttavia, allo stato di fatto, la facciata non manifesta tipologicament i caratteri distintivi di questo sistema costruttivo. Essa si presenta come una facciata asettica, (inter)rotta da uno stretto portoncino d'ingresso che conduce direttamente al piano superiore e da una grossa apertura con serranda e vetrina relativa alla natura commerciale dei locali al piano terra. Superiormente la facciata è interrotta solo da una porta finestra e dalla soletta in calcestruzzo di un balcone, che che rompe e taglia il prospetto in maniera del tutto disorganica.

Per questo la prima operazione effettuata (oltre al cambio di ingresso dovuto al cambio di destinazione d'uso interno alla variazione della distribuzione interna) è stata quella di "ordinare" la facciata, trovarne la regola sottesa che la governa in maniera implicita e, di conseguenza, renderla manifesta. Dalla vetrina è stato ricavato l'ingresso, portato a filo rispetto all'apertura del primo piano, ed una finestra, regolarizzata secondo quella ricavata dalla chiusura del vecchio portoncino di ingresso. Dei pannelli movimentano la facciata, altrimenti, piatta, ed esplicitano i tagli e le corrispondenze geometriche, oltre a fungere da alloggio per l'illuminazione integrata. Il resto del prospetto è rivestito con delle grandi lastre di pietra, che manifestano la natura "intima" della costruzione legata alla sua struttura muraria e massiva. Per questo motivo anche il balcone viene ridotto e reso proporzionato e funzionale rispetto alla finestra che vi si affaccia.

Il progetto cerca di dare valore "urbano" al contesto costruito circostante, costituito da abitazione troppo spesso anonime e che non contribuiscono a dare valore e qualificazione alla città.