Case al lago | Giancarlo Camenisch

Due case al lago

-progetto del 1976-

Il lago è quello di Locarno in particolare la riva del Gambarogno, a San Nazzaro.

Il terreno, parte di una striscia costretta tra la strada e il lago lungo tutta la riva.

Molto ambita dai confederati golosi di lago a costo di trovarsi a “mollo” durante le ormai famose “acque alte” ricorrenti.

Tre vincoli determinano la “forma” del progetto.

1.  La strada con il suo bagaglio negativo di rumore e traffico ma che permette anche l’accesso all’abitazione.

2.  Il lago con gli inconvenienti citati ma che è pur sempre il maggior pregio di queste parcelle residue tra strada e acqua, per tutte quelle qualità insite nell’elemento che lo rendono così affascinante.

3.  L’orientamento difficile e ostacolato dalla corografia del terreno rivolto a nord.

La soluzione risulta dell’analisi dei tre limiti dati.

Si propone come un adagiarsi comodamente tra l’uno e l’altro.

Le case sono sotto il livello della strada permettendo l’accesso diretto con i veicoli sul tetto. Ciò esclude il rumore che si diffonde verso l’alto.

Il pavimento degli appartamenti bassi è più alto delle piene storiche registrate.

La costruzione ha una pianta triangolare e la facciata principale è il lato del triangolo rivolto a ovest.

In questo caso la pianta triangolare è quella che permette di sfruttare, al meglio la corografia critica del terreno.

Il lato lungo la strada accoglie le entrate e i servizi.

Il lato nord racchiude le camere che godono già della vista sul lago e i monti del Bellinzonese.

Il lato a ovest si affaccia decisamente a ovest sul lago  con vista sulle isole di Brissago.

Il progetto, abbandonato troppo presto a causa di un ripensamento da parte della committenza, risente di un mancato approfondimento soprattutto nello zoccolo di ancoraggio al terreno.

Giancarlo camenisch