CINERARIO - OSSARIO E SISTEMAZIONE ESTERNA NEL CIMITERO COMUNALE DI MANFREDONIA | gaetano croce

Per ciò che concerne l’area esterna, meglio individuata come “settore 4”,si presentava come una “grossa aiuola” priva di valenza sociale, religiosa e pedonale . Pertanto il progetto si pone come obiettivo la sistemazione di tale lotto esistente attraverso un intervento inquadrato ad una scala più vasta, strettamente correlato in termini materici a quanto progettato sul prospiciente lotto “L”. Lo spunto dato dal vigente PRC che prevede su tale lotto un ossario comune, associato alle richieste raccolte dall’amministrazione comunale di un cinerario comune diventa elemento cardine di tale intervento. In effetti, la nuova struttura è di fatto un unico corpo, ma disposto su due livelli, uno interrato ospitante l’ossario comune ed uno a quota piano di campagna ospitante il cinerario comune. Tale manufatto costituisce l’elemento centrale di un piccolo giardino, ritagliato all’interno del cimitero. L’elenco dei materiali utilizzati rimanda al repertorio cimiteriale tradizionale più consolidato (prato verde, intonaco tinteggiato, rivestimenti e lapidi in pietra calcarea di trani e in marmo composito, pavimentazione in pietra di apricena e pietra ricostruita), nonché ciottoli e corteccia di pino; mentre la carpenteria metallica della croce deposta sul recinto ipetrale crea una immaginaria copertura che tutto avvolge e racchiude. L’ambito pedonale è concentrato in un unico “spazio sacro”, organizzato con diverse fasce materiche e cromatiche, disposte in diagonali e spezzate, ciascuna caratterizzata da una peculiare pavimentazione che, oltre all’aspetto figurativo, ne definisce anche le caratteristiche funzionali. Le pavimentazioni previste possono dividersi in due tipologie: le pavimentazioni calpestabili e quindi direttamente fruibili dai cittadini e le “finiture a verde”. Alla prima specie appartengono le pavimentazioni in lastre di pietra locale montata alla casentinese, le quali definiscono un sistema di viabilità/sosta pedonale . Del secondo tipo, invece, sono le sistemazioni a prato, vasche con corteccia di pino e pietre di media pezzatura. Un percorso trasversale, rispetto alle fasce descritte, definisce l’ambito di percorrenza dei pedoni, che dalla viabilità interna si dirigono all’interno del blocco cinerario comune, passando in adiacenza alla nuova erigenda tomba collettiva “L”. La pavimentazione di tale percorso ha un disegno con motivi allungati nel verso della percorrenza ed è sottolineata da pali dell’ illuminazione artificiale. Altro elemento importante del progetto è il rispetto della corografia del luogo: il dislivello esistente di circa un metro e mezzo ha suggerito la scelta di un profilo costante, cioè con un unica falda che convoglia le acque verso le aree con finitura a verde o all’esterno lungo la sede stradale esistente. Per quanto concerne il blocco costruito, di fatto può essere considerato un unico corpo, ma disposto su due livelli, uno interrato ospitante l’ossario comune in cui trovano capienza ben 203 cellette aventi le seguenti dimensioni 37×40x72 cm. ed uno a quota piano di campagna ospitante il cinerario comune, anch’esso contenente 182 cellette delle seguenti dimensioni 40×40x40. Il materiale utilizzato per il rivestimento interno dell’ossario è l’intonaco bianco limitatamente al soffitto e le pareti libere; mentre per i setti emergenti a quota p.c. ospitanti il cinerario, le facciate esterne saranno rivestite con lastroni di pietra di apricena, tranne una, rivestita con pannelli in acciaio cor-ten tipo A, mentre gli interni trattati con marmo composito di colore bianco con finitura lucida sia per le pareti libere che per le cellette.