Concorso di idee per la Progettazione Esecutiva di 11 centri di informazione turistica nel territorio del GAL "Terre del Primitivo" | Michele Mundo

Primo Premio consistente nell'affidamento della progettazione esecutiva e coordinamento della sicurezza per la progettazione Manduria / Italy / 2015

6
6 Love 1,519 Visits Published

Coerenza dell’idea con il tema del concorso


L’idea progettuale alla base degli undici infopoint si è sviluppata tenendo conto un doppio ordine di considerazioni: In primo luogo la considerazione del fatto che la volontà di realizzare gli undici infopoint ottempera all’esigenza di valorizzazione delle risorse del “territorio del vino primitivo”, quali patrimoni ambientale, culturale ed agroalimentare, soprattutto ponendo particolare attenzione verso itinerari dedicati al suo prestigioso vino per implementare l’offerta sia promozionale che turistica attuale: gli infopoint saranno un supporto ai potenziali visitatori del territorio per la conoscenza di offerta ricettiva, delle risorse storico, architettoniche ed ambientali, la conoscenza dei prodotti enogaastronomici tipici; agli stessi abitanti per l’informazione circa particolari eventi legati alla produzione dei prodotti tipici locali, promuovendo prodotti e produttori.In secondo luogo, l’osservazione del territorio oggetto della azione di promozione e valorizzazione degli infopoint. Il territorio del GAL “Terre del primitivo”, pur essendo non molto vasto è ricco di moltissime valenze storiche, architettoniche e rurali. Il paesaggio uniforme, con colori che si susseguono ritmicamente, fatto di terra, muretti a secco, uliveti e vigneti. Da ciò si è insistito sulla natura dell’attività degli infopoint quale “antenna del territorio”. Una antenna dotata di sistemi tecnologici d’avanguardia (come gli schermi touchscreen ed i totem informativi), capace di una particolare impostazione culturale di contenuti ed anche luogo di mostre, incontri tematici, degustazioni e laboratori tematici promossi sia dal GAL stesso che da soggetti esterni. Si è insistito sulla necessità che tali infopoint siano luoghi versatili, nei quali siano incentivati la conoscenza e le relazioni e che non siano meri sportelli informativi. Si è voluto inoltre che l’immagine degli undici infopoint fosse “unica” al di la delle differenze architettoniche dei luoghi che li ospiteranno, proprio a significare l’unicità dell’identità locale comune agli undici comuni appartenenti al GAL. Identità dell’aspetto, versatilità degli spazi ed evocazione del paesaggio si sono ottenuti attraverso un allestimento fatto di elementi d’arredo semplici, modulari, diversamente componibili ed utilizzabili, attraverso raffinati accostamenti di elementi di design ed elementi tratti dalla tradizione contadina locale e da una accurata selezione dei colori. La semplicità e versatilità degli elementi di arredo, che siano di design o che siano tratti dalla tradizione contadina possono essere esemplificati dai pouf della Domodinamica, atti ad essere utilizzati sia come sedute che come tavolini o dall’inserimento di scale in legno per realizzare diversi tipi di scaffalature e l’uso delle giare in vetro per creare particolari effetti di luce.Per quanto concerne la scelta dei colori, sono stati selezionati i colori che meglio rappresentano la ruralità del territorio del Gal, quali il violaceo degli acini di primitivo, il colore rosso del primitivo, il verde degli ulivi. Costanti che ritroveremo in tutti gli infopoint, atti a dare identità e carattere di omogeneità al progetto.Il senso della rete di comuni e di appartenenza degli stessi al GAL è sottolineata dall’ideazione di un logo che distingua gli infopoint dello stesso GAL dagli altri, rappresentabile sulla segnaletica, sulle informative. Tale logo è un chiaro richiamo al primitivo, con la forma circolare e il colore dell’acino, all’interno del quale vi è la digitura infopoint con un grappolo d’uva sulla “i”. Immancabile il logo del gal terre del primitivo. Il progetto si definisce quindi vivace ed accattivante per i soggetti terzi utilizzatori e capace di rendere più proficua l’operatività della struttura stessa sui territori comunali.



Efficacia e immediatezza comunicativa della progettazione degli spazi e dei materiali


Oggigiorno l’industria della comunicazione e dell’informazione si pone come traente dell’economia e dello scenario contemporaneo che ne consegue. Il sistema della comunicazione e dell'informazione dispone oggi di una presenza generalizzata, di una diffusione capillare, di un assetto poderoso. Peraltro sono riscontrabili in parallelo inquietanti fenomeni di inquinamento visivo e di saturazione comunicativa, sintomi di un sistema in cui tecnologie e apparati, lontani dall'essere autosufficienti, sono bisognosi di direzioni, di scelte e orientamenti progettati.La progettazione dell’allestimento degli undici infopoint ha avuto come filo conduttore la “comunicazione”. La progettazione con la sua competenza nel pilotare l'attenzione, nell'operare distinzioni percepibili, con la sua capacità di attribuire una forma e un'identità alla comunicazione, contribuisce a conferire esistenza alle strutture della società. Da qui ne deriva la centralità nella progettazione degli spazi e dei materiali. In questa direzione, il primo passo è stato l’analisi dello stato dei luoghi dei locali che ospiteranno gli infopoint. Questi ultimi si trovano per la maggior parte all’interno di edifici storici, rappresentativi di ogni comune di riferimento. Palazzi baronali, ex conventi, castelli, sono le strutture che accoglieranno questi luoghi di promozione e comunicazione. Essi sono collocati in posizioni strategiche rispetto i paesi, quindi facilmente identificabili. Poi si è proceduto con l’osservazione del territorio del GAL “Terre del primitivo” concentrandola sulla ruralità di cui il GAL è il promotore. Attraversare il territorio del Gal garantisce momenti di grande soddisfazione per le bellezze naturali di questa terra, a tratti aggressiva, ma anche molto generosa nella sua costante luce solare. Una pianura verdeggiante, tempestata di case rurali, di centri piccoli e grandi, vigilata dagli imponenti uliveti e dai filari di vigna ci restituisce lo spettacolo più autentico e genuino. Costanti sono il colore della terra e dei muretti a secco, il verde argentato delle foglie degli ulivi, il violaceo degli acini di primitivo e del suo prodotto. Le tonalità cromatiche influenzano le attività, evocano emozioni , influiscono sulle relazioni sociali e stuzzicano i sensi; è quindi necessario ricorrere ad un’adeguata progettazione cromatica degli ambienti scegliendo tra i colori percepiti nel paesaggio rurale e evitando errori, cercando di valutare attentamente la progettazione degli ambienti . I colori caldi e neutri (gray, brown) verranno utilizzati per le pareti dell’infopoint, qualora avessero colori differenti. Questi colori non stancano la vista e sono adatti al contesto in cui verranno utilizzati. I colori accesi verranno utilizzati per gli arredi. Il colore rappresenta uno dei principali elementi ordinatori e qualificatori. L’uso di determinati colori ha lo scopo di costruire richiami visivi, armonie che contribuiscono al recupero dell’immagine e dell’identità del territorio.In seguito alle scelte cromatiche per identificare il punto informativo con il territorio si è passati alla progettazione degli spazi perseguendo l’obbiettivo di rendere gli infopoint punti di riferimento e diffusione dell’offerta promozionale e turistica secondo un diverso modo di intendere lo sviluppo rurale.Quindi all’interno di esso devono esserci spazi per l’informazione. Quindi spazi attrezzati con un totem multimediale, una postazione con personal computer e stampanti per un addetto preparato a dare tutte le indicazioni necessarie ai vari interlocutori ed uno spazio, arredato con sedute “tavolini” e scaffali, riservato a coloro che vogliono apprendere sul posto notizie attraverso le letture di libri.Devono esserci spazi per la promozione. Quindi spazi per l’esposizione di prodotti tipici, prevalentemente bottiglie di vino primitivo, attrezzati con una serie di mensole disposte in maniera ragionata.


 


Adattabilità


La soluzione progettuale ha tenuto conto della necessità di essere idonea ad una molteplicità di contesti e situazioni.
I locali destinati agli infopoint sono architettonicamente diversi, anche se tipologicamente simili: alcuni di essi sono costituiti da un unico ambiente, altri da due o più ambienti. Tali ambienti, dovranno essere contenitori di funzioni diverse, spesso contemporaneamente.
Come già sottolineato, l’infopoint deve essere il luogo dove valorizzare e tutelare il territorio ed i suoi patrimoni ambientale, culturale e agroalimentare. Ciò può avvenire attraverso diverse attività per cui l’infopoint è pensato come contenitore culturale, costituito da “spazi flessibili”. Si è voluto, quindi, prevedere un allestimento che possa tener conto di tali variazioni. La versatilità degli arredi scelti alle diversità architettoniche dello spazio degli undici infopoint e alle varie attività che in essi si potranno svolgere è l’obbiettivo del progetto.
Tutti i componenti di arredo scelti sono, quindi, caratterizzati da elementi semplici, modulari, e diversamente assemblabili tra loro a seconda dello spazio che li conterrà.
Il progetto prevende:
 la realizzazione di uno spazio dedicato dove poter visionare libri e riviste tematiche;
 l’allestimento di una postazione informativa, con pc, stampante e materiale divulgativo;
 la composizione di espositori per prodotti tipici e per materiale informativo;
 la collocazione di pannelli promozionali del territorio, totem multimediale, oggetti della tradizione rurale locale.
Quando l’infopoint è costituito da due ambienti distinti sarà possibile destinare attività diverse ad ambienti diversi: nella parte anteriore, frontale all’ingresso si allestirà la postazione informativa con gli espositori per i prodotti tipici e l’ambiente retrostante sarà dedicato alla lettura.
Quando l’infopoint è costituito da un unico ambiente gli spazi dedicati ad attività diverse coesisteranno in un unico ambiente, ma distinti e sottolineati per mezzo degli arredi: all’ingresso verrà posizionato il totem multimediale, che potrà trovare collocazione anche in androni e nel chiosco; nella parte anteriore si organizzerà il luogo dedicato alla lettura di libri e riviste tematiche caratterizzato dallo scaffale per i libri e dalla presenza di comodi pouf e da un grande schermo; nella parte retrostante verrà invece posizionata la postazione informativa, con pc e stampante; saranno collocati in punti strategici mensole per esposizione di prodotti tipici, pannelli promozionali.
Sono quindi possibili diversi layout, gradevoli ed originali. Si è voluto che gli spazi trasmettessero senzazioni di dinamicità e qualità. L’integrazione di arredi di design con elementi tipici della tradizione contadina locale è finalizzata a conferire agli ambienti un aspetto coerente ai contenuti delle informazioni che si vogliono veicolare per mezzo degli stessi infopoint, attuale nei materiali, ma caratterizzato dai colori dei “paesaggi del vino”; personale e non standard.
Scopo della progettazione, inoltre, è stato non fermarsi alla creazione di semplici contenitori, di “non luoghi” poiché questi non favoriscono le relazioni, ma di definire degli spazi che possano influenzare positivamente la qualità delle relazioni: luoghi che favoriscano il dialogo, lo scambio di esperienze nel rispetto dei tempi ed esigenze dei singoli attori.
L’adattabilità degli arredi scelti risponde anche ai diversi tipi di lavori necessari a rendere gli ambienti disponibili idonei alla loro funzione, dal semplice allestimento di alcuni, all’adeguamento impiantistico di altri, alla ristrutturazione di altri. Ciò permette anche l’accettazione dello stato dei luoghi, ove questi fossero stati di recente oggetto di lavori di riqualificazione.


 


Sostenibilità ambientale dei materiali utilizzabili, durabilità delle soluzioni proposte e facilità di manutenzione


Per meglio garantire la sostenibilità dei materiali impiegati nella produzione degli arredi degli undici infopoint, la scelta dei singoli elementi d’arredo è ricaduta su mobili “eco-friendly” o prodotti di alta qualità di aziende leader del settore, che pongono particolare attenzione nella scelta dei materiali utilzzati avendo riguardo a che il loro ciclo di produzione (ed eventuale smaltimento) sia sostenibile, ossia che le risorse ambientali utilizzate in tale ciclo non si esauriscano o non vengano danneggiate in modo permanente. La scelta dei materiali appropriati è il primo passo verso lo sviluppo di prodotti con basso impatto ambientale.
La scelta dei materiali oggi giorno deve essere effettuata non solo tenendo in buon conto le tradizionali esigenze di prestazione di servizio, quali stabilità ambientale, rapporto resistenza-peso etc., ma anche valutando i cicli di vita, la facilità di riutilizzo e reciclabilità. La scelta degli elementi deve essere fatta valutandone qualità e resistenza, poiché anche la durabilità di un oggetto riducendo la produzione delle “sostituzioni”, riduce l’impatto ambientale dello stesso.
Materiali proposti:
I pouf della Domodinamica e le sedie della Kartel sono realizzati con materiali innovativi come poliuretano, materiale leggero, ma robusto; le mensole e le cassettiere in fibre di legno e plastica ABS sono di facile manutenzione; gli arredi in legno, come la scrivania, le “scale-scaffali”, sono resistenti e realizzati con materiali naturali.
Tutti gli elementi sono realizzati con materiali reciclabili ed in particolare quelli eco-friendly lo sono al 100%. Gli arredi e gli oggetti selezionati saranno in legno, bamboo, rattan, lino, cotone, plastica reciclata, carta, acciaio e vetro; saranno smontabili ed i vari materiali separabili per favorire il reciclo.
Le lavorazione sono effettuate con tecnologie a basso impatto ambientale e/o con CO2 azzerato e senza impiego di colle, vernici e prodotti per le finiture contenenti sostane tossiche.
I mobili eco-friendly in legno hanno il certificato FSC (Forestry Stewardship Council) che garantisce che il prodotto acquistato è stato realizzato con materiale proveniente da piantagioni gestite secondo gli standard di Buona Gestione Forestale approvati dal FSC. Per esempio, la certificazioni PEFSC e UFAM di cui è provvisto il tavolo in legno assicurano che non è stato utilizzato legno proveniente da foreste con alto valore di conservazione. Dunque niente legno proveniente dalle foreste secolari, o da aree forestali in cui vi sono palesi violazioni dei diritti umani.
Di tutti i prodotti è garantita anche la durabilità: essi saranno resistenti alla trazione, agli urti e agli sbalzi di temperatura etc.

6 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Coerenza dell’idea con il tema del concorso L’idea progettuale alla base degli undici infopoint si è sviluppata tenendo conto un doppio ordine di considerazioni: In primo luogo la considerazione del fatto che la volontà di realizzare gli undici infopoint ottempera all’esigenza di valorizzazione delle risorse del “territorio del vino primitivo”, quali patrimoni ambientale, culturale ed agroalimentare, soprattutto ponendo particolare attenzione verso...

    Project details
    • Year 2015
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2015
    • Main structure Masonry
    • Client GAL "Terre del Primitivo"
    • Status Competition works
    • Type Government and institutional buildings / multi-purpose civic centres / Business Centers / Multi-purpose Cultural Centres / Exhibition Design / Tourist Facilities / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Graphic Design / Advertising / Exhibitions /Installations / Book shops / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades / Structural Consolidation / Recovery of industrial buildings / Furniture design / Refurbishment of apartments / Building Recovery and Renewal
    Archilovers On Instagram
    Lovers 6 users