Casa Gianin | Clinicaurbana

LA STORIA DI CASA GIANIN

DUEMS srl lancia un’iniziativa di recupero e valorizzazione dell’esistente consistenza edilizia con l’intento di realizzare tre unità residenziali indipendenti.

Conservazione e continuità sono le strategie ispirateci dall’affinità di questa casa con la tipologia propria del “Rifabbrico” ottocentesco e queste strategie abbiamo adottato nel progetto di ristrutturazione ed ampliamento del volume esistente.

Per conservazione si intende da un lato la volontà di preservare i fronti in pietra e con essi l’aspetto esterno dell’edificio riconoscendolo come uno dei “landmark” del paese, soprattutto per chi arriva a Coi da Brusadaz, dall’altro l’intenzione di valorizzare il manufatto originario, testimone degli ultimi 60 anni della vita del paese e di uno dei suoi più emblematici abitanti, il Gianin, appunto.

La continuità, invece, ci aiuta a definire quei principi adottati per configurare il volume in ampliamento che, anche nel rispetto del puro volume esistente, è stato progettato secondo una prassi consolidata in valle. Questa prevede la realizzazione dell’annesso rustico (Tabià) nei pressi della casa di abitazione. Ecco allora che sulla base delle superfici edificabili e secondo quanto previsto dal Prg oltre che per lasciare a vista il versante più celebrato della casa in pietra si è scelto di realizzare il Tabià a Nord-Nord Ovest della stessa; il nuovo volume, autonomo nel rapporto con le superfici scoperte, si presta così ad accogliere un’unica unità residenziale che potrà sfruttare la stessa fortunata esposizione della casa in pietra.