Restoration of the house of the "Eni Village" | Studioversuro. Gianpaolo Versuro

Borca di Cadore / Italy / 2012

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Il tema progettuale affrontato con questo intervento è, per un architetto, tra i più ardui e difficili: il restauro di un edificio di architettura contemporanea edificato alla fine degli anni 50 a firma dell’architetto Edoardo Gellner.
Il contesto è quello unico del cosiddetto "Villaggio Eni" di Borca di Cadore, uno dei pochi o forse l'unico caso in Italia di progettazione totale di un intero paese di montagna del Cadore per una estensione di quasi duecento ettari!
Serramenti ad alta dispersione termica, pareti e pavimenti con tracce di amianto, impianti elettrici ed idraulici privi delle benché minime norme di sicurezza.
Questi erano alcuni dei tanti problemi meramente tecnici da risolvere. A questo si aggiungeva le motivate e diverse esigenze di riordino distributivo richieste dall’attuale committenza rispetto a quelle per la quale la “villa” è nata: casa vacanza per i dipendenti Eni-Agip.
Il risultato che lo studio si prefiggeva era quello di intervenire senza farsi vedere mantenendo l'idea di “progetto totale” (dal parco alla lampada) voluta da Gellner e soprattutto evitare la tentazione del finto cottege-cortinese molto in voga in queste zone del Cadore.
Edoardo Gellner in questo contesto ha progettato tutto. Le strade con i suoi muri di controvento, il mobilio in mogano massello prodotto appositamente dalla Fantoni, le lampade prodotte su disegno dalla Flos e altro ancora.
Con questi presupposti l'intervento effettuato dallo studio è stato il seguente:
- sostituzione dei soli vetri di tipo doppio ad alta efficienza energetica con mantenimento del profilo e dimensione originale;
- recupero del pavimento in pietra di quarzo mediante l'utilizzo dei pavimenti simili demoliti nelle case limitrofe ed uguali a quella oggetto di restauro all’interno del “Villaggio Eni”;
- rifacimento del bagno nel rispetto delle ripartizioni originali utilizzando un rivestimento a tessere in vetro 2x2m come nella versione originale con il riutilizzo, previa lucidatura, degli accessori originali. Sono stati sostituiti i sanitari in quanto quelli originali, fortemente deteriorati non risultavano più in produzione. Tale vano nella sua conformazione originale era privo di illuminazione naturale. Pur nel rispetto della ripartizione originaria, si è realizzata una parete con vetrata opalina che permette l'ingresso della luce naturale. Tale parete è stata realizzata utilizzando il mogano massello ed il larice ricavati dagli elementi di arredo scartati dalle abitazioni limitrofe all'interno del "Villaggio Eni";
- la “stube”, anch’essa su disegno di Gellner con i calchi degli stampi-motivi non più presenti nella ditta esecutrice, è stata restaurata utilizzando le formelle recuperate delle altre ville aventi le stesse formelle in analogia con quanto fatto per il pavimento;
- rigoroso mantenimento dei corpi illuminanti originali Flos, ove possibile mentre ove non è stato possibile il recupero dell’esistente, l'utilizzo di corpi illuminanti che non vanno ad interferire con l'allestimento pensato da Gellner, evidenziando esplicitamente l'utilizzo di lampade che dimostrano la loro estraneità rispetto al progetto originario. Per questo si è utilizzato corpi delle ditte Sylcom e Artemide (interni), e Luceplan (esterni);
- il pavimento è stato la sfida più difficile. Pavimento in materiale plastico prodotto negli anni cinquanta con tracce di amianto (tipo linoleum) non più in produzione e in uno stato di conservazione pessimo. Constatato che in commercio oggi non esisteva niente di simile, si è optato per il mantenimento di quello esistente prevedendo la stesura di un specifico materiale polimerico fissativo del materiale onde evitare rotture pericolose (visto la presenza di amianto) e recuperando le parti fortemente ammalorate con l'utilizzo di particolari resine bi-componente della stessa tonalità del materiale originale.
Il risultato finale è quello di un intervento che rispetta il progetto originario e, in quelle poche volte ove tale rispetto era impossibile da raggiungere, il nostro intervento non risulta banale mimesi ma “segno” visibile e distinguibile; mai invadente però, ove, in qualsiasi momento ed esigenza, può essere rimosso senza che questo produca risultati irreversibili e permanenti rispetto al “progetto totale” di Edoardo Gellner. 

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    Il tema progettuale affrontato con questo intervento è, per un architetto, tra i più ardui e difficili: il restauro di un edificio di architettura contemporanea edificato alla fine degli anni 50 a firma dell’architetto Edoardo Gellner. Il contesto è quello unico del cosiddetto "Villaggio Eni" di Borca di Cadore, uno dei pochi o forse l'unico caso in Italia di progettazione totale di un intero paese di montagna del Cadore per una estensione di quasi duecento...

    Project details
    • Year 2012
    • Work started in 2012
    • Work finished in 2012
    • Status Completed works
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