Complesso immobiliare in bioedilizia | Daniele Panuccio

L’intervento si attesta nel comune di Guidonia Montecelio su un’area di ca. 20.000 mq utilizzata come cava di travertino fino agli inizi del secolo scorso e solo parzialmente ritombata.

Obiettivo dell’intervento è stato proporre un prodotto innovativo sia nelle caratteristiche costruttive che nel design, in grado di essere appetibile per una fascia di clientela attenta ed esigente, agevolata anche dalla vicina stazione ferroviaria in costruzione.

A livello funzionale è stato previsto di dedicare due dei tre lotti all’edilizia residenziale, mentre per il terzo è stata prevista una destinazione direzionale.

Per i due lotti residenziali sono stati previsti due edifici identici, con affacci opposti, organizzati in 4 livelli fuori terra per un totale di 40 appartamenti ciascuno con tagli da ca. 40 a ca. 60 mq, quindi pensati prevalentemente per famiglie di dimensioni contenute. Per il lotto B sono stati previsti 24 appartamenti di taglio analogo ad uso ufficio.

L’edificio residenziale è costituito da due blocchi asimmetrici da 4 livelli collegati tramite un corpo scala esterno ma coperto. Non esiste un piano tipo dato che tutti i livelli hanno sagome differenti.

In particolare gli edifici sono caratterizzati da porzioni di volumi che dai piani superiori vanno in aggetto conferendo ai prospetti delle forme quasi dinamiche con l’intento di definire con chiarezza i pieni e i vuoti dell’involucro.

Nell’ottica dell’innovazione si è pensato di realizzare gli immobili con struttura portante in legno, con la tecnologia dell’x-lam.

La complessità geologica del sito, che in effetti si presentava come una cava di travertino parzialmente aperta, ha richiesto la realizzazione di fondazioni profonde. Per i soli fabbricati residenziali in legno sono stati realizzati ca. 1.500 m di pali di fondazione f500, al di sopra dei quali è stata impostata la platea di fondazione sulla quale è stato poi costruito il fabbricato in legno.