Vivilisola | studioelt

centro civico Milan / Italy / 2014

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Possiamo immaginare uno spazio fisico come uno scontro-incontro tra relazioni umane, un tessuto connettivo dove si intrecciano gli avvenimenti, un luogo del trasporto tra emozioni, desideri, consuetudini. Così, il progetto, affida la sua essenza costruttiva e compositiva alla capacità di errare tra varietà spaziali. Concepito come
‘frammento’ di completamento dell’intero isolato preesistente, il nuovo centro civico
VIVILISOLA definisce il rapporto con il parco come un classico ‘padiglione di vetro’ di antica memoria e un luogo pubblico di incontro e condivisione di quartiere. La copertura a falde in pannelli traslucidi rimanda e reinterpreta il tema delle grandi falde degli edifici preesistenti e le sale-case che esplodono dall’edificio principale verso l’esterno dichiarano la volontà di dialogare con il parco sul piano funzionale, formale e semantico.



L’intero isolato, completato dal centro civico, ridefinisce il rapporto con il parco attraverso il ‘frammento’ mancante: un incubatore di attività dove la flessibilità degli spazi favorisce l’aggregazione delle persone e contribuisce alla vivibilità del parco e dell’intero quartiere, territorio aperto a trasformazioni e continua crescita.


Ilpadiglione, al colmo 12.60m e all’imposta 9,60m, ridefinisce la testata del piccolo insediamento ottocentesco restituendogli centralità rispetto al parco. Esso recepisce e si attesta sulla quota della strada del parco su cui apre il suo ingresso principale e recupera, al suo interno, la quota più bassa della strada interna sulla quale disegna il secondo ingresso. Il parco entra nell’edificio ma il verde, dal suolo, si trasferisce sui tetti delle sale-case, generando una sorta di nuovo paesaggio naturale ed artificiale insieme, in cui interno ed esterno si compenetrano consentendo l’uso dell’intera struttura e delle sue forme ancora come una parte di parco, dove gli spazi dell’incontro sono definiti da leggere pareti trasparenti che favoriscono la percezione del parco, dalla articolata morfologia del suolo, dai tetti verdi a falda delle sale-case in legno e dai brise-soleil, sempre in legno, che contribuiscono alla conformazione del microclima interno.  


 


 


 




Il progetto elabora un microcosmo eco-compatibile dove i tetti verdi inclinati e il sistema della torre del vento costituiscono risorsa energetica per la vivibilità dando vita ad un sistema
che fissa la natura delle relazioni con il contesto e il carattere dell’edificio, conservandone e reinterpretando discontinuità e complessità.


Nove grandi sale, distribuite su due livelli, diventano all’occorrenza spazi flessibili e comunicanti per i momenti di lavoro e incontri collettivi; i connettivi, in specie quelli al piano terra, generano, con la loro forma irregolare, ulteriori spazialità dove svolgere attività estemporanee come mostre, percorsi di gioco o, all’occorrenza, spazi da unire alla ludoteca e/o al centro anziani/adolescenti.


 


Il progetto punta quindi alla configurazione di spazialità fluide e orizzonti diversificati, in cui le persone possano sentirsi accolte come in una casa, un luogo familiare, accogliente, giocoso, ricco di sorprese anche visive: le tre sale a piano terra, con i tetti verdi a falde, disegnano infatti un insolito piano terra, interno ed esterno al contempo, pannelli traslucidi, in alcuni punti anche colorati, filtrano una luce diversa con il variare delle ore durante la giornata e delle stagioni durante l’anno, regalando agli spazi interni intensi giochi di luce. Le sale al primo livello, invece, nascono già flessibili e misurano la propria spazialità direttamente con le grandi falde trasparenti della copertura e con i pannelli a brise-soleil che dalla facciata esterna piegano verso l’interno delimitando le sale ma offrendo scorci verso il piano terra inusuali affacciandosi sui tetti verdi a falda delle sale inferiori, come su un esterno.

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    Possiamo immaginare uno spazio fisico come uno scontro-incontro tra relazioni umane, un tessuto connettivo dove si intrecciano gli avvenimenti, un luogo del trasporto tra emozioni, desideri,...

    Project details
    • Year 2014
    • Client Comune di Milano
    • Status Unrealised proposals
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