A new Public Building on Lungarno Torrigiani | Marco Morra

Florence / Italy / 2014

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Italian version:

Accenni storici sulla pre-esistenza:
Il lotto scelto per il progetto ospita un edificio ausiliario al più importante Palazzo Capponi accanto, ed è nato come scuderia dello stesso attorno al 1427. Successivamente subì nel Seicento e nel Settecento numerosi interventi di recupero e modifica, i quali apportarono notevoli aggiunte all’immobile, innalzandolo di due piani rispetto l’originale e di fatto trasformandolo in un altro edificio.
In origine il fronte principale affacciava su Via de’ Bardi e quello secondario direttamente sull’Arno. A seguito dei lavori per la costruzione del Lungarno Torrigiani tra il 1869 e il 1872, il fronte secondario venne distrutto.
Per riparare ai misfatti di questo brutale intervento urbanistico, che già alla fine dell’Ottocento venne severamente criticato, il “rudere di Palazzo Capponi” fu tamponato con una facciata “moderna”, disegnata dall’architetto Poggi, non brutta ma piuttosto fredda, che l’inflessibile Osservatore Fiorentino del tempo definì “un tritume, un pasticciaccio degno della villa”.

Il Progetto:
E’ proprio a causa dell’impressione fredda e distaccata rispetto agli edifici adiacenti che tale facciata provoca, che è nata la volontà progettuale di valorizzare questo frammento di tessuto urbano con un edificio nuovo ed in particolare con una facciata nuova, che interagisca in modo armonico con l’intorno senza entrarne in contraddizione. La facciata si assume l’incarico formale di ricucire il fronte urbano affinchè si veda compiuta un’unità che ricorre in tutto il tessuto storico fiorentino.
Il risultato è un nuovo edificio di cinque piani che ribalta il concetto iniziale secondo il quale l’affaccio principale dovesse essere su Via de’ Bardi, mostrando una nuova facciata progettata nella maniera tradizionale e cara alla Firenze storica per elementi formali e scelta dei materiali. L’intenzione di rielaborare questa parte di tessuto storico, vede anche come obiettivo quello di dotare il Lungarno Torrigiani di una valenza artistica degna dello splendido affiaccio sull’Arno che vede sull’altra sponda gli Uffizi del Vasari, il Corridoio Vasariano e il Ponte Vecchio.
Il tema fondamentale che vuole approfondire questo progetto è infatti la possibilità di tornare a costruire nei centri storici edifici che possano essere al contempo figli del proprio tempo e perfettamente integrati al tessuto storico. In questo caso si è cercato di ottenere tale risultato riproponendo una facciata in linea sia formalmente che cromaticamente all’intorno, articolata partendo da un basamento, proseguendo con uno sviluppo e concludendosi con un coronamento. Inoltre sono stati proposti materiali tradizionali come la pietra medicea per il basamento, le modanature e le cornici e l’intonaco per i piani soprastanti.
Le dimensioni delle finestre sono state pensate con l’idea di avere finestre alla francese e il parapetto è un chiaro riferimento al parapetto progettato da Mies Van der Rohe per la “Haus Perls” in ferro battuto, con l’aggiunta di lastre di vetro sotto il motivo art nouveau, in sostituzione dell’originare rete a maglia di ferro molto fitta.
La tipologia dell’edificio è quella della corte, in linea con le tipiche corti rinascimentali di Firenze, come quella di Palazzo Strozzi o ancor prima quella di Palazzo Capponi, che da fonti storiche, si pensa essere la prima corte di tipo Rinascimentale ad essere progettata.
Per quanto riguarda la geometria e la suddivisione degli spazi interni, si è scelto di progettare spazi fluidi e facilmente usufruibili per qualunque funzione l’edificio sarà destinato a ricevere. Infatti uno dei temi progettuali era l’intenzione di progettare un edificio pubblico senza ulteriori specificazioni o precisazioni, così che nello stesso possano trovare luogo negozi, appartamenti o uffici in egual modo, prescindendo dalla forma donata agli spazi.
Per quanto concerne il piano primo, è stata progettata un’ampia sala conferenze a doppia altezza, con affaccio sull’Arno che di fatto assolve ad un altro dei temi progettuali richiesti. Le dimensioni di quest’ultima risultano in armonia con le dimensioni della sala principale di Palazzo Capponi e di fatto, essendo la lunghezza della facciata circa un terzo di quella di Palazzo Capponi, le due sale si corrispondono con lo stesso tipo di proporzionalità.
Per quanto concerne lo studio dei materiali all’interno dell’edificio, sono stati proposti materiali nobili, quali il Travertino Romano per le cornici delle porte, i rivestimenti delle colonne nella corte, i battiscopa e il corrimano della scala monumentale. Per i pavimenti sono stati selezionati due marmi pregiati della cava di Vicenza: il marmo grigio carnico, usato per inquadrare e circoscrivere la pavimentazione delle stanze e il marmo bardiglio fiorito. Nella sala conferenze, per ottenere un’atmosfera più calda e accogliente, si è pensato di rivestire le pareti in legno di ciliegio per circa metà della doppia altezza, mentre per le pavimentazioni, oltre al bordo in marmo grigio carnico, è stato utilizzato il granito, materiale pregiato e molto resistenze, che potrà assolvere appieno alle esigenze di movimento tipiche di una sala conferenze.

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English version

Historical issue on the project site:
The chosen parcel for the project hosts an auxiliary building to the more important Palazzo Capponi nearby and it was born as a horse stable around 1427. At a later stage the building has been modified in 1600s and 1700s through many recovery interventions, which transformed the property adding two floors in height.
At the beginning the principal prospect was set of Via de' Bardi and the secondary one directly on the river Arno. After the extraordinary works for the construction of the new Lungarno Torrigiani between 1869 and 1872, the secondary front has been destroyed. To repair the damages of this brutal urbanistic act, the ruins of the stable of Palazzo Capponi was stopped up with a "modern facade", drawn by the architect Poggi in the late 1800s, not ugly but rather cold and inespressive.

The Projetc:
it is just because of the cold and detached impression in respect to the near buidlings, which is born the planning will of adding value to this fragment of the urban tissue with a new facade, which interacts in a harmonic way with the surrounding, not entering in contrast is any way.
The facade assumes the formal responsibility of sewing up the urban front so as a communion returns in the historical florentine tissue.
The result is a new 5-floor building, which overturns the initial concept through which the main facade was on Via de' Bardi, showing a new facade, planned in a traditional way in a "Florence style" for what concerns formal elements and materials.
An another purpose is that of providing Lungarno Torrigiani of the right artistic value it deserves, being too close to Ponte Vecchio, Uffizi and Corridoio Vasariano.
the fundamental theme which has been investigated, is actually the possibility of returnig to build in the historical centres, that in Italy is ever and ever more difficult.
The project has so determined a building divided in a base, a development and a crowing. Furthermore traditional materials, such as "pietra medicea" for base and moulding and white plaster for the other floors.
The windows were thought in french style, high floor to floor, they were also adorned with a parapet which is a clear reminding of the Mies van der Rohe parapet for the "haus Perls" in wrought iron, with the adding of glass plates under the art nouveau motif, in substitution of the original net in iron.
the building has the court typology, in line with the typical Reinassence courts in Florence, for example in Palazzo Strozzi or before in Palazzo Capponi, which it is said to be the first Reinassence court ever realized.
According to the geometry and the partitions of the internal spaces, the aim was to create fluid and easy-accecible spaces for any kind of function may the building obtain, from public spaces, to private houses or shops.
For what concerns the first floor, there is a great conference hall which has an important double height and with a wonderful view on the river Arno. The dimensions of the conference hall result in harmony with the one of Palazzo Capponi for a proportional method of choise of measures, based on the intention to realize a hall coherent in the context. In fact they are proportionally 1:3, as the facades of Palazzo Capponi is 3 times long the one of our case.
Speaking of materials in the interior spaces, i have proposed noble materials, such as "Travertino Romano Classico" for door frames, covering of the columns in the court, baseboards and handrail of the major stairs. The floor has been thought in plates of grey marble "Carnico" and "Bardiglio Fiorito" marble, both of them from the near Vicenza cave. In the conference hall has been proposed a covering of the first level with cherry wood and frames in travertino romano, while for the pavements, a noble granite has been chosen, for the necessity of movement for a conference hall.

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    Italian version:Accenni storici sulla pre-esistenza:Il lotto scelto per il progetto ospita un edificio ausiliario al più importante Palazzo Capponi accanto, ed è nato come scuderia dello stesso attorno al 1427. Successivamente subì nel Seicento e nel Settecento numerosi interventi di recupero e modifica, i quali apportarono notevoli aggiunte all’immobile, innalzandolo di due piani rispetto l’originale e di fatto trasformandolo in un altro edificio.In origine il fronte principale affacciava su...

    Project details
    • Year 2014
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2014
    • Status Research/Thesis
    • Type multi-purpose civic centres / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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