“Riqualificazione costone roccioso compreso tra Madonna d’Altomare e Zona Punta”.
Costone Roccioso Otranto Otranto / Italy / 2014
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PREMESSA
La Giunta Comunale di Otranto ha assegnato, in seguito all’approvazione del progetto definitivo, incarico professionale per la progettazione esecutiva degli interventi per la riqualificazione del costone roccioso tra Madonna dell’Altomare e la zona Punta.
Il gruppo di progettisti formato dal Prof. Ing. Vincenzo Cotecchia, Arch. Piergiorgio Semerano, Ing. Pierpaolo Cariddi e Ing. Antonio Minosi con la collaborazione di Ennio Capasa, sulla scorta dei contenuti del progetto definitivo, hanno redatto tale progetto analizzando prioritariamente le problematiche di stabilità dello stesso costone e prevedendo opere finalizzate al suo consolidamento.
Tali interventi sono stati inseriti in uno studio più generale di riqualificazione e di arredo urbano di tutta la fascia costiera della Riviera Haethey al fine di ricucire urbanisticamente la parte nuova della città al Lungomare e alla città storica.
Analisi dello stato di fatto
La cittadina di Otranto è ubicata a ridosso di un’ampia (800 m circa) e profonda (600 m) insenatura della costa adriatica salentina sulla sponda occidentale del Canale d’Otranto.
L’abitato storico, situato a 15 m sul livello del mare, è edificato all’apice di un modesto promontorio formato da una breve dorsale con sommità subpianeggiante, interposta tra i solchi erosivi dell’antico Torrente Idro, oggi bonificato e rinominato Canale Carlo Magno.
L’area in esame interessa la parte occidentale dell’ampia insenatura costituente il Porto di Otranto. Dal punto di vista morfologico detta area è segnata da una falesia costiera piuttosto articolata, che raggiunge in prossimità della Madonna d’Alto Mare la massima elevazione, corrispondente alla quota di m 14.50 rispetto allo 0 I.G.M.. A sud-ovest della chiesa citata la falesia si raccorda alla spiaggia con un netto salto morfologico, che tende via via ad attenuarsi verso occidente, ovvero in direzione grossomodo ortogonale alla linea di costa.
La costa di Otranto prospiciente il porto, segnatamente nel tratto compreso fra la Madonna d’Alto Mare e la zona “Fascio”, è caratterizzata dalla presenza di una falesia incisa dai frangenti entro le calcareniti tenere del Pliocene.
La natura della calcarenite soggetta a continui fenomeni erosivi dovuti dall' azione disgregatrice esercitata dalle mareggiate; dall'azione eolica e dal tempo, hanno avuto un ruolo fondamentale nell'erosione e nel disgaggio della roccia e cosi dell' arrettramento della costa rispetto agli anni passati.
L’azione demolitrice dei marosi sulla falesia in studio è stata notevolmente attenuata nel tempo, dapprima mediante la realizzazione di tre massicce sottomurazioni in c.a. a tutta altezza, in corrispondenza di settori della falesia particolarmente colpiti dall’intensità dei flutti, successivamente con la realizzazione di due scogliere a mare, al piede della quale, proprio grazie alla funzione di protezione di dette opere a mare, si è progressivamente formata negli ultimi decenni una spiaggia sabbiosa, in conseguenza del trasporto solido delle correnti marine.
Circa gli effetti causati dai processi demolitori sopra descritti, si osserva che la fascia perimetrale della falesia è interessata da deformazioni gravitative. L’erosione marina al piede e quella differenziale dei livelli calcarenitici più teneri hanno causato, anche nel recente passato, crolli e sollecitato le masse rocciose a scoscendimenti e scivolamenti. Non è, inoltre, da escludersi che i crolli siano stati preceduti da fenomeni di ribaltamento.
Lungo il fronte della falesia si osserva la presenza di una famiglia di fratture, di origine tettonica, isoorientate, avente una spaziatura alquanto regolare.
Interventi di consolidamento
Le osservazioni di campagna hanno consentito di identificare i cinematismi delle instabilità in atto o potenziali e, conseguentemente, di individuare le tipologie di interventi di consolidamento della falesia.
Gli interventi eseguiti con riferimento al consolidamento del fronte roccioso sono di seguito descritti:
Pulitura e disgaggio;
Sigillatura superficiale delle fratture;
Intasamento delle fratture beanti con iniezioni di miscela cementizia;
Chiodature corticali: essi migliorano sensibilmente, sotto il profilo della resistenza meccanica, la cucitura delle fratture;
Ancoraggi medio-profondi;
Consolidamenti al piede dei costoni in acqua : Il tratto di costone interessato dall’intervento presenta due porzioni che continuano ad essere bagnate dal mare al piede. Il moto ondoso, anche se attenuato dalle due dighe realizzate negli anni passati, continua ad esercitare una erosione che ha prodotto un taglio orizzontale nella roccia;
Consolidamenti alla base del costone nella zona dell’arenile: In corrispondenza della base del costone, nella zona con la presenza dell’arenile, dovendo realizzare una fascia di rispetto, comunque inaccessibile per questioni di sicurezza, il progetto prevede la sistemazione di un’ampia aiuola.
Interventi di riqualificazione urbana
Un sistema integrato di passeggiata-sosta che può indurre una trasformazione del fronte stradale anche a livello di ridisegno delle facciate, fino a formare un water front in un arco di tempo programmabile. In primo luogo è stata introdotta una modifica alla viabilità della zona, che ha consentito di rendere pedonale un grande tratto dell’intervento: la percezione della parte storica di Otranto dalla “nuova” passeggiata è di grande suggestione, e quindi il recupero di questa parte della città anche da un punto di vista delle attività di supporto al turismo diventa rilevante.
La trasformazione di una strada di collegamento in zona pedonale è evidenziata anche dal disegno della pavimentazione, in cui la scelta del materiale e la tessitura riflettono il salto di qualità.
Introdurre un segno di qualità significa anche di riflesso avviare un meccanismo che porterà alla ridefinizione del fronte edificato che, per la maggiore appetibilità del contesto, subirà un processo di qualificazione affidato all’opera dei privati sotto il controllo ed il supporto del pubblico.
Altro punto qualificante dell’intervento è il recupero della discesa a mare.
I percorsi e il verde
La piazza esistente è stata prolungata in un percorso pedonale che permette di raggiungere la scalinata per la discesa all’arenile.
Il suolo in pietra locale persegue la tradizione Otrantina delle finiture del suolo, dando un interpretazione moderna del materiale.
L’uso della pietra calcarea ci sembra fondamentale anche per rinforzare questa idea di continuità con la città storica e per valorizzare un materiale che ha una lunga tradizione di qualità.
Le pavimentazioni saranno trattate utilizzando pietra di Apricena, non di un solo colore ma componendo colori e dimensioni in modo da creare un effetto più naturale.
La rinaturalizzazione del costone, successiva alla pulizia, avverrà quindi con piante dall’apparato radicale non invasivo, in sostituzione di quelle infestanti esistenti. Tale rinaturalizzazione sarà completata con un ulteriore intervento dal basso mediante la realizzazione di un’ampia fioriera, che eviterà nel contempo di avvicinarsi alla base della roccia. La fioriera, delimitata da massi calcari informi, sarà caratterizzata da piante e arbusti di macchia mediterranea con presenza di edere e altri rampicanti che potranno rivestire dal basso il costone.
La vegetazione é volutamente posizionata in maniera non regolare, proprio per dare al sito un immagine più naturale. Gli arbusti e le piante scelte appartengono ad essenze autoctone o che possono garantire attecchimento in una zona marina.
L’illuminazione
L’illuminazione sarà realizzata su due livelli:
1° Livello: Illuminazione pubblica particolare. Questa dovrà mettere in rilievo lo spazio pubblico pedonale. Sarà caratterizzata da una illuminazione della piazza e dei percorsi pedonali, discesa compresa, attraverso apparecchi da incasso lineari che si sviluppano lungo i percorsi, nel muro di pietra e nei setti in c.a. colorato.
2° Livello: Illuminazione architettonica. Questa dovrà mettere in valore la parte naturale del costone e delle essenze vegetali. Sarà realizzata attraverso fari a terra, posizionati nella fioriera dell’arenile, illuminando in maniera radente scarpate a verde e costone, creando così una contrapposizione tra architettura e natura.
Il Cantiere e’ in fase di ultimazione dei lavori ad oggi luglio 2014, manca la parte di illuminazione ma a breve verra’ presentata la fine dei lavori.
La Giunta Comunale di Otranto ha assegnato, in seguito all’approvazione del progetto definitivo, incarico professionale per la progettazione esecutiva degli interventi per la riqualificazione del costone roccioso tra Madonna dell’Altomare e la zona Punta.
Il gruppo di progettisti formato dal Prof. Ing. Vincenzo Cotecchia, Arch. Piergiorgio Semerano, Ing. Pierpaolo Cariddi e Ing. Antonio Minosi con la collaborazione di Ennio Capasa, sulla scorta dei contenuti del progetto definitivo, hanno redatto tale progetto analizzando prioritariamente le problematiche di stabilità dello stesso costone e prevedendo opere finalizzate al suo consolidamento.
Tali interventi sono stati inseriti in uno studio più generale di riqualificazione e di arredo urbano di tutta la fascia costiera della Riviera Haethey al fine di ricucire urbanisticamente la parte nuova della città al Lungomare e alla città storica.
Analisi dello stato di fatto
La cittadina di Otranto è ubicata a ridosso di un’ampia (800 m circa) e profonda (600 m) insenatura della costa adriatica salentina sulla sponda occidentale del Canale d’Otranto.
L’abitato storico, situato a 15 m sul livello del mare, è edificato all’apice di un modesto promontorio formato da una breve dorsale con sommità subpianeggiante, interposta tra i solchi erosivi dell’antico Torrente Idro, oggi bonificato e rinominato Canale Carlo Magno.
L’area in esame interessa la parte occidentale dell’ampia insenatura costituente il Porto di Otranto. Dal punto di vista morfologico detta area è segnata da una falesia costiera piuttosto articolata, che raggiunge in prossimità della Madonna d’Alto Mare la massima elevazione, corrispondente alla quota di m 14.50 rispetto allo 0 I.G.M.. A sud-ovest della chiesa citata la falesia si raccorda alla spiaggia con un netto salto morfologico, che tende via via ad attenuarsi verso occidente, ovvero in direzione grossomodo ortogonale alla linea di costa.
La costa di Otranto prospiciente il porto, segnatamente nel tratto compreso fra la Madonna d’Alto Mare e la zona “Fascio”, è caratterizzata dalla presenza di una falesia incisa dai frangenti entro le calcareniti tenere del Pliocene.
La natura della calcarenite soggetta a continui fenomeni erosivi dovuti dall' azione disgregatrice esercitata dalle mareggiate; dall'azione eolica e dal tempo, hanno avuto un ruolo fondamentale nell'erosione e nel disgaggio della roccia e cosi dell' arrettramento della costa rispetto agli anni passati.
L’azione demolitrice dei marosi sulla falesia in studio è stata notevolmente attenuata nel tempo, dapprima mediante la realizzazione di tre massicce sottomurazioni in c.a. a tutta altezza, in corrispondenza di settori della falesia particolarmente colpiti dall’intensità dei flutti, successivamente con la realizzazione di due scogliere a mare, al piede della quale, proprio grazie alla funzione di protezione di dette opere a mare, si è progressivamente formata negli ultimi decenni una spiaggia sabbiosa, in conseguenza del trasporto solido delle correnti marine.
Circa gli effetti causati dai processi demolitori sopra descritti, si osserva che la fascia perimetrale della falesia è interessata da deformazioni gravitative. L’erosione marina al piede e quella differenziale dei livelli calcarenitici più teneri hanno causato, anche nel recente passato, crolli e sollecitato le masse rocciose a scoscendimenti e scivolamenti. Non è, inoltre, da escludersi che i crolli siano stati preceduti da fenomeni di ribaltamento.
Lungo il fronte della falesia si osserva la presenza di una famiglia di fratture, di origine tettonica, isoorientate, avente una spaziatura alquanto regolare.
Interventi di consolidamento
Le osservazioni di campagna hanno consentito di identificare i cinematismi delle instabilità in atto o potenziali e, conseguentemente, di individuare le tipologie di interventi di consolidamento della falesia.
Gli interventi eseguiti con riferimento al consolidamento del fronte roccioso sono di seguito descritti:
Pulitura e disgaggio;
Sigillatura superficiale delle fratture;
Intasamento delle fratture beanti con iniezioni di miscela cementizia;
Chiodature corticali: essi migliorano sensibilmente, sotto il profilo della resistenza meccanica, la cucitura delle fratture;
Ancoraggi medio-profondi;
Consolidamenti al piede dei costoni in acqua : Il tratto di costone interessato dall’intervento presenta due porzioni che continuano ad essere bagnate dal mare al piede. Il moto ondoso, anche se attenuato dalle due dighe realizzate negli anni passati, continua ad esercitare una erosione che ha prodotto un taglio orizzontale nella roccia;
Consolidamenti alla base del costone nella zona dell’arenile: In corrispondenza della base del costone, nella zona con la presenza dell’arenile, dovendo realizzare una fascia di rispetto, comunque inaccessibile per questioni di sicurezza, il progetto prevede la sistemazione di un’ampia aiuola.
Interventi di riqualificazione urbana
Un sistema integrato di passeggiata-sosta che può indurre una trasformazione del fronte stradale anche a livello di ridisegno delle facciate, fino a formare un water front in un arco di tempo programmabile. In primo luogo è stata introdotta una modifica alla viabilità della zona, che ha consentito di rendere pedonale un grande tratto dell’intervento: la percezione della parte storica di Otranto dalla “nuova” passeggiata è di grande suggestione, e quindi il recupero di questa parte della città anche da un punto di vista delle attività di supporto al turismo diventa rilevante.
La trasformazione di una strada di collegamento in zona pedonale è evidenziata anche dal disegno della pavimentazione, in cui la scelta del materiale e la tessitura riflettono il salto di qualità.
Introdurre un segno di qualità significa anche di riflesso avviare un meccanismo che porterà alla ridefinizione del fronte edificato che, per la maggiore appetibilità del contesto, subirà un processo di qualificazione affidato all’opera dei privati sotto il controllo ed il supporto del pubblico.
Altro punto qualificante dell’intervento è il recupero della discesa a mare.
I percorsi e il verde
La piazza esistente è stata prolungata in un percorso pedonale che permette di raggiungere la scalinata per la discesa all’arenile.
Il suolo in pietra locale persegue la tradizione Otrantina delle finiture del suolo, dando un interpretazione moderna del materiale.
L’uso della pietra calcarea ci sembra fondamentale anche per rinforzare questa idea di continuità con la città storica e per valorizzare un materiale che ha una lunga tradizione di qualità.
Le pavimentazioni saranno trattate utilizzando pietra di Apricena, non di un solo colore ma componendo colori e dimensioni in modo da creare un effetto più naturale.
La rinaturalizzazione del costone, successiva alla pulizia, avverrà quindi con piante dall’apparato radicale non invasivo, in sostituzione di quelle infestanti esistenti. Tale rinaturalizzazione sarà completata con un ulteriore intervento dal basso mediante la realizzazione di un’ampia fioriera, che eviterà nel contempo di avvicinarsi alla base della roccia. La fioriera, delimitata da massi calcari informi, sarà caratterizzata da piante e arbusti di macchia mediterranea con presenza di edere e altri rampicanti che potranno rivestire dal basso il costone.
La vegetazione é volutamente posizionata in maniera non regolare, proprio per dare al sito un immagine più naturale. Gli arbusti e le piante scelte appartengono ad essenze autoctone o che possono garantire attecchimento in una zona marina.
L’illuminazione
L’illuminazione sarà realizzata su due livelli:
1° Livello: Illuminazione pubblica particolare. Questa dovrà mettere in rilievo lo spazio pubblico pedonale. Sarà caratterizzata da una illuminazione della piazza e dei percorsi pedonali, discesa compresa, attraverso apparecchi da incasso lineari che si sviluppano lungo i percorsi, nel muro di pietra e nei setti in c.a. colorato.
2° Livello: Illuminazione architettonica. Questa dovrà mettere in valore la parte naturale del costone e delle essenze vegetali. Sarà realizzata attraverso fari a terra, posizionati nella fioriera dell’arenile, illuminando in maniera radente scarpate a verde e costone, creando così una contrapposizione tra architettura e natura.
Il Cantiere e’ in fase di ultimazione dei lavori ad oggi luglio 2014, manca la parte di illuminazione ma a breve verra’ presentata la fine dei lavori.
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PREMESSALa Giunta Comunale di Otranto ha assegnato, in seguito all’approvazione del progetto definitivo, incarico professionale per la progettazione esecutiva degli interventi per la riqualificazione del costone roccioso tra Madonna dell’Altomare e la zona Punta.Il gruppo di progettisti formato dal Prof. Ing. Vincenzo Cotecchia, Arch. Piergiorgio Semerano, Ing. Pierpaolo Cariddi e Ing. Antonio Minosi con la collaborazione di Ennio Capasa, sulla scorta dei contenuti del progetto definitivo,...
- Year 2014
- Work finished in 2014
- Client Amministrazione Comunale Otranto
- Contractor Consorzio stabile ECIT-Engeneering Costruzioni Infrastrutture e Tecnologie con sede legale in Roma, Corso di Italia Cameria n. 106 e con sede operativa a Lecce, via Portogallo n.4
- Cost 1.800.000,00
- Status Current works
- Type Public Squares / Waterfront / Urban Furniture / Port Areas / Lighting Design / Urban Renewal / River and coastal redevelopment / Structural Consolidation / Furniture design
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