Riqualificazione Viale Fazio - arredo urbano. Concorso d'idee | Vincenza Cinzia Farina

La proposta per viale Fazio consiste essenzialmente nella realizzazione di una ‘passeggiata’ e nella dotazione di un adeguato spazio intermedio tra la strada carrabile e la piccola stazione ferroviaria.
S'intende migliorare la qualità estetica del viale facendo ricorso ad elementi poco dispendiosi - data l'esiguità del budget messo a disposizione dall’amministrazione – e capaci di evocare, soprattutto in chi arriva in città col treno, il paesaggio molto caratteristico di Marsala… Il mare, con gli strumenti della pesca; l’orizzontalità delle saline, con il loro candore e il peculiare scricchiolio che si produce nel camminare sopra il sale; l’apparente gigantismo dei mulini, ecc.. sono, dunque, gli elementi ispiratori del progetto.
L’obiettivo è di realizzare uno luogo adatto a tutti, piuttosto informale, utilizzando pochi e semplici elementi: un suolo pedonale più ampio; gli arredi, costituiti essenzialmente da due sedute di diverse altezze, una per i bimbi e una per gli adulti per ogni zona di sosta (eventualmente legate a dei picchetti con lunghe corde), che possono essere spostate a piacimento dagli utenti; e le grandi ‘nasse’ che di giorno, insieme alle magnolie, contribuiscono a dare identità al viale, e la sera disegnano ‘fiori’ sulla passeggiata di pietrisco bianco.
Il desiderio di realizzare una zona pedonale alla quota dell’attuale marciapiede, attraverso, ad esempio, l’ampliamento di quello attuale, oltre a contravvenire all’effetto percettivo ricercato (di un suolo il più possibile naturale, limitatamente deformabile, poroso), risultava anche economicamente irrealizzabile. Si è, pertanto, optato per una soluzione che impiega elementi costruttivi che sono propri dell’ingegneria ambientale, ovvero i ‘materassi tipo Reno’, che differiscono dai più tradizionali gabbioni in quanto realizzati con elementi modulari di notevole grandezza ma di piccolo spessore (L. m.2, h m.0,16), e che permette di trasformare il suolo di via Fazio senza mutarne di fatto il regime di smaltimento dell’acqua piovana.
Al di sopra dei materassi, uno strato di circa 4cm. di pietrisco bianco completa la pavimentazione.
Gli arredi (cestini, sedute) sono pensati essere tutti realizzati con tondini in ferro opportunamente piegati e rivestiti con rete metallica a maglia romboidale ossidata. La stessa rete è impiegata per la realizzazione, nella zona di sosta per gli autobus, di un ombracolo, mentre la struttura di questo, così come quella dei supporti per i cartelloni pubblicitari e del sostegno delle grandi ‘nasse’, è costituita da profilati d’acciaio ossidato.
Queste ultime sono senza dubbio l’elemento per mezzo del quale s’intende conferire un valore aggiunto all’ambiente urbano oggetto del concorso.
Si è preferito pensare a degli elementi che fossero non solo in grado di rendere vivace e gradevole la sosta in questo luogo (così come accade con le luminarie in certi periodi di festa), ma anche costruttivamente ‘leggeri’ e che non necessitassero di manutenzione.
Evanescenti di giorno, le grandi ‘nasse’ si accendono di notte e disegnano dei fiori immateriali, fatti di luce e ombra, sulla passeggiata, decorandola.
L’effetto è garantito dall’interazione tra una rete bianca di nylon del tipo ‘di protezione’ con i proiettori a led e con il pietrisco bianco del suolo.
Queste cosi dette ‘nasse’, la cui morfologia costruttiva è analoga a quella delle lanterne di carta pieghevoli, sono infine trattenute, contro l’instabilità laterale, da due sottili tensori d’acciaio fissati al suolo.