Riqualificazione Ex Stabilimento Assegnatari Associati Arborea | [Fabrizio Musu]

Arborea / Italy / 2011

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L’ambito di intervento è situato nella parte centrale dell’insediamento storico della bonifica di Arborea, strutturato sull’asse del corso Italia sul quale sono attestati i principali edifici civili ed istituzionali dell’abitato. Di particolare interesse architettonico sono la Casa del Fascio, la casa del Balilla, l’ex mulino, ex silos, l’Enopolio, ecc., edifici razionalisti appartenenti al periodo di impianto del villaggio Mussolini ed oggi sedi dei più importanti servizi sociali e culturali con cui il progetto deve relazionarsi. Nel sistema di queste emergenze si inserisce l’area d’intervento che occupa un intero isolato, servita dall’asse urbano gerarchicamente ordinato costituito dal corso Italia, che volge al centro di prima formazione il lato orientale, sulla via Milano, dove sono collocati importanti servizi pubblici. Per questo isolato, la via Milano è stata storicamente più importante del corso Italia, infatti l’edificio storico più rappresentativo della cooperativa volgeva il fronte principale su questa strada. Questa che sembra un’anomalia trova la sua giustificazione nella capacità di attrazione esercitata da corso Roma, vero asse polarizzante del sistema urbano che corre parallelo ad un isolato di distanza. L’area è delimitata a sud, dalla via Porcella, che in origine aveva una preminente funzione di comunicazione interpoderale nel sistema produttivo agrario e risultava marginale rispetto alle più importanti direttrici dell’insediamento. Con l’espansione dell’abitato e delle funzioni commerciali, questa strada ha sviluppato, anche per la rilevanza territoriale del percorso sia in entrata che in uscita dalla città, una vocazione commerciale ed insieme residenziale e sta affermando sempre più una prevalenza nel sistema urbano, in competizione con corso Italia che invece rimane una strada chiusa. La parte occidentale dell’isolato si chiude con la via Torino, percorso secondario di servizio residenziale e di collegamento tra le due più importanti arterie.
A seguito dell’analisi e della lettura eseguita sulle strutture urbane ed edilizie esistenti, l’elaborazione progettuale ha mosso il primo passo attribuendo ai manufatti un giudizio di “valore” edilizio, architettonico, storico o documentario e valutando la fattibilità di recupero e di riconversione funzionale, dopo aver studiato per ognuno di essi, le caratteristiche dimensionali, costruttive e la convenienza economica, proponendo funzioni e destinazioni d’uso compatibili. La riconoscibilità e il loro riutilizzo è condizionato dalla demolizione di tutte le superfetazioni e dei volumi di intasamento realizzati in anni recenti. La demolizione dovrà riguardare anche tutti gli edifici industriali prefabbricati che occupano le aree interne dell’isolato in quanto privi di qualsiasi interesse e non riconvertibili alle nuove funzioni assegnate all’area. Con questa necessaria operazione, si vengono inoltre a liberare ampi spazi nella parte centrale e meridionale dell’area che saranno impegnati per accogliere le nuove destinazioni residenziali e commerciali.
Sono stati così considerati “recuperabili” quegli edifici appartenenti alla prima fase d’impianto, prospicienti il corso Italia, realizzati con tecniche costruttive tradizionali, nei quali si è pensato di localizzare le funzioni di rappresentanza, gli spazi espositivi e museali, quelli didattici e culturali. In particolare possiamo distinguere due corpi edilizi, il primo più vicino alla via Milano, provvisto di ampi vani e volumi a doppia altezza, in cui è stato progettato uno spazio museale, riservato alla storia dell’azienda e della cooperazione arborense; nel secondo, oggi con il solo piano terreno, si è pensato di salvaguardare soltanto la muratura esterna all’angolo fra il corso Italia e la via Torino che, con un approccio da “restauro critico” sarà inglobata in un nuovo edificio, costruito al posto delle fatiscenti strutture esistenti, destinato ad accogliere un piccolo campus didattico, di formazione professionale specializzata nel settore agro-alimentare, dotato di spazi residenziali autonomi riservati agli studenti. Particolare attenzione è stata riservata al fabbricato degli anni ’70, a cui è stato riconosciuto il valore economico della consistenza edilizia; è suscettibile di una riconversione che confermi le funzioni amministrative e di servizio ai soci, attraverso consistenti e sostanziali interventi di adeguamento, di ridimensionamento in altezza ed alleggerimento volumetrico, l’apertura di passaggi pedonali, la realizzazione di terrazze, l’arretramento dei tamponamenti esterni, in grado di limitare il rapporto impattante con l’intorno. Nell’ampio volume di testata, rigirato verso l’interno dell’area, è stata ricavata una sala teatrale per manifestazioni e convegni, accessibile dalla piazza interna.
Nella progettazione dei nuovi edifici sono state studiate tipologie edilizie che ripropongono la semplicità e la purezza volumetrica dell’edilizia esistente, alleggerita da una articolazione di pieni e vuoti che risponde a criteri bioclimatici e allo stesso tempo ne attenua l’impatto visivo; alcuni di questi edifici, quelli su via Porcella, che fruiscono della migliore esposizione solare, sono stati racchiusi entro intelaiature autoportanti in acciaio che riproducono nella sagoma le coperture dei vecchi edifici, ma che principalmente occorrono per sostenere i pannelli fotovoltaici e realizzare la schermatura delle coperture a terrazza ai fini bioclimatici. Per le stesse ragioni, gli edifici prospicienti sulle vie Milano e Torino, che si trovano in una posizione svantaggiata rispetto all’orientamento solare, sono stati dotati di una copertura orizzontale sospesa, che risponde ai canoni formali imposti dal nostro progetto, in cui sono collocate le apparecchiature fotovoltaiche, che risultano molto integrate nel sistema. I nuovi edifici residenziali sono stati pensati con tipologie modulari, standardizzati nei sistemi costruttivi non strutturali (tamponamenti e rivestimenti esterni, infissi e finiture) per raggiungere alti livelli di economicità. Le soluzioni distributive sono funzionali e flessibili e personalizzabili negli interni, a fronte di una omogeneità formale esterna. L’uso di materiali ecocompatibili e di sistemi di finitura esterna (pareti ecofriendly, di verde orizzontale sulle coperture, in grado di contribuire al bilancio termico), le dotazioni impiantistiche per la produzione di energia da fonti alternative di nuova generazione (solare termico, fotovoltaico, geotermico) saranno in grado di conseguire la autosufficienza energetica delle abitazioni. Il progetto prevede quindi di realizzare un complesso residenziale ad alta efficienza energetica a basso impatto ambientale e a zero emissioni di CO2. Gli alloggi sono stati concepiti ipotizzando il fronte più compatto esposto a nord e quello più articolato a sud, tutti a doppio affaccio per favorire la ventilazione naturale trasversale. Il fronte sud maggiormente vetrato favorisce gli apporti gratuiti invernali ed è schermato dagli aggetti dei ballatoi durante la stagione estiva. La presenza del verde sia sulle terrazze sia in copertura come tetto giardino favorisce il controllo del microclima esterno e contribuisce al raffrescamento passivo. Il fotovoltaico perfettamente integrato in copertura, garantisce la copertura dei consumi energetici totali dell’edificio e alimenta l’impianto a pompa di calore geotermica. Particolare attenzione è riservata alla gestione della risorsa acqua; è previsto il recupero della acque piovane.
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    L’ambito di intervento è situato nella parte centrale dell’insediamento storico della bonifica di Arborea, strutturato sull’asse del corso Italia sul quale sono attestati i principali edifici civili ed istituzionali dell’abitato. Di particolare interesse architettonico sono la Casa del Fascio, la casa del Balilla, l’ex mulino, ex silos, l’Enopolio, ecc., edifici razionalisti appartenenti al periodo di impianto del villaggio Mussolini ed oggi sedi dei più importanti servizi sociali e culturali...

    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2011
    • Work finished in 2011
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Apartments / Multi-family residence / Office Buildings / Urban Renewal
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