Expo Padiglione Italia | Sonia Calzoni

Il Padiglione Italia, formato dal Cardo e dal Palazzo Italia, è composto di due parti organizzate in una morfologia unitaria riconoscibile nel contesto generale del Sito Espositivo e suggerita dal ricorrere nello stesso Documento Preliminare del Bando delle dizioni: ‘cardo’, ‘piazza’, ‘agorà, ‘viale’, ‘palazzo’.
Il Palazzo Italia, posto nella parte settentrionale del Cardo e rivolto alla Piazza d’Acqua, accoglie il grande Spazio per eventi, ampia piazza coperta del piano terra, mentre il primo piano raggiunto da una rampa scenografica ospita lo spazio espositivo. Nel progetto i differenti contenuti funzionali e rappresentativi del Palazzo Italia portano a distinguere le configurazioni dei diversi piani: da quella del piano terra con lo spazio libero e flessibile a quella dell’ultimo piano con il rooftop building del ristorante e delle altre funzioni sociali. Il primo livello con la zona espositiva e la balconata interpreta l’idea di un piano nobile, mentre il secondo livello ha l’aspetto di un piano di uffici. In questo modo si vuole realizzare il ‘Palazzo in forma di città’ della tradizione italiana invece di un volume decorato. La forma quadrata favorisce una fruibilità ottimale sia durante l’Expo, sia a riconversione avvenuta e la disposizione dei pilastri a interassi di grande luce (intorno ai 16 metri) ha suggerito la scelta strutturale di solai a piastra alleggeriti (tipo Cobiax).
Il Cardo è caratterizzato dalla presenza dei fronti scenografici di Dante Ferretti, quinte trasparenti che riproducono le facciate dei palazzi della tradizione italiana. Per questo motivo dietro questa scenografia gli edifici creano una sorta di ‘siepe’ neutrale formata da una successione di campate in legno ‘velate’ dal rivestimento di un innovativo tessuto semitrasparente (IMesh) . I prospetti degli Hortus invece sono rivestiti da un pattern di aste verticali di legno, colorate alternativamente dei colori bianco-rosso-verde. I movimenti, la densità e la distribuzione di queste aste formano una sorta di lunga e variegata staccionata adatta a questo fronte più ‘rurale’. I manufatti del Cardo sono edifici temporanei da smontare e riutilizzare al termine dell’evento espositivo.