Monumento a Re Manfredi - Manfredonia | Salvatore Chiarenza

3° Classificato

0
0 Love 1,225 Visits Published
Premessa
La presente Relazione Tecnico-Illustrativa accompagna il Progetto per la Realizzazione di un Monumento a Re Manfredi, fondatore della città di Manfredonia.
Un opera al Nostro Re […] “biondo era e bello e di gentile aspetto…”, la testimonianza di una personalità valorosa ed eccelsa, ma allo stesso tempo raffinata e attenta alla cultura.
Queste e numerosissime altre motivazioni hanno portato i cittadini e l’Amministrazione della Città di Manfredonia ad esprimere il desiderio di erigere un opera che ricordi il suo valore, la sua audacia, ma anche il suo attaccamento alla città da lui fondata.
Situazione dello stato dei luoghi
L’area prescelta per la realizzazione dell’opera è contornata da alte palme da un insieme di sedute in pietra di recente realizzazione. Essa è contenuta tra il lungomare nord della città e la presenza volumetricamente imponente del Castello. L’area, denominata Piazzale Silvio Ferri, è di forma rettangolare delle dimensioni in pianta di m 23.00 per m 28.37, con pavimentazione in lastre di pietra a superficie irregolare, lievemente sottoposta rispetto alla pavimentazione circostante.
Progetto Preliminare
Descrizione dell’intervento da realizzare
Partendo dal presupposto che oltre il Castello (presenza forte e imponente) e pochi altri segni disseminati per la città non vi sia un elemento simbolico e rappresentativo di Re Manfredi, il progetto ha come obiettivo la realizzazione di un opera simbolo e testimonianza del suo regno e del suo governare la nostra città. E quale elemento se non “Il Trono “, che perse prematuramente nel 1266 mostrando il suo valore nella Battaglia di Benevento, e che in questa occasione avrà l’opportunità di riottenere. Il Trono, dalle dimensioni volutamente fuoriscala, si pone in una dimensione ambientale di contrapposizione al Castello, fuori dalla sua struttura fortificata ma a difesa e baluardo della stessa. Ad esso, posto su un alto podio composto da una “breve” scalinata, ci si arriva percorrendo la passeggiata lungo la riviera nord o dai giardini antistanti il Castello, o ancora dall’area pedonale lungo la cantieristica navale del Porto. L’area, già dotata di aiole e spazi attrezzati per la sosta dei pedoni, troverebbe così un punto focale di notevole suggestione e arredo urbano oltre ad una sua intrinseca valenza commemorativa.
Tale realizzazione puntuale ha però una sua amplificazione ad un’area più vasta.
Di recente, infatti, l’area oggetto di tale bando è stata utilizzata per piccole manifestazioni musicali e culturali durante il periodo estivo, mostrando dunque la sua naturale vocazione come luogo di incontro e di integrazione sociale. In particolare negli ultimi anni la Città si è dotata di un appuntamento denominato “Premio Internazionale di Cultura Re Manfredi”; ciò mi ha indotto a considerare il sito come una naturale cavea all’aperto, (centrata sul monumento e aperta sugli spigoli così da rendere l’intera area fruibile e penetrabile in ogni suo punto), adatta a piccole manifestazioni e rappresentazioni cittadine e perché no come luogo ufficiale per la organizzazione della serata che ospita il Premio innanzi descritto.
Criteri guida delle scelte progettuali e di inserimento nell'area
Il Trono sarà posto al centro dell’area indicata ma spostato in fondo sul lato corto e guarderà il Castello, …quel Castello che Lui stesso fece realizzare e che non vide ultimato …
Questo avrà una sagoma per così dire decostruita, quasi come se il passare del tempo ne avesse compromesso la sua geometria e le sue regole costruttive ma “stranamente” ancora in piedi. Una frammentazione di poligoni staccati tra loro compongono il volume nella sua totalità; lo schienale, dalla sagoma esemplificata, presenta sulla parte alta lo stemma della famiglia degli Svevi, ovvero un Falco ritagliato sulla lamina di metallo di cui è composta tutta la struttura di rivestimento al Trono. Lo schienale, anch’esso mutilato in un suo blocco “a causa dell’invecchiamento”, ancora è caratterizzato da un foro visivamente passante avente la funzione di una visuale verso la costa. Il logorio del tempo ne ha deteriorato e decomposto anche la sua superficie ed e il suo aspetto poiché materialmente si compone di lamine metalliche accostate tra loro e fessurate per lasciare posto a luce filtrante dal suo interno.
Caratteristiche costruttive e materiali impiegati
Il progetto dunque vede la concretizzazione di due momenti così di seguito articolati:
- da un lato la realizzazione del Trono quale singolo monumento a Re Manfredi,
- dall’altro il completamento e ampliamento dello stesso mediante due gradinate disposte simmetricamente rispetto ad esso, che ospiteranno circa 220 posti a sedere oltre ad una eventuale organizzazione di poltrone mobili disposte in piano nell’area ricompresa dalle gradinate; tale sistema di sedute avrà dunque come quinta teatrale lo scenario offerto naturalmente dal Castello.
Il sistema di rampe esistente rende l’area completamente accessibile anche a portatori di handicap.
Il Trono, da un punto di vista costruttivo si erge su di uno zoccolo di fondazione delle dimensioni in pianta di m 6.60 per m 5.80 circa e alto cm 50 circa, realizzato in calcestruzzo armato su cui verrà armata la scalinata che idealmente ne costituisce la seduta, anch’essa in cls armato e rivestita di fogli di metallo applicati sia in alzata che sulle pedate. A tale struttura verrà fissato il telaio metallico di supporto al Trono, adeguatamente fissato in modo permanente e che sarà successivamente rivestito di fogli di acciaio cor-ten di circa 1 cm di spessore, pressopiegati e sagomati come da disegno in laboratorio, saranno fissati con viti e rivetti alla sottostruttura in acciaio e non potranno dunque essere rimossi. Tale tipo di acciaio dalle alte prestazioni di resistenza e durevolezza agli agenti atmosferici ha una particolare colorazione dalle striature rosso bruno che ben si adatta al tema in oggetto poiché sinonimo di invecchiato nel tempo ma ancora attuale e persistente. Il vicino Castello, con le sue mura fortificate in pietra interagisce con la volumetria realizzata in modo quasi impercettibile, creando così un continuum storico tra passato e presente. Il monumento svilupperà un’altezza massima di m 5.00, mentre in pianta occuperà una superficie di m 4.30 per m 5.60; la scalinata che invece costituisce idealmente la seduta avrà un’altezza di m 1.35. Quant’altro non specificatamente espresso sarà indicato nei disegni tecnici allegati.
Materiali impiegati
Il metallo utilizzato per il rivestimento è l’acciaio cor-ten, che alla lettera significa
cor = corrosione mentre ten = tensile.
Si tratta in sostanza di una lega composta da acciaio ed altri elementi tra cui maggiormente impiegato è il rame che gli dà la caratteristica colorazione rosso bruno a striature. Questa lega conferisce al cor-ten una particolare resistenza agli agenti atmosferici poiché trattata con un processo di ceratura che la rende impermeabile e gradevole al tatto. Il Trono così realizzato non necessiterà di particolare manutenzione in quanto la sua caratteristica è quella di ricoprirsi, in un periodo che va da uno a quattro anni, di una pellicola composta di ruggine color rosso bruno dall’aspetto molto gradevole. Tale pellicola è costituita da due strati, uno esterno di ruggine ed uno interno molto più sottile, amorfo e impermeabile, ricco di rame che conferisce un’alta resistenza alla corrosione, contribuendo così alla formazione di uno strato di auto protezione. Si tratterà dunque di una scultura che si posa sulla “Terra”, si bagna con “l’Acqua” della pioggia, si asciuga al “Fuoco” del sole, resiste “all’Aria” e guarda verso il Cielo. Il Passato che continua a vivere nel Presente.
L’illuminazione
Particolare importanza riveste il sistema di illuminazione che caratterizza in modo discreto e indiretto l’intero monumento. Di fatti nel Trono, sostanzialmente cavo, verrà alloggiato un impianto di illuminazione, nel rispetto della normativa vigente (DM 37/08 “Norme per la sicurezza degli impianti”), con lampade a Led. Queste, per efficienza luminosa, risparmio energetico, resistenza alle vibrazioni e riciclabilità di tutti i componenti usurati nel tempo, irraggeranno luce filtrante tra le lamine di cor-ten, producendo dunque una scena illuminante tenue, calda e delicata, ma allo stesso tempo viva e costantemente accesa nelle ore serali ma non invasiva, un cuore di luce indiretta, un bagliore che vive così come vive ancora il ricordo del Nostro Re.
Si allega alla presente immagini del Monumento e della sistemazione del Piazzale.
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Premessa La presente Relazione Tecnico-Illustrativa accompagna il Progetto per la Realizzazione di un Monumento a Re Manfredi, fondatore della città di Manfredonia. Un opera al Nostro Re […] “biondo era e bello e di gentile aspetto…”, la testimonianza di una personalità valorosa ed eccelsa, ma allo stesso tempo raffinata e attenta alla cultura. Queste e numerosissime altre motivazioni hanno portato i cittadini e l’Amministrazione della Città di Manfredonia ad esprimere il desiderio di...

    Project details
    • Year 2011
    • Work started in 2011
    • Work finished in 2011
    • Main structure Steel
    • Client Comune di Manfredonia - Settore OO.PP.
    • Cost € 70.442,00
    • Status Competition works
    • Type Theatres / Urban Renewal / Monuments
    Archilovers On Instagram