Minimetrò | Ateliers Jean Nouvel

Perugia / Italy

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Del progetto fanno parte due tipi di stazioni: esterna e sotterranea. La stazione esterna é concepita come una struttura leggera e trasparente. Anche i materiali sono stati studiati con grande cura.
«Il sistema Minimetrò, sarà costituito da 25 vetture, da 50 posti ciascuna, che si muovono su ruote gommate che scorrono su due rotaie di acciaio.
Il moto dei veicoli, che non hanno motore proprio e che sono dotati di ruote gommate, per cui la rumorosità del sistema è al di sotto dei normali valori ambientali, è trasmesso da una fune di acciaio conformata ad anello e mossa da un motore elettrico.
Le vetture si muovono in successione, con una frequenza inferiore al minuto, ed è per questo che il sistema si chiama “semicontinuo”.
Quando la vettura arriva a fine percorso ruota con un meccanismo, chiamato piattaforma di inversione, che le permette di riprendere immediatamente il cammino in senso inverso.

Le vetture in stazione
Nelle Stazioni, le vetture si sganciano dalla fune e si muovono in modo indipendente spinte da un sistema di ruote gommate ad asse verticale.
Questo sistema di movimentazione autonoma delle vetture in stazione è un brevetto originale di Leitner S.p.A. ed è stato provato per milioni di passaggi, sganci e riagganci anche nell'impianto sperimentale, realizzato a Vipiteno, con le caratteristiche di quello di prossima realizzazione a Perugia.
Il sistema è completamente automatico e consente, sotto la supervisione del Posto centrale di Controllo, di prolungare il tempo di sosta delle vetture in modo da garantire un imbarco sicuro anche a soggetti che necessitano di particolare tutela: bambini, anziani e disabili; inoltre di monitorare costantemente le vetture e le stazioni permettendo di conoscere in tempo reale ogni inconveniente che si possa verificare nel funzionamento del sistema a bordo e in stazione e quindi intervenire.

La compatibilità ambientale
La compatibilità del Minimetrò sotto il profilo ambientale, certificata dalla Regione Umbria, rende coerenti gli interventi previsti con la forte esigenza di migliorare la vivibilità urbana di Perugia a partire dalla riduzione delle emissioni di gas di scarico delle auto.
Infatti, poiché la quota di gas inquinanti presenti nell'aria urbana è largamente attribuibile al traffico veicolare, l'adozione di un sistema di trasporto innovativo, quale quello proposto, consente, secondo le previsioni una diminuzione di circa 2-3 milioni di veicoli circolanti/anno (tratta Pian di Massiano-Centro storico) e, quindi, la riduzione di emissioni nocive apportando un contributo rilevante al miglioramento delle condizioni ambientali urbane specie nelle aree di Fontivegge e Via Cortonese.
Il Minimetrò induce sull'ambiente un impatto positivo che aumenta gli effetti sull'aria anche in virtù delle opere a verde che verranno utilizzate per l'inserimento paesistico dell'opera.

Dunque, Il Minimetrò concorre, a pieno titolo, alla salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente naturale e urbano, al miglioramento della qualità della vita e del sistema di relazioni, alla riorganizzazione degli spazi, tempi, orari della città.
Interventi di “mobilità sostenibile”, come questo del minimetrò, riducendo i costi ambientali, sociali ed economici, sono esempi concreti di come si può anche realizzare un concetto di “Città Sicura” intesa come luogo solidale capace di esprimere e recuperare una capacità, un desiderio di comunicazione e di relazioni tra individui-cittadini, ma anche come spazio in cui tutti: uomini, donne, bambini, anziani, possono muoversi di più e meglio offrendo alla città maggiori e più accessibili spazi d'incontro».

Dall’affidamento della direzione artistica a Nouvel ne é scaturito un progetto originale, in cui lo stile moderno delle linee e dei materiali utilizzati, si fondono alla perfezione con la natura del minimetrò.
I progetti delle stazioni prendono così vita a partire da concezioni di spazio e funzionalità, volte a farle diventare non soltanto dei meri 'terminal' ma delle vere e proprie opere inserite nel contesto architettonico della città.
La stazione é concepita come una struttura leggera e trasparente. Nella concezione dell'architetto il verde che circonda sempre le stazioni allo scoperto dovrà penetrare all'interno ed essere arricchito con l'inserimento di essenze particolari.
L'idea è che questa struttura sia identificata fin dal primo sguardo come una realizzazione dedicata ad un sistema di trasporto collettivo.
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    Del progetto fanno parte due tipi di stazioni: esterna e sotterranea. La stazione esterna é concepita come una struttura leggera e trasparente. Anche i materiali sono stati studiati con grande cura. «Il sistema Minimetrò, sarà costituito da 25 vetture, da 50 posti ciascuna, che si muovono su ruote gommate che scorrono su due rotaie di acciaio. Il moto dei veicoli, che non hanno motore proprio e che sono dotati di ruote gommate, per cui la rumorosità del sistema è al di sotto dei normali valori...

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