Nuova Sede Camera di Commercio Prato | MDU architetti
Prato / Italy / 2012
La proposta progettuale per la Nuova Sede della Camera di Commercio di Prato nasce con il duplice obiettivo di realizzare un edificio dall’immagine contemporanea, che, allo stesso tempo, esprima e sia ancorato alla memoria ed all’identità della città di Prato. L’edificio esistente è un esempio significativo di edilizia industriale nel panorama della città di Prato, un “attore” principale del paesaggio urbano, caratterizzato dalla partitura cadenzata delle aperture dei fronti e, soprattutto, dall’impianto planivolumetrico complessivo. Attualmente il complesso si presenta come un grande volume chiuso nei confronti della città, con un unico accesso da Via del Romito che introduce alla corte centrale, sicuramente lo spazio più interessante per l’unitarietà del trattamento dei fronti caratterizzati da finestrature continue a nastro. Il progetto si muove su due livelli: da una parte accetta, enfatizza e reinterpreta la stereometria e la regolarità dell’edificio esistente, dall’altra apre il volume alla città. Il complesso esistente costituisce di per sé un immobile dal grande valore testimoniale per la città di Prato: la scelta della Camera di Commercio di trasferirvi la propria sede si inserisce nel dibattito culturale più vasto del recupero del patrimonio di archeologia industriale nelle città europee. Il progetto propone una nuova immagine, rappresentativa del ruolo pubblico della Camera di Commercio di Prato, attraverso il rivestimento dell’edificio esistente con un brise-soleil costituito da una pannellatura metallica a maglia traforata. Questa nuova “pelle” avvolge interamente l’edificio enfatizzandone la volumetria ed il “fuori scala” nel contesto urbano ma, allo stesso tempo, grazie all’effetto di trasparenza che caratterizza la pannellatura, mantiene le caratteristiche architettoniche complessive dell’edificio esistente. La nuova immagine che la Camera di Commercio di Prato offre alla città nasce dall’esistente, è una sorta di “sfocatura” dell’opificio industriale del quale si continuano a vedere gli elementi caratterizzanti (serialità delle aperture, cornici marcapiano, elementi decorativi, etc.), che dialoga con una nuova architettura contemporanea. La storia industriale della città di Prato del XX secolo, identificata dall’opificio esistente, viene proiettata nella sfida del XXI secolo attraverso una nuova immagine che evoca e reinterpreta l’identità stessa del distretto tessile pratese: l’edificio è avvolto da un affascinante “tessuto” metallico. L’edificio industriale viene mantenuto pressoché intatto nelle sue caratteristiche architettoniche, e strutturali: l’unica, vera, eccezione (oltre ai tagli di ingresso) è la grande apertura su Via Baldanzi che apre la sala del consiglio verso la città. Accanto a questa operazione architettonica il progetto “apre” l’edificio alla città, enfatizzando il ruolo pubblico della Camera di Commercio: l’attuale corte interna si trasforma in una nuova centralità urbana, una piazza-giardino accessibile durante gli orari di apertura degli uffici relazionata al contesto limitrofo e con un nuovo, importante, collegamento a Via Valentini, tradizionale asse direzionale della città di Prato. Alla piazza-giardino si accede dall’ingresso esistente su Via del Romito, e da due nuovi “tagli” dell’edificio su Via Pelagatti e Via Baldanzi. Il primo ingresso viene inserito nel disegno complessivo della piazza grazie ad un nuovo “portale” in lamiera metallica ossidata, che caratterizza anche la soluzione architettonica degli altri due accessi. Quello su Via Baldanzi, grazie ad un nuovo asse attrezzato di collegamento da Via Valentini ed il posizionamento dei parcheggi a raso ed interrato diviene di fatto l’ingresso principale al complesso della nuova sede della Camera di Commercio: il taglio dell’edificio è enfatizzato dalle forme geometriche spezzate che si contrappongono al disegno ortogonale dell’edificio esistente e rendono evidenti gli ingressi alla piazza-giardino ed agli uffici camerali da una parte ed a quello dell’auditorium dall’altra al quale viene, così, garantito un funzionamento autonomo. Nella nuova piazza-giardino le caratteristiche architettoniche dell’edificio industriale sono mantenute intatte nella porzione destinata agli uffici della Camera di Commercio, in particolare è enfatizzata la continuità delle finestre a nastro esistenti grazie all’introduzione di un nuovo taglio continuo al piano terreno che garantisce l’illuminazione degli uffici all’interno. La parete del corpo di fabbrica destinato all’auditorium viene rivestita di lamiera metallica ossidata in modo da produrre una continuità architettonica con il tagli di ingresso da Via Pelagatti e Via Baldanzi e, soprattutto, in modo tale da fornire uno sfondo più scuro, una sorta di “cornice architettonica”, su cui si staglia il volume opalescente sagomato del ponte di collegamento al primo piano. La pavimentazione della piazza-giardino rende esplicito il collegamento alla città grazie ad un disegno ed un trattamento a graniglia che esce dai tagli “espandendosi” verso l’esterno. All’interno lo spazio pavimentato è articolato in modo da definire percorsi pedonali dai quali “scoprire” molteplici scorci dell’edificio e che risultano sempre relazionati ad aree verdi piantumate con essenze arboree e vegetali destinate ad accogliere piccole aree di sosta all’ombra. In particolare le essenze arboree sono distribuite nel lato sud della piazza-giardino in modo da costituire uno schermo ombreggiante naturale per gli uffici distribuiti su quel fronte. Progetto degli interni L’architettura degli interni è concepita come un dialogo tra gli elementi caratterizzanti dell’edificio industriale esistente ed i nuovi elementi funzionali, seguendo la logica dell’intervento architettonico generale. Il principio è generare un luogo di lavoro confortevole che enfatizzi al massimo le qualità architettoniche dello spazio esistente, in particolare la grande apertura e altezza tipica degli opifici industriali. Gli uffici sono delle unità funzionali singole o aggregate a coppia, concepite come semplici volumi chiusi -di altezza variabile da 3,20 ml. al piano terra a 2,80 ml al piano primo- inseriti nello spazio e dotate ciascuna di tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento dell’attività lavorativa (tavoli da lavoro e riunione, scaffalature, armadiature, illuminazione naturale e artificiale). Il progetto in questo modo risponde alle esigenze della Camera di Commercio di garantire una buona privacy visiva e acustica del singolo ambiente di lavoro e, allo stesso tempo, mantiene intatte le qualità spaziali dell’involucro industriale enfatizzandone gli elementi tipici: ampiezza orizzontale e verticale, intelaiatura in cemento armato, finestrature a nastro, volte con catene metalliche. Il rivestimento-brise soleil metallico che caratterizza la soluzione architettonica dell’esterno assume all’interno l’ulteriore significato di modulare la luce naturale in modo da ottenere un comfort di illuminazione ottimale. L’insieme degli uffici genera un nuovo spazio interno che reinterpreta il tema del corridoio negli ambienti lavorativi: in questo caso non si tratta più di un semplice corridoio di collegamento, ma di un vero e proprio spazio di relazione destinato ad aumentare il comfort lavorativo dei dipendenti ed utilizzabile, nelle porzioni più ampie, come spazio di sosta eventualmente attrezzato con sedute. Questi spazi di relazione si aprono nelle grandi aree aperte al pubblico al piano terra ed al primo piano, dove i volumi chiusi degli uffici dialogano con grandi partizioni vetrate opaline e trasparenti che enfatizzano ulteriormente l’apertura e l’altezza dello spazio. Le aree aperte al pubblico sono trattate in modo da fornire un’immagine rappresentativa del ruolo pubblico della Camera di Commercio di Prato: in particolare la sala consiliare è separata dall’area di attesa tramite una vetrata trasparente e si apre verso la città grazie ad una grande apertura su Via Baldanzi dalla quale si possono vedere in lontananza le mura cittadine e le emergenze monumentali del centro storico. Anche la progettazione del corpo destinato all’auditorium segue la medesima idea di dialogo tra edificio esistente e nuovo. Il foyer è uno spazio unitario di grande impatto architettonico che si estende dalla quota della città alla volta dell’edificio esistente raggiungendo al colmo un’altezza di oltre 11 metri. Lo spazio è delimitato da pareti verticali in cui si riconoscono le grandi finestre industriali e le nuove pareti rivestite in lamiera metallica ossidata che caratterizzano i tagli di ingresso. Una scala elicoidale con struttura in cemento armato a facciavista è l’”attore” principale del foyer assieme al bancone sagomato del bar. La sala dell’auditorium occupa quasi tutto il primo piano del lato est del complesso della nuova sede della Camera di Commercio: il grande spazio esistente viene lasciato intatto in tutte le caratteristiche, ma reiterpretato e dotato di grande fascino grazie alla nuova colorazione delle pareti e della volta in un colore blu intenso. Tramite una grande apertura la sala dell’auditorium gode del panorama del ponte sospeso e della piazza-giardino centrale.
La proposta progettuale per la Nuova Sede della Camera di Commercio di Prato nasce con il duplice obiettivo di realizzare un edificio dall’immagine contemporanea, che, allo stesso tempo, esprima e sia ancorato alla memoria ed all’identità della città di Prato. L’edificio esistente è un esempio significativo di edilizia industriale nel panorama della città di Prato, un “attore” principale del paesaggio urbano, caratterizzato dalla...
- Year 2012
- Work started in 2010
- Work finished in 2012
- Client Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Prato
- Status Current works
- Type Government and institutional buildings
- Websitehttp://www.mduarchitetti.it
- Websitehttp://www.po.camcom.it
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