Chiesa Santo Spirito | Andrea Liconti

Restauro Chiesa Santo Spirito Scilla / Italy / 2010

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La Chiesa di Spirito Santo sorge nel quartiere di Marina Grande ai piedi del rione Spirito Santo, che prende il nome dall'omonima Chiesa. Prima dell'attuale edificio ve ne era un altro e questo si desume, da una lapide murata all'esterno della sacrestia. Si desume inoltre che il nuovo tempio fu costruito, con sacrifici, dalla confraternita dei marinai dello Spirito Santo. L'edificio fu risparmiato dal terribile terremoto del 1783, ma non rimase indenne dal successivo maremoto. Sembra che a cedere sia stata la volta e la copertura , in quanto e'possibile che l'onda di maremoto, penetrando in chiesa li abbia investite dal basso. I muri e gli elementi architettonici sembrano aver resistito, tanto da consentire un rapido restauro, tornando a risorgere di prima. La Chiesa non pati' i terremoti del 1807, 1894, 1905, 1908. Subi' danni durante la seconda guerra mondiale quando una bomba centro' un'abitazione vicina, le cui macerie si riversarono sulla chiesa distruggendo le prime quattro campate della volta. Fu pero' danneggiata dalla mareggiata della notte di Capodanno del 1980. Le onde distrussero parte della sacrestia, non piu' riedificata fino ad oggi, invadendo cosi' la navata della chiesa , spaccando banchi, porte, confessionali e recando non pochi danni , ancor oggi visibili, ai marmi e ai muri della chiesa. La chiesa viene sottoposta a diversi restauri nei vari anni, uno, il piu' significativo, e' del 1978. Viene rifatta la copertura del tetto sostituendo le tegole antiche (fatte a mano e di bel colore chiaro) con tegole nuove (fatte a macchina e di un colore rosso poco adatto allo stile dell'edificio) e viene operata una ritinteggiatura dell'esterno (e' in occasione di qu esto restauro che viene asportata la colomba in marmo bianco allegoria dello Spirito Santo situata al centro del timpano del portale principale e non viene piu' ricollocata). Dopo la mareggiata del 1980 viene sottoposta a nuovo restauro. E' rifatta (intonaco e tinteggiatura) la parete esterna lato mare ma l'edificio ausiliario di accesso alla sacrestia non viene ripristinato e al suo posto e' creata una specie di terrazzino. Il restauro della sacrestia ha luogo sostituendo i solai in legno con solette in cemento armato, il rifacimento del pavimento e di tutte le porte (quelle comunicanti con l'esterno sono realizzate in ferro, a protezione da eventuali future mareggiate), mentre le scale interne in legno sono sostituite con altrettante in ferro. Gli anni Novanta segnano l'inizio della rinascita dell’edificio. Vengono restaurate le pregevoli tele collocate n egli altarini laterali, viene fatto un impianto d'illuminazione a norma. Nel 2003, dopo il restauro avvenuto presso la Soprintendenza ai Beni Culturali della Calabria, vengono ricollocate alle pareti laterali i quadri raffiguranti le stazioni della Via Crucis e, nello stesso anno, vengono cambiate le vetrate lato mare. Nel 2007, grazie ad un finanziamento regionale, iniziano i lavori di restauro dell’esterno dell’edificio. Viene sostituito l’intonaco a cemento con una malta adatta per edifici d’epoca, viene rifatta interamente la tinteggiatura delle pareti e vengono pulite e restaurate le parti in pietra di Siracusa. La chiesa di Santo Spirito, ha la classica pianta a croce latina. Una navata centrale, il cui ingresso sfocia sulla piazza antistante. L'abside dietro il quale e' posta la sagrestia. Un corpo scala aggiunto con l'ultimo restauro effettuato nel 2003. La cripta, che dimostra l'antichita' dell'edificio realizzato nel 1752. Il campanile, si innalza al di sopra degli altri edifici, ospitando le campane in bronzo. L'intero edificio mostra la sua bellezza con i magnifici intarsi e rilievi interni, il fronte cosi elaborato in tipico stile tardo barocco. La colorazione rosea, e' tipica della pietra di Siracusa, elemento costruttivo disponibile all'epoca, vista la vicinanza con la Sicilia. Il sistema costruttivo della chiesa del Santo Spirito in Scilla, e' un sistema costruttivo fatto da pietra di siracusa sbozzata e malta. Lo spessore molto pronunciato delle mura, ha permesso all'intero edificio di resistere a ben 4 terremoti che si sono abbattuti sul territorio calabrese, tra cui quello piu' distruttivo del 1752. La copertura e' realizzata secondo il tipico sistema costruttivo dell'epoca, fatto da capriate in legno, e coppi in laterizio. Non avendo strumenti di misurazione precisa, all'epoca della progettazione della chiesa dello Spirito Santo, venne utilizzato un'unita' di misura proporzionale detto passo itinerario, la cui lunghezza corrispondeva esattamente a 1,84 m, corrispondente a circa 7 palmi, e che era il sistema di misura adoperato nel Regno delle due Sicilie prima del 1840. In pianta e in prospetto poi, si puo' vedere l'importanza del sistema di proporzioni auree, tramandato dall'antichita' con l'architettura greca. La pianta e i due prospetti sono tutti e due perfettamente racchiudibili in un rettangolo aureo. Come visibile nella foto accanto, e' indispensabile un operazione di stilatura dei giunti murari, che nella precedente operazione di restauro e' stato malamente fatta. La stilatura consiste nel rifinire nella parte esterna le connessioni tra i mattoni o le pietre di una muratura, riempendo dapprima gli spazi vuoti con malta e poi passando un ferro nelle connessioni medesime in modo da togliere le sbavature e formare un piccolo solco ben delineato. Nel caso specifico, prima di effettuare questa operazione sara' necessario andare a pulire totalmente l'operazione di stilatura mal fatta. IL recupero di edifici esistenti deve essere coerente con gli standard di benessere termo-igrometrico ambientale e coerenti con i decreti legge vigenti. L'intonaco deve: avvolgere in modo continuo ed omogeneo la superficie muraria apportandovi importanti vantaggi in termini di: · Resistenza termica · Inerzia termica · Equilibrio igrometrico · Salubrita' ambientale Gli intonaci adatti devono essere una miscela anidra a base di materiali naturali: calce idraulica, caolina, perlite espansa, farine di sughero, aggregati selezionati, agenti stabilizzanti, specifici composti antisalini e fibre di rinforzo. Deve essere una malta macrocellulare, fortemente traspirante, composta da calce idraulica naturale bianca, inerti minerali leggeri con caratteristiche termoisolanti e additivi aeranti. Grazie alla sua elevata porosita' e' idonea per forzare il prosciugamento dei muri, accelerando l’evaporazione dell’umidita' trasmessa dal supporto, consentendo alle strutture murarie di raggiungere in breve tempo il naturale equilibrio igrometrico. Un intonaco di questo tipo quindi: · realizza una protezione termica continua · incrementa l'attitudine dei corpi murari ad immagazzinare il calore · rende la parete traspirante, in modo tale da non far ristagnare l'umidita' con conseguente distacco dell'intonaco stesso · puo' essere agevolmente messo in opera sia manualmente(cazzuola e frattazzo) che meccanicamente(mediante pompe intonacatrici dotate di mescolatore) La chiesa di Santo Spirito, e' stata con il passare degli anni letteralmente inghiottita dalla costruzione degli edifici intorno ad essa che quindi creano una piccola piazza chiusa su tutti i lati e accessibile solo dal lato ovest per entrare sul sagrato della chiesa. La piccola piazza viene cosi ri-pavimentata, creando un gioco circolare caratterizzato da inserti chiari e scuri, marmo e porfido rispettivamente.. Inoltre sul lato ovest, vista l'eccessiva vicinanza delle autovetture che parcheggiano in modo selvaggio nelle vicinanze del muro dell'antica costruzione, si e' pensato di disporre un marciapiede che permetta di tenere lontano il traffico dalla struttura, e creare uno spazio per le sedute e gli elementi di illuminazione pubblica. Per quanto riguarda invece i prospetti, si e' pensato di effettuare delle piccole modifiche prettamente estetiche, ma anche tecniche. Inserire sotto le linee di gronda dei coppi di laterizio capovolti che sporgano leggermente rispetto al tetto, in modo da allontanare l'acqua dal muro ed evitare i fastidiosi fenomeni di colatura e macchie. Inserire dei piccoli frammenti di cocciopesto in alcuni punti delle modanature in pietra che caratterizzano il prospetto, per creare un tipo di pendenza leggermente piu' pronunciata, e quindi un defluire dell'acqua piu' veloce per evitare fenomeni di colatura o anche distacco della pietra. Nella parte inferiore del prospetto ovest, invece, si e' pensato di continuare la zoccolatura presente sul prospetto Nord, anche per unire il prospetto con la linea di terra, caratterizzata adesso da una pavimentazione.
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    La Chiesa di Spirito Santo sorge nel quartiere di Marina Grande ai piedi del rione Spirito Santo, che prende il nome dall'omonima Chiesa. Prima dell'attuale edificio ve ne era un altro e questo si desume, da una lapide murata all'esterno della sacrestia. Si desume inoltre che il nuovo tempio fu costruito, con sacrifici, dalla confraternita dei marinai dello Spirito Santo. L'edificio fu risparmiato dal terribile terremoto del 1783, ma non rimase indenne dal successivo maremoto. Sembra che a...

    Project details
    • Year 2010
    • Status Research/Thesis
    • Type Churches / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of Works of Art / Restoration of façades
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