DZ Bank | Gehry Partners LLP

Berlin / Germany / 2000

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Vincitore del concorso internazionale bandito nel 1995, l’edificio ospita diverse funzioni: la nuova sede della DZ Bank, un casinò, un blocco di 39 appartamenti. L’edificio denuncia con forza, sia nell’impianto planimetrico, sia nella composizione delle facciate la sua autonomia rispetto al contesto e il suo desiderio di mostrare un “evento spettacolare”. Anche se per quel che riguarda i materiali, il progettista ha voluto rispettare l’estetica della limitrofa porta di Brandeburgo, utilizzando la pietra di Vicenza, di colore molto simile a quello della Porta. Non solo; l’intera composizione della facciata su Pariser Platz, sembra nascondere le funzioni interne dell’edificio, imponendosi con un’immagine trilitica e massiva, ottenuta attraverso la giustapposizione di giganteschi blocchi sovrapposti e la scomparsa degli infissi all’interno della cortina muraria.
La facciata su Behrenstrasse racchiude, invece, temi completamente opposti: dinamismo, fluidità, cambiamento ricercato e ottenuto attraverso un fronte non rettilineo, ma ondulato ed enfatizzato dai bow window in acciaio inox e vetro.
Sembra quasi di compiere un percorso attraverso e intorno a scenari molto diversi, dall’austerità della facciata su Pariser Platz, alla fluidità di quella su Behrenstrasse, il tutto mediato dall’evento interno del grande atrio: la “balena di cristallo” così come è stata definita la struttura che occupa quasi interamente lo spazio del foyer. All’interno gli uffici della banca sono dislocati su sei piani e serviti da ballatoi e passerelle che seguono il perimetro del rettangolo interno; la copertura del foyer è costituita da un guscio di vetro che riprende un tema estremamente caro a Gehry: il grande pesce.
“Atrium Skylight” e “Glass Floor” sono le due membrane trasparenti interne, costituite entrambe da una maglia triangolare di acciaio e vetro; rispettivamente la prima funge da copertura, la seconda costituisce il pavimento che si rigonfia come una calotta sospesa tra due spazi. Sembra, guardandole da una certa distanza, la copertura formi “il pesce esterno” che al suo interno ne racchiude un altro (la Glass Floor) la cui creazione ha un carattere formale oltre che di evento architettonico. Gehry ha inventato questa struttura per dividere e coprire l’ambiente sottostante destinato ad accogliere un casinò e illuminarlo allo stesso tempo. Due pesci inseriti uno nell’altro che si confrontano in un rapporto di grande tensione: il tutto enfatizzato dalla forma scultorea “Horse Head”: anche qui non solo esercizio estetico visto che questa lucente figura contiene al suo interno una sala riunioni e videoconferenze.
“Horse Head” è stata progettata con una sofisticata tecnica digitale e realizzata con lastre d’acciaio molto lucenti; l’interno è rivestito in legno e dotato di apparecchi per ricevere e trasmettere immagini su schermi digitali.
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    Vincitore del concorso internazionale bandito nel 1995, l’edificio ospita diverse funzioni: la nuova sede della DZ Bank, un casinò, un blocco di 39 appartamenti. L’edificio denuncia con forza, sia nell’impianto planimetrico, sia nella composizione delle facciate la sua autonomia rispetto al contesto e il suo desiderio di mostrare un “evento spettacolare”. Anche se per quel che riguarda i materiali, il progettista ha voluto rispettare l’estetica della limitrofa porta di Brandeburgo, utilizzando...

    Project details
    • Year 2000
    • Work finished in 2000
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Banks
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