Opificio 2.0 | Rosita Baldassarri

L’edificio è la parte est di un opificio costruito in muratura portante presumibilmente intorno al 1940, in posizione prospiciente l’edificio principale del complesso della Fornace Ceccotti di Civitanova Marche, zona centralissima nota per essere dismessa da quasi 30 anni. Quando la committenza decise di acquistarlo, l’edificio versava in condizioni di abbandono da più di un decennio, con conseguenti notevoli danni alla struttura. La committenza scelse di trasferire qui la propria attività di produzione di audiovisivi didattici, chiedendo al mio team di realizzare una sede operativa moderna, tecnologicamente avanzata, modulabile e fortemente caratterizzata. L’intervento è consistito in primis in un consolidamento statico, attraverso un insieme di opere compatibili con le caratteristiche tipologiche del manufatto, costituite da muratura portante e capriate in ferro; si è provveduto ad inspessire la scatola muraria applicando nella parte interna delle murature esistenti una controparete in blocchi strutturali di laterizio, ancorata puntualmente alle pareti esterne, le quali risultavano pericolosamente inflesse verso l’esterno; la controparte è divenuta la “scatola portante” interna alla “scatola esistente”. Con la nuova “scatola” si è potuto consolidare soprattutto il piano primo, strutturalmente più problematico e meno rispondente a causa dell’assenza di collegamenti trasversali e dell’altezza pronunciata; si è posto in opera un sistema di travi e pilastri in acciaio innestato fra la muratura perimetrale e le capriate esistenti, utile anche ad ottenere un futuro soppalco interno utile anche a smorzare le problematiche acustiche. La filosofia che ha guidato l’intervento è stata quella di generare uno spazio polifunzionale, capace di adeguarsi velocemente alle trasformazioni e ai cambiamenti della realtà che lo abita. Una scatola vuota da riempire e da adattare di volta in volta a seconda delle utenze e delle esigenze. L’esterno è stato volutamente lasciato com’era ad eccezione delle finestre e degli imbotti, che sono corredati da un innovativo sistema di brise soleil che permette un attento controllo dell’illuminazione all’interno dell’edificio. Al piano terra lo spazio è aperto ad eccezione del volume in mattoni dei bagni e della scala che porta al piano primo. Tutti i pavimenti sono appoggiati su un sistema flottante, che ci ha permesso di utilizzare un’impiantistica all’avanguardia facilmente ispezionabile e rettificabile con il tempo. Al piano primo, lo spazio di lavoro è organizzato come un open space e si può configurare in diversi modi in base alle esigenze, grazie a schermature in cartone e a scrivanie componibili.