MUSEO DELLA CRIPTA | marco mattioli

Durante gli scavi archeologici, effettuati nella cripta della chiesa di Maria Ss. Assunta di Monsampolo del Tronto, sono stati rinvenuti alcuni corpi mummificati, muniti di abiti e monili, risalenti ai secoli XVII-XIX. Data l’importanza dei ritrovamenti si è deciso di realizzare un museo per la loro conservazione-esposizione all’interno della stessa cripta recentemente restaurata. L'allestimento del museo si sostanzia in un insieme di opere volte a valorizzare i reperti ma anche gli spazi e le forme della cripta. I materiali utilizzati sono il legno, l’acciaio preossidato ed il vetro extrachiaro. Prevale la presenza del legno con i pannelli modulari diversamente utilizzati mentre gli espositori dei corpi, degli abiti e degli oggetti sono realizzati in vetro per attenuarne la presenza nello spazio; l’acciaio preossidato è utilizzato per delimitare le superfici in legno, per realizzare i piani di posa degli oggetti e, all’esterno, per configurare la nuova porta del museo. Assemblati a secco, tramite un sistema di barre metalliche filettate passanti, i pannelli in legno sono utilizzati in verticale per contropareti, espositori e schermi ed in orizzontale per configurare il nuovo piano di calpestio sopraelevato. Ogni pannello, prima di essere posto in opera, è stato assemblato in officina. I piani di posa dei corpi, degli abiti e degli oggetti, inseriti all'interno delle teche in vetro, sono realizzati con una sottile lamiera forata coperta da un tessuto di lino fermato da una cornice piatta, di acciaio preossidato, semplicemente appoggiata. Il piano di posa è sostenuto da un esile telaio in acciaio a cui si collegano le lampade orientabili in lamiera. L’impiego dell’acciaio, del vetro e del legno, di materiali che non si aggregano, che non si associano alle strutture preesistenti, consente di segnare lo scarto determinato dal nuovo intervento, stabilendo un dialogo rispettoso tra le diverse epoche. Scarto tra antico e nuovo riscontrabile, in particolare, nello scavo che marca il perimetro della cripta. Gli innesti contemporanei sono integralmente reversibili mentre per garantire la conservazione dei reperti gli spazi del museo sono dotati di un impianto di climatizzazione celato sotto la pavimentazione sopraelevata (controllo della temperatura e dell’umidità relativa). Di estrema semplicità è anche l'articolazione del museo. Al centro dello spazio si dispongono quattro corpi mummificati circondati dalle teche degli abiti disposte lungo il perimetro dell'aula. Vicino alla porta d’ingresso, attraverso un'apertura circolare, si valorizzano i resti archeologici visibili e si concentrano le opere d'arte sacra; lo spazio didattico è circoscritto all'interno dell'abside. All’esterno, la nuova porta segnala la mutata destinazione della cripta con l'insegna, di lettere di lamiera, saldata all'architrave a cui è appesa l'anta scorrevole. Realizzata completamente in acciaio preossidato, la nuova porta si inserisce senza traumi nel contesto storico attraverso il dialogo che il materiale grezzo intrattiene con i materiali tradizionali del luogo, i mattoni delle murature ed il legno scuro degli infissi.