Casa gg. Ristrutturazione e Ampliamento - bifamiliare sul Lago di Garda | Federica Scappini

L'edificio è una costruzione risalente agli anni sessanta, originariamente costituita da una tipologia riconducibile alla bifamiliare, in quanto affiancata da un'unità ad essa speculare che è stata demolita in epoca recente.

A seguito di tale trasformazione, l’aspetto attuale appare al quanto frammentario e irrisolto. L’intento architettonico è quello di ricomporre quanto rimane del progetto originario e di dare ad esso una nuova identità, risultando oramai perduta quella iniziale. Il risultato è quello di un nuovo corpo uniforme e ben composto architettonicamente.

La scelta progettuale si è subito orientata non solo verso il rispetto del contesto esistente, ma anche alla sua perfetta integrazione; ci troviamo infatti in una zona residenziale sorta ad inizio degli anni ’60, che ha subito nel corso del tempo diverse modifiche e sostituzioni edilizie. Tutte queste modifiche però, non hanno alterato lo spirito originario del luogo, ovverosia di case “basse” inserite in una leggera collina che va degradando verso il lago, posto ad ovest.

Per tal motivo, la tipologia per il nuovo edificio accorpato, è quella di un fabbricato ad un piano, con tetto “a giardino”, che crea un effetto scalare con l’edificio esistente.

La presenza del tetto a giardino, quindi, è giustificata non solo da motivi di benessere termo-igrometrico della nuova residenza, ma anche per compensare la porzione di giardino della proprietà, che viene sì sottratta dalla nuova sagoma, ma traslata ad una quota più alta, in un sinergico “gioco di quote verdi”.

A completare il tutto, una “scala botanica” funge da collegamento di servizio al giardino superiore; la funzione di detta scala, però, non si limita al mero collegamento, ma contribuisce al citato benessere termo-igrometrico, funzionando da brise-soleil per una porzione della facciata sud.