Ricerca e sperimentazione per un modulo a basso costo con tecniche da riciclo e da filiera corta. | Biagio Cutellè

Scenario progettuale a polistena (RC) Polistena / Italy / 2013

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" Ricerca e sperimentazione per un modulo abitativo a basso costo con tecniche da processi di riciclo e da filiera corta"; Trattasi di un’ attività di studio e di ricerca con annessa parte progettuale, per una tesi sperimentale presentata all'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, che può essere accostata ad un manuale di autocostruzione per edifici o moduli abitativi riciclabili al 100%. ll lavoro si divide in 3 parti: -Analisi -Ambiti di applicazione -Scenari e Progetto ANALISI L'attività di ricerca iniziale, è stata incentrata sullo studio di diversi casi con caratteristiche analoghe nel mondo e sulla comparazione di edifici "costruiti con tecniche e materiali tradizionali" ed edifici in paglia, non tralasciando l’aspetto normativo di tali costruzioni. Successivamente lo studio è passato ai materiali naturali inesauribili e materiali di scarto edile, industriale e sociale, i quali sono stati collegati a diverse tecniche costruttive già sperimentate. La prima parte del lavoro si conclude con una proposta sperimentale per la progettazione di moduli abitativi a basso impatto sociale, economico e ambientale. Le principali innovazioni di tale modello per l’Italia sono: -Prodotto Materiali, tecnica costruttiva. -Processo Normativa, cantiere, filiera corta, manodopera non specializzata. AMBITI DI APPLICAZIONE Dove e quando utilizzare questi moduli? da queste domande nasce il secondo apparato della mia ricerca che approfondisce la correlazione tra la mia idea e tre scenari possibili: a) evento calamitoso Ad oggi la situazione post evento calamitoso, in alcune parti del mondo ma soprattutto nel nostro Paese è particolarmente delicata, poiché la risposta alle esigenze delle popolazioni colpite è tardiva e nella maggior parte dei casi da temporanea protraendosi nel tempo diventa quasi definitiva. La mia idea è volta a modificare tale situazione, impegnando le popolazioni in un intervento di autocostruzione che oltre ai benefici psicologici post trauma, permetterebbe di avere edifici capaci di soddisfare i bisogni essenziali dei futuri residenti. b) trasferimento abitato I moduli ben si prestano ad uno scenario di questo tipo, che attualmente prende piede in alcune parti d’Europa e del mondo, cioè lo spostamento di alcuni pezzi d’abitato in zone diverse a titolo definitivo o temporaneo (riqualificazioni), i moduli in quest’ultimo caso potranno essere riutilizzati o dismessi non impattando e riutilizzando i materiali per nuove opere. c) quartiere sperimentale Ultimo scenario preso in considerazione è quello dei nuovi quartieri sperimentali, scenario non solo straniero ma anche italiano, diversi esempi vi sono nel nord Italia dove piccole comunità che scelgono di vivere in modo sostenibile abbracciando questo tipo di soluzione. Avendo individuato questi tre ambiti, si è scelto di utilizzare uno scenario che potesse prestarsi all’attività di studio e si è scelto un paese nella provincia di Reggio Calabria, Polistena. Lo scenario è stato studiato sotto ogni aspetto sia geografico che climatico, e il modulo è stato dimensionato per tali parametri , una volta localizzate le aree di progetto all’interno dei confini comunali sono stati descritti i vari scenari, prevedendo anche l’organizzazione di questi ultimi. SCENARI E PROGETTO Per i diversi scenari sono state due le proposte progettuali: -Progetto A = Straw Box Si ispira ad un progetto svedese ma è del tutto reinventato sia sotto l’aspetto che costruttivo che funzionale. Il modulo abitativo Straw Box è un cubo modulare rivestito da pannelli di Ecolplan (materiale ottenuto da sansa esausta e plastica reciclata). Con una superficie di soli 23 metri quadri e una cubatura di 110 metri cubi divisi su due livelli, riesce a soddisfare i bisogni di due persone, le dimensioni del modulo sono alla base 480x480x4.80 cm, con 6 dispenser da 1.2x0.60 m a completare il modulo. Le quattro aperture permettono una perfetta illuminazione e sono totalmente oscurabili garantendo la schermatura nei periodi estivi e la privacy nelle ore notturne. La copertura piana accoglie quattro pannelli cogenerativi (facilmente integrabili)che garantiscono 1 Kw di potenza elettrica e 3.66 Kw termici, inoltre grazie a dei pluviali inseriti all’interno della struttura e adeguatamente isolati è possibile la raccolta di acqua piovana, successivamente riciclabile per i servizi igienici inclusi nel modulo. I muri hanno sia funzione statica che di tamponamento, la tecnica utilizzata è quella Nebraska accostata ad una tecnica sperimentata durate l’attività di ricerca che consta di un solaio in copertura in legno e pallet isolato da lana di pecora; il solaio a terra sempre in pallet ha un telaio di base in legno e rivestimento in ecoplan sopraelevato da terra con pneumatici esausti riempiti con sabbia a fungere da smorzatore sismico. Nel telaio in legno alla base la balla di paglia è incassata e fissata con pali in legno di nocciolo. Quantità materiali: 55 pannelli ecolpan modulari 1.20x1.20m 42 paletti in nocciolo 290 balle di paglia 30 pallet standardizzati EUR 10 mc legno 42 PFU Straw box è utilizzabile in tutti e tre gli scenari di progetto ed è facilmente adattabile a qualsiasi esigenza. -Progetto B = Straw Life Volutamente ispirato ad un progetto francese, straw life lo completa in alcune parti e lo migliora sotto l’aspetto ambientale e bioclimatico. Straw life è un modulo abitativo utilizzabile esclusivamente per scenari provvisori. Il modulo è di circa 15 metri quadri fruibili su un solo livello per una cubatura di circa 33 metri cubi. Le dimensioni sono 538x364x226, il modulo è costituito da legno e paglia ed è totalmente reciclabile. La struttura esterna che ha il compito di sorregge sia il modulo che la sua copertura permette di limitare i costi poiché i vari componenti sono standardizzati. La copertura a due falde è in forte aggetto rispetto le dimensioni del modulo preserva l’integrità della paglia e del suo rivestimento in argilla, possono essere usati diversi materiali per completarla, nello scenario la scelta è ricaduta sulla lamiera facilmente reperibile in loco. Per sopraelevare straw life dal terreno, sono stati utilizzati come nel precedente esempio i pneumatici esausti aventi i medesimi compiti. Le tre aperture permettono una perfetta illuminazione dell’interno come anche un’ottima soluzione di arieggiamento del modulo. Anche in questa soluzione sono stati montati quattro pannelli cogenerativi che garantiscono 1 Kw di potenza elettrica e 3.66 Kw termici. Particolare di rilievo è la facciata principale che accoglie una piccola vetrata posta su due binari che permette di aumentare il volume del modulo creando un accorgimento bioclimatico dello stesso, in inverno facendo scorrere la parete vetrata verso l’esterno il modulo assorbe calore e funge sa serra solare, riscaldando in modo naturale l’ambiente senza l’ausilio di stufe, mentre in estate schermando la vetrata si assicurerà la temperatura interna preventivamente isolata dalle balle di paglia. Estremamente facile il montaggio, questo modulo viene costruito in poco meno di due giorni. Quantità materiali: -4mc di legno -15 staffe di legno 2.50 m -28 staffe di legno 2.80 m -7 staffe di legno 2.80 m -100 balle di paglia
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    Project details
    • Year 2013
    • Main structure Mixed structure
    • Status Research/Thesis
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Restoration of old town centres / Single-family residence / Social Housing / Modular/Prefabricated housing
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