Concorso di progettazione in due gradi per la RIQUALIFICAZIONE della PIAZZA LIBERTA' - Comune di Avellino | ANTONIO RESSA

Sistemazione Superficiale (AV_PIU_01A_05) Avellino / Italy / 2013

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Il concept_La nuova piazza Libertà è un piano unico, senza soluzione di continuità, senza gradini, rampe o marciapiedi, è una piazza accessibile a tutti: bambini, anziani, disabili, giovani, una piazza per tutti! E’ un invaso spaziale costituito da più ambiti non fisicamente delimitati, connessi tra loro, capaci di dialogare e svolgere le funzioni proprie dello “stare all’aperto”. I concetti chiave del progetto sono: pedonalizzazione, relazione con il contesto, memoria e futuro, l’acqua, il verde. Pedonalizzazione_Un’ipotesi sulla mobilità di quartiere supporta la scelta progettuale di pedonalizzare quasi totalmente la piazza, limitando la circolazione veicolare sul lato sud ed est. Attraverso la pedonalizzazione la piazza si riappropria dei fronti urbani più rappresentativi che la caratterizzano e la nobilitano: palazzo Sarchiola, la Prefettura, palazzo Caracciolo, palazzo Carpenito, palazzo Testa, l’Episcopio. Relazione con il contesto_Il progetto pone grossa attenzione alle relazioni con il contesto: favorendo la vista degli edifici storici dall’interno della piazza, ora occultati dalle fontane esistenti;creando coni ottici - esaltati da ricorsi di pietra bianca nella pavimentazione - verso le strade che confluiscono nella piazza e verso gli edifici rappresentativi che le conformano. Rappresentando emblematicamente l’Ente di governo (Provincia) insediato in palazzo Caracciolo, i nomi di tutti i comuni della provincia sono incisi in sequenza casuale nelle fasce di pavimentazione; schermando visivamente ed acusticamente l’area pedonale dalla zona carrabile della piazza, su cui confluiscono via Due Principati e via '>http://G.Cascino;'> la continuità dell’asse c.so '>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'> target='_blank' href='http://'>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'> / via Nappi (antica via Campanina) attraverso un rivolo d’acqua - in asse con il corso - che scorre superficialmente nella pavimentazione; quest'ultima è in continuità materica e geometrica con quella del corso, prolungando il corso stesso nella piazza. Memoria e futuro_L'immagine antica della piazza, stampata nelle foto d'epoca, dipinta nel quadro di Cesare Uva, affiorante nella memoria degli avellinesi, in un certo qual modo viene conservata nel progetto attraverso tre '>http://1.prolungamento'> del corso '>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'> target='_blank' href='http://'>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'> nella piazza: un rivolo d’acqua traccia la continuazione dell’asse del corso '>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'> target='_blank' href='http://'>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'> messa a dimora di quattro grossi alberi di tiglio per riproporre idealmente il volume della chiesa del SS. Rosario che chiudeva la piazza nell'angolo nord-ovest, frettolosamente demolita nel 1938; 3.il recupero delle maioliche colorate che rivestono il bordo esterno delle vasche esistenti, eseguite dal ceramista Mario Guarini, verranno reimpiegate per il rivestimento del piano orizzontale e verticale dei nuovi giochi d’acqua integrati nelle sedute. Il futuro della piazza è rappresentato dalla possibilità di svolgere funzioni antiche impiegando tecnologie moderne come catalizzatore per ritrovate relazioni umane, sociali e culturali. La ricerca di una struttura che planimetricamente non impattasse sulla piazza, e volumetricamente si smaterializzasse, ha generato l’idea di insediare nell’invaso spaziale sculture metalliche che, prendendo forma dalla natura, si dispongono sulla pavimentazione in maniera casuale, foglie cosparse a terra dopo che una folata di vento le ha fatte cadere dagli alberi circostanti! Le foglie, a volte connesse per formare un’ unica superficie coperta, servono anche per la copertura degli accessi pedonali al parcheggio interrato, e fungono da copertura ad un box vetrato in cui ricollocare l’edicola esistente. Un unico segno di copertura consente di svolgere funzioni differenti, evitando il sovrapporsi di volumi e geometrie disarmoniche. L’acqua_L’acqua è proposta in maniera scenografica e rappresentativa di ciò avviene in natura: sgorga dalla sorgente, scorre in rivoli e torrenti, salta su dislivelli del terreno, confluisce nei laghi o nel mare. Getti d’acqua, in corrispondenza della conclusione prospettica del corso '>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'> target='_blank' href='http://'>http://V.Emanuele'> target='_blank' '>http://V.Emanuele'>, sgorgano dalla pavimentazione (fontana sorgente) segnando l’ingresso ovest dell’invaso spaziale; come in natura l’acqua assume colorazioni diverse al variare dell’incidenza solare così essi sono colorati da proiettori a cromatismo variabile incassati a terra. In corrispondenza dei palazzi Caracciolo e Testa l’acqua scorre con lo spessore di una lama prima sulla superficie orizzontale e poi su quella verticale (fontana cascata), precipitando in un incavo della pavimentazione (rivolo) che immette tutta l’acqua del sistema in una fontana a raso (fontana laghetto. Su due lati della fontana laghetto trovano spazio altrettante sedute lineari che indirizzano la vista di chi le occupa verso la splendida chiesa di '>http://S.Maria'> del Rifugio o verso l’area “a verde”. La sequenza di punti luminosi disposti su di un lato è un marker che esalta scenograficamente il segno a terra, tracciando una scia luminosa che unisce figurativamente la piazza al corso! Il verde_Il verde viene utilizzato per schermature visive ed acustiche, per creare zone d’ombra su sedute, per portare la natura nello spazio antropizzato, per testimoniare la presenza di un edificio incautamente demolito. Alberi di magnolia e di robinia, disposti in filari ai margini dell’area carrabile, formano un viale alberato che mitiga l’inquinamento acustico ed atmosferico. Essi formano un’elegante barriera visiva sul lato sud della piazza, caratterizzata da un’edilizia meno rappresentativa.
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    Il concept_La nuova piazza Libertà è un piano unico, senza soluzione di continuità, senza gradini, rampe o marciapiedi, è una piazza accessibile a tutti: bambini, anziani, disabili, giovani, una piazza per tutti! E’ un invaso spaziale costituito da più ambiti non fisicamente delimitati, connessi tra loro, capaci di dialogare e svolgere le funzioni proprie dello “stare all’aperto”. I concetti chiave del progetto sono: pedonalizzazione, relazione con il contesto, memoria e futuro, l’acqua, il...

    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2031
    • Client comune di avellino
    • Status Competition works
    • Type Urban Renewal
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