Complesso residenziale cooperativo a Milano est | Demoarchitects

Vincitore concorso ''AAA Architetti cercasi 2008'' Milan / Italy / 2008

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Un quartiere residenziale satellite diventa periferico quando perde, nella coscienza di chi lo vive, quell’identità e quell’umanità che le persone associano al concetto di casa. Si tratta di una suburbanità esistenziale e non geografica, dove le distanze dal centro (dal confort, dal prestigio e dalla socialità) vengono percepite come incolmabili e il quartiere resta isolato in una realtà monofunzionale e immobile. Progettare oggi un nuovo complesso residenziale cooperativo a Milano, immaginandolo al margine tra un quartiere nato negli anni sessanta per ospitare operai e una ex zona industriale, permette di accostare fisicamente due concetti opposti dell’abitare. L’architettura si adegua, nella forma e nei materiali, al contesto. Una base destinata a servizi è rivestita in lamiera, mimando le vicine strutture industriali. Il suo sviluppo permette la permeabilità all’interno di una corte pubblica: i due spigoli della base si aprono diagonalmente per permettere il passaggio delle persone. Il sollevamento degli spigoli ha un carattere sovradimensionato e urbano. Il loro posizionamento risponde alle attuali dinamiche di percorrenza e utilizzo del tessuto urbano. La corte interna si presenta come una successione di luoghi; non si tratta di una piazza collettiva ma di uno spazio in cui si alternano episodi, all’interno di un gradiente che porta dalla sfera pubblica (esterna)a quella privata (interna). Nella base si inseriscono quattro torri residenziali, per la cui definizione volumetrica sono stati presi come riferimento le altezze e la profondità delle vicine residenze IACP. Si viene a creare in questo modo un’ibridazione tra le componenti formali e funzionali dell’area. L’housing è, tra i vari ambiti progettuali, quello in cui si concretizzano maggiormente i cambiamenti politici e sociali. L’architettura ha tempi di reazione più lunghi rispetto ad altre discipline che intervengono nella quotidianità e nel contesto urbano. Progettare delle residenze nel 2008 significa comprendere le istanze socio-culturali attuali proiettandole in un arco temporale futuro che spesso prevarica le previsioni del progettista. E’ necessario predisporre delle residenze flessibili che sappiano reagire ai cambiamenti imprevisti e ai nuovi modi d’uso. La progettazione delle residenze può essere equiparata al disegno degli uffici: un ambito in cui prestazioni e tecnologie sono orientati verso la flessibilità e l’indeterminatezza. Progettisti: Pierluigi Barile Bernardina Borra Silvia Pinci Giampiero Sanguigni Giuliano Valeri Collaboratori: Francesca Borgia
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    Un quartiere residenziale satellite diventa periferico quando perde, nella coscienza di chi lo vive, quell’identità e quell’umanità che le persone associano al concetto di casa. Si tratta di una suburbanità esistenziale e non geografica, dove le distanze dal centro (dal confort, dal prestigio e dalla socialità) vengono percepite come incolmabili e il quartiere resta isolato in una realtà monofunzionale e immobile. Progettare oggi un nuovo complesso residenziale cooperativo a Milano,...

    Project details
    • Year 2008
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client Concooperative Lombardia
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Apartments / Social Housing / Office Buildings / Tower blocks/Skyscrapers / Urban Renewal
    • Websitehttp://www.demoarchitects.com
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