Re(c)mind | Valentina Falappa

Il progetto nasce dalla necessità di fornire strumenti per facilitare le azioni quotidiane di coloro che hanno incontrato diverse difficoltà nel loro svolgimento . Nel prossimo futuro, il 25 % della popolazione dell'UE sarà caratterizzato da persone anziane che non saranno autosufficienti in alcune attività quotidiane. Il compito di questo sistema è quello di: • Migliorare la qualità della vita nel tempo della vecchiaia ; • Promuovere misure per sostenere l'autonomia delle persone anziane e gli utenti in difficoltà ; • Per favorire la permanenza degli anziani nella sua casa in sicurezza e benessere ; • Cercare di ridurre la necessità di aiuto per l'esecuzione di alcuni compiti . Re(C)mind cerca di intervenire in modo trasversale su alcuni deficit cognitivi che si verificano in persone affette dal mobo di Alzheimer. Il nome del RE ( C ) MIND cerca di definire lo scenario di base del progetto , che unisce in sé il concetto di registrazione e di sorveglianza ( RECORD ), cervello/raccolta dati (MIND) e l'azione del ricordare ( REMIND ). La soluzione consiste in un sistema di occhiali elastici che serve come dispositivo di input , che è collegato con un altro elemento fisso ( chiamato "Scatola Grigia" ) che funge da raccoglitore di dati e proiettore. La particolarità dell'occhiale sta nella flessibilità del telaio che consente un allungamento del 300 % . La Scatola Grigia consente invece di coprire diversi angoli di proiezione, in base alla pendenza della parete. Gli occhiali saranno in grado di registrare ciò che accade sulla base delle variazioni dei segni vitali dati da emozioni improvvise . I ricordi registrati saranno poi trasferiti al Box Grigio via Bluetooth e permettono attraverso la proiezione a parete , la condivisione della memoria.