Monochrome Office | Studio di Architettura Romero-Bonifaci

The design of the branch of a tax and consulting firm in the Parioli area, concerns the basement of a building of the fascist era and style, tangent to a perimeter excavation. The design of a monochromatic setting wherein everything is defined in white and its juxtaposition, the black, determines the volumes, creating, at the same time, a hierarchy of primary and secondary spaces with this alternation of colors. The solution for the courtyard is given to a wrought-iron white structure which allows it to be isolated from the street, while embracing the inner spaces: a curtain becomes the pedestal for a marble sculpture, engendering a residual space, a space which responds to the need of light and privacy. The offices are planned as a linear sequence of walls, wherein all the needs for filing are absolved. The working spaces are accessible from glass walls, which going through the all corridor, look like a long translucent crystal wall, casting a discernible variety of shades and thus creating an ethereal atmosphere. The second module of the intervention consists of a meeting room, conceived as an extension of the white space, purified from the encounter of a back-up corridor, a totally dark path; both spaces can work together as a unique space, although volumetrically divided in two distinct parts; separately or in a permeable way, according to the needs, they also keep the connection with other functional spaces (archive, bathrooms and kitchen). The shifting of the section, diversifying the space, and the material, bending over preexistences, respond to technical needs and become elements of detail producing diffused shadows. [IT] La progettazione di una filiale romana dello Studio Scibetta, di consulenza fiscale e societaria, si inserisce nell’ambito di un recupero architettonico. Situato in una via del quartiere Parioli, si inserisce al livello seminterrato di un edificio di stile e periodo fascista, tangente ad uno scavo perimetrale. La creazione di un ambiente monocromatico in cui tutto si risolve con il bianco e la sua giustapposizione in nero, definisce volumetricamente gli spazi, creando una gerarchia degli stessi, principali e secondari, attraverso l’alternanza dei colori. La risoluzione del cortile è affidata ad una struttura bianca in ferro battuto che permette di isolare il sito dalla strada, abbracciando i locali interni: una tenda che diviene la base per una scultura di marmo, generando uno spazio residuale, uno spazio che risponde alla necessità di luce e privacy. Gli uffici sono organizzati secondo una sequenza lineare di murature, al cui interno si inseriscono tutte le esigenze di archiviazione. Gli ambiti di lavoro sono accessibili da una parete di vetro che, attraversando l’intera lunghezza del corridoio, a creare un muro lineare di cristallo traslucido, ricostruisce un'atmosfera eterea, proiettando una varietà di sfumature percepibili. Il secondo modulo dell’intervento si risolve in una sala riunione, come estensione di uno spazio bianco, depurato dall’incontro con un corridoio ausiliario, un percorso totalmente scuro; entrambi gli ambienti possono funzionare congiuntamente, come un unico spazio, diviso in due parti distinte volumetricamente; separatamente o in maniera permeabile, in funzione delle necessità, conservando una connessione con gli ambiti funzionali (archivio bagni cucina). Il movimento della sezione, che a sua volta differenzia lo spazio, la materia che si piega sulle preesistenze, rispondendo ad esigenze tecniche, divengono elementi di dettaglio, generando ombre diffuse.