Il Parco Ambientale del Coriglianeto

Tra sviluppo sostenibile e sostenibilità di un recupero urbano Corigliano Calabro / Italy / 2010

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PREMESSA Il progetto di “Riqualificazione ambientale per l’accoglienza dei turisti nelle località di soggiorno e visita. Realizzazione del Parco Ambientale del Coriglianeto” ha ipotizzato un intervento urbanistico fortemente rapportato alle caratteristiche ambientali e paesaggistiche di Corigliano e della Sibaritide, una realtà questa, che trova forti connotati in un territorio multiforme, le cui relazioni privilegiano il legame con l’orografia, l’acqua, il verde e l’architettura storica. Un Parco pensato non solo come luogo di meditazione, ma in grado di coniugare gli aspetti della storia e del recupero ambientale, tra sviluppo sostenibile e sostenibilità di un recupero urbano. La sua spina dorsale non è una strada, ma un elemento unificante: l’acqua, fondamentale nell’economia storica e moderna. Il Parco è l’andamento di un torrente. È il Torrente Coriglianeto! Esso cinge la città storica, la fiancheggia, l’avvolge, diviene il legame fra i luoghi e le cose fisiche poste sul suo cammino. Si tratta dunque, di un tracciato portante che configura lo svolgimento di un processo progettuale aperto, non invasivo, ma del tutto sinergico con i fruitori e i “detentori” dei luoghi, in grado di collegare la città vecchia con la marina di Schiavonea (8 km circa). IL PATRIMONIO NATURALE DEL PARCO DEL CORIGLIANETO: IL “TERRITORIO” E I “GIACIMENTI CULTURALI” Il territorio si distingue oltre che per la sua particolarità geomorfologica, anche per l’insieme di elementi antropici che testimoniano il passaggio dell’uomo nella storia. Gli elementi urbani infatti conservano ancora notevoli valori estetici e sono ricchi di suggestione sia per la complessità dell’impianto urbanistico-medievale e sia per la varietà del tessuto edilizio-territoriale. Fin dal 1200 la vitalità dell’organizzazione economica di Corigliano si svolge nella zona detta del Pendino posta a nord del centro urbano, sulla riva sinistra del Coriglianeto, luogo di transito e di passaggio. Il Pendino è stata per secoli la contrada più produttiva, destinata a colture pregiate e permanenti e nel XV secolo divenne il luogo della fiera più importante di Corigliano, quindi è giustificata la presenza di costruzioni di rilevante importanza. Dalle prime costruzioni medievali, si passa alle strutture ed ai contesti ottocenteschi e proto-novecenteschi del centro storico, snodandosi attraverso i “segni” della vita del territorio del Coriglianeto, medievale e moderno, spesso in un’eccezionale simbiosi fra “costruito” e valori naturalistici, non senza aprirsi anche ad alcune forme di assetto agronomico del passato, ancor leggibili fra colline e nel rapporto tra queste e la costa. La progettazione degli interventi di riqualificazione del centro storico è anche finalizzata alla fruizione dei luoghi che devono rappresentare il vero cuore del nascente Parco: vale a dire le valli del Pendino e dei Mulini. In quest’area, infatti, si trovano le vecchie costruzioni rurali che recuperate possono rappresentare il patrimonio storico della civiltà contadina di Corigliano. Questi edifici, direttamente collegati al nucleo storico, con itinerari e percorsi pedonali attrezzati, offriranno ai turisti la possibilità di ripercorrere i suggestivi rioni medievali, tra strette vie e cunicoli, lungo la vecchia cinta muraria sino al Castello Ducale e da questo la possibilità di riscendere e scoprire il ricco patrimonio chiesastico (15 nel solo paese!). L’intervento individua una sorta di anello – un percorso attrezzato – che coinvolge Corigliano “il paese” e il torrente Coriglianeto. IL TERRITORIO DESTINATO A PARCO L’ambito del Parco, che nella redazione del progetto esecutivo è stato limitato al primo tratto quello compreso tra la Valle del Pendino e la Valle dei Mulini, lungo il greto del torrente Coriglianeto, che unisce in maniera formale il centro storico di Corigliano Calabro. Le aree dove le scelte progettuali caratterizzano l’intervento sono: Via Piave, Via dei Mulini, Via e Vico Garopoli, Corso Principe Umberto, Via Addolorata e Via Toscano. GLI INTERVENTI E SUE CARATTERISTICHE Il primo intervento è stato localizzato nella parte nord-ovest del centro storico. Esso è caratterizzato da una linea immaginaria che cinge il centro storico, costeggiando il torrente Coriglianeto e finendo con l’attraversare l’abitato per mezzo di percorsi tendenti a valorizzarne il costruito urbano, tra questi: la cinta muraria del XV sec, il Castello Ducale, le chiese, le piazze e i palazzi. L’intervento è finalizzato all’integrazione tra il sistema naturale della Valle Pendino-Mulini e la città storica. Esso consta di due capitoli così definiti: Riserva Naturalistica e Ambientale - Pulizia del corso d’acqua e del letto del fiume dai rifiuti e restauro degli argini e delle briglie; - Pulizia, Bonifica, Restauro ambientale e consolidamento dei versanti a ridosso dell’abitato con posa reti armate; - Bonifica, Canalizzazione e completamento del tracciato fognario esistente (Ospedale e Cirria); Recupero, Conservazione e Fruizione dei Monumenti Storici - Restauro del Ponte dei Mulini; - Recupero e messa in sicurezza con gabbionate della vecchia mulattiera “Via dei Mulini” e creazione di un percorso pedonale attrezzato che collega il torrente alla città storica (via Piave); - Acquisizione edificio reggitana da destinare a servizi per il parco e demolizione di edifici pericolanti e fatiscenti; - Realizzazione della rete dei sottoservizi (raccolta acque bianche e nere, illuminazione, antincendio, verde e arredo urbano); - Creazione di nuovi itinerari pedonali/carrabili con disegno pavimentazione in pietra lavica, granito silano e selci di fiume per oltre 3.500 mq così distinti: - Via Piave (strada di collegamento da Piazza del Popolo al Parco); - Via e Vico Garopoli (cinta muraria XV sec.); - Corso Principe Umberto e Via Addolorata (itinerario storico-artistico da Piazza del Popolo al Castello Ducale); - Via Toscano (asse attrezzato delle chiese: dal Castello a S. Maria Maggiore e S. Luca); Progetto realizzato con: Arch. Mario Candido Arch. Antonio Pignataro Ing. Francesca Palummo Geol. Giuseppe Capacchione
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    PREMESSA Il progetto di “Riqualificazione ambientale per l’accoglienza dei turisti nelle località di soggiorno e visita. Realizzazione del Parco Ambientale del Coriglianeto” ha ipotizzato un intervento urbanistico fortemente rapportato alle caratteristiche ambientali e paesaggistiche di Corigliano e della Sibaritide, una realtà questa, che trova forti connotati in un territorio multiforme, le cui relazioni privilegiano il legame con l’orografia, l’acqua, il verde e l’architettura storica. Un...

    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2007
    • Work finished in 2010
    • Client Comune di Corigliano Calabro
    • Contractor RO.GU di Guzzo Roberto + Filippelli di Rosario Filippelli
    • Status Completed works
    • Type Parks, Public Gardens / Restoration of old town centres / Theme Parks, Zoos / Urban Renewal / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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