Casa unifamiliare | Filippo Drago

RELAZIONE DESCRITTIVA
La casa si inserisce in un complesso residenziale. Il lotto assegnato è posizionato leggermente in quota. La committenza richiedeva una casa contemporanea, asciutta e priva di decori aggiunti e con molta luce
naturale.
Il progetto è stato impostato partendo dalla forma percettivamente più semplice: la casa rettangolare con il
tetto a capanna (classica e nella tradizione), via via resa più complessa da risoluzioni di problematiche successivamente affrontate in una sorta di gioco in aggiunta e sottrazione rispetto al volume base.
La casa è orientata verso sud, con particolare attenzione a ricevere luce nelle varie fasi del giorno in ambiti ben definiti: le camere a est-nord-est, la cucina e il pranzo a mezzogiorno, il soggiorno a sud-ovest e due
grandi aperture rivolte ad ovest per catturare la luce del tramonto.
La parte a sud, destinata alle attività diurne, è stata pensata aperta verso l’esterno, con grandi aperture, terrazze e portici.
La parte a nord è stata pensata più raccolta, più chiusa, riparata e austera. Il riequilibrio nei pesi dei vuoti e
pieni è stato individuato facendo emergere dal giardino a nord gli areatori della autorimessa come se fossero parte di un edificio più grande ed emergente in quel punto con le cuspidi.
Tra le richieste vi era anche una piscina che fosse legata alla casa, con l’intento di utilizzarla tutto l’anno e in perfetta privacy: la soluzione adottata è stata quella di posizionarla al piano interrato per metà sotto la casa e
per metà fuori, con l’intenzione di dotarla di copertura telescopica apribile d’estate e richiudibile d’inverno.
Nella progettazione è stata posta attenzione ad alcune tematiche di bio-architettura: orientamento, allontanamento del gas radon, riduzione dei ponti termici, dotazione di coibentazione, utilizzo di pannelli solari coordinati con l’impianto di riscaldamento (a pannelli), con recupero ed accumulo di calore dai due camini. La casa è parzialmente domotizzata.