Fonti Levissima Spa: stabilimento in Cepina Valdisotto (Sondrio). | Enrico Mercatali

Nel corso della stesura dei progetti esecutivi (1992) relativi agli interventi di riqualificazione del sistema-facciate sui fronti principali dei reparti produttivi e della mensa, resisi necessari agli adeguamenti degli ormai vetusti serramenti, e dei capannoni di stoccaggio (oltre a sintonizzare le esigenze del committente con quelle espressa dagli Enti di Tutela (Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici della Lombardia), viene proposta ed approvata la dotazione di nuove strutture  per gli uffici e per una più completa dotazione di servizi sociali e ricettivi, per la creazione di una nuova immagine della struttura nel suo complesso. I vertici della Committenza approvano il progetto nella sue linee generali, lasciando all'Ufficio Tecnico in sito il compito di seguire nel dettaglio le diverse fasi di realizzazione. Vengono perciò completati i progetti riattrezzando i piazzali di parcheggio, dotando tutto il complesso industriale di nuovi sofisticati sistemi protettivi di facciata, ove viene proposto l'impiego di nuovi materiali. All'interno di questo lavoro viene messa in atto tutta una serie di sofisticati procedimenti di analisi e di controllo della qualità, sia nel dettaglio che nell'insieme, quale risposta agli elevati standard ambientali richiesti dal Committente in particolar modo per le linee produttive.
La stesura del progetto è l’occasione per studiare e proporre, su richiesta della Sovrintendenza ai Beni Ambientali della Lombardia e su esplicita volontà dello stesso Committente, più attenti criteri di analisi di impatto ambientale, articolato in forma di dossier per immagini e rendering a colori, anche nelle diverse situazioni stagionali, prodotte in forma digitale.
L'esecuzione del progetto esecutivo si è improvvisamente interrotta, a pochi mesi dal suo avvio, per cause di forza maggiore.