Casa municipale | Carlo Rocco Ferrari

Un mercato coperto in disuso ed in demolizione ha lasciato il posto ad un vuoto urbano di difficile soluzione. L’edificio affronta il tema della riconfigurazioe urbana tramite un meccanismo già presente in altri punti della città. Gli edifici pubblici costituiscono dei punti di “rottura” del tessuto, luoghi di condensazione e centralità. Il palazzo Marchesale ed il palazzo comunale attuano questa azione urbana che risolve felicemente il rapporto strada/piazza. La soluzione prescelta completa l’isolato residenziale esistente, addossando a questo un nuovo edificio di pianta pressoché triangolare, che regola lo spazio della piazza completandola con una nuova facciata che – a sua volta – nasconde i muri ciechi che il recente abbattimento del mercato ha improvvisamente scoperto. La parte edificata dell’isolato ritorna così ad una forma rettangolare, simile a quella degli isolati circostanti; mentre la piazza risolve la discontinuità di via Marconi, che in questo punto subisce una leggera rotazione, prima di proseguire verso l’area del campo sportivo. A sua volta la piazza si articola in due spazi, posti a quota differente e raccordati da una scalinata. La parte più alta, posta lungo la via Padre Clemente, media la forte disparità di quote che questa zona presenta, prevedendo una doppia fila di alberi, utili a filtrare la luce solare e creare una zona d’ombra nella piazza e a mediare la vista delle facciate prospicienti la via Colombo. Una gradinata porta alla quota più bassa della piazza, lastricata e segnata lungo il suo perimetro con la via Marconi da una serie di pilastri in pietra portanti i sistemi di illuminazione: questi servono a segnare i confini dello spazio pubblico, isolandolo dal traffico delle vie adiacenti, e permette al passante di intuire lo spazio della piazza a distanza, risalendo via Marconi dalla piazza del Municipio. Sulla quota inferiore della piazza si apre l’ingresso principale all’edificio municipale, attraverso un atrio incassato, reso luminoso dal retrostante cortiletto. Da questo, tramite una breve scala, si accede al primo piano degli uffici comunali che si presentano con un ampio spazio per un front-office, banchi aperti al contatto con il pubblico. Questo livello è raggiungibile da eventuali disabili motori attraverso uno specifico ascensore, di dimensione conforme all’uso richiesto. Un altro spazio, sempre al piano terreno, è raggiungibile sia dalla piazza – tramite un ingresso posto dirimpetto alla scalinata principale – sia dalla Via Padre Clemente, con un eventuale accesso diretto, che ne permette lo svincolo completo dalla struttura principale degli uffici comunali. Il secondo piano dell’edificio è raggiungibile tramite due scale, oltre che con l’ascensore che ne permette l’accesso ai disabili. L’ampio spazio (quasi 550 mq lordi) permette una divisione in vari ambienti secondo le necessità manifestate dal Comune. Ciascun piano è dotato di un gruppo di tre servizi igienici, di cui uno a norma handicappati. Questi locali prendono luce ed aria da uno spazio costruito a ridosso delle pareti cieche degli esistenti edifici residenziali, a costituire la chiostrina necessaria a permettere l’affaccio esistente di alcuni vani di questi ultimi. La soluzione adottata, pur costituendo un piccolo cortile rettangolare, ne rende un lato particolarmente trasparente, con l’uso di grandi vetrate e pareti traforate, aprendolo di fatto fino alla piazza.