Corporate Office | Maurizio Lai

The recovery of a semi-industrial space leads to the conception of an environment by intersecting volumes, where floors and surfaces immerse in each other, looking for the light.

The space consists of two large open volumes, one located on the ground floor with its own access directly from the street and a second in the basement. The volume on the ground floor is also divided in the middle by the communal stairwell and conciergerie, separating the front portion of the unit in two parallel sections.

Initially a mechanical workshop, these premises without windows, used to get the light from the large windows at the rear, overlooking a small courtyard, as well as through skylights, from the ceiling.

The project of restoration and transformation of the space in the representative office of a real estate development company grows around the need of maximization of natural light.

The project involves the demolition of part of the ground floor and favors the glass as a structural material in the construction of most of the partitions, so as not to hinder the diffusion of natural luminosity coming from a large double-height opening at the bottom of the space.

The lighting coming from the skylights, originally quite fragmented and looking decidedly industrial, is maximized by the construction of an extended row of diffusers onto the ceiling, lined with an elegant silver metal mesh, which give the space a decidedly more homogeneous feeling.

The court turns into a nice green backyard which features a double height vertical garden, thereby bringing light and offering a relaxing view to the administrative offices located in the final part of the basement.

On the ground floor the entrance is marked by a scenic 17 meters long corridor, highlighted by recessed light strips that run along the ceiling and the floor, where a geometric pattern of false perspective deceives the eye of the visitor.

Along the corridor a large furnished niche serves as the main waiting area, closed at the bottom by a large sliding wall that works as a second entrance.

The parallel volume contains some of the functional areas of the office, such as the small kitchen and the bathrooms, cleverly hidden by a system of sliding panels placed along the corridor that leads to one of the Meeting Rooms, provided with its own exit door back on the street.

All technical areas were obtained from the accurate cutting of the main spaces , both on the ground floor and in the basement, remaining invisible to the eye of the public and the operators themselves.

The Executive Offices overlook a glass catwalk that delimits the fragmented portion of the ground floor and ends in the Office of the Presidency, a great volume provided with its own Conference Room, where the vertical garden provides a lush green background from the large glass window.

The main staircase that winds its way from the catwalk looks like a great metal band on the outside: it accommodates pale color steps made of kerlite slabs and light holes along the way, which are reflected to infinity in the mirror covered parapets, creating a kaleidoscopic effect.

The staircase leads to the basement where the Architecture and Design Department of the Company is located, divided into a long strip of workstations and an area used for internal meetings and design reviews.

The secondary staircase, instead, connects the Administrative Offices positioned at the rear of the basement with the Management, upstairs.

A third staircase leads to a further basement, where you the archives and the technical facilities are to be found.

All fixtures and furniture are custom designed and manufactured: the tables in lacquered wood fitted with steel pockets, the libraries, the big neon lamps and the seats, as well as the integrated systems of tables and dressers and of course the great double-height wall with its backlit slots that characterizes the central part of the location.

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Il recupero di uno spazio semi industriale conduce all’ideazione di un ambiente dai volumi liquidi, nel quale i piani e le superfici si immergono uno nell’altro, cercando luce. 

Lo spazio consiste di due ampi volumi aperti, uno al piano terra con affaccio su strada ed un secondo interrato. Il volume al piano terra, inoltre risulta diviso nella parte centrale dal corpo scale condominiale, separando la porzione inziale dell’unità in due tronconi paralleli.

Inizialmente occupati da un’officina meccanica, i locali, privi di finestre, approvvigionavano la luce da ampie vetrate poste sul retro, affacciate su una piccola corte interna, e dal soffitto tramite lucernari.

Il progetto di recupero e di trasformazione dello spazio nella sede di rappresentanza di una società di sviluppo immobiliare ruota di fatto intorno alla massimizzazione dell’apporto di luce naturale.

Il progetto prevede lo sfondamento di parte del piano terra e privilegia il vetro come materiale strutturale nella costruzione di gran parte delle pareti divisorie, in modo da non ostacolare la diffusione della luce naturale proveniente da una grande apertura a doppia altezza sul fondo dello spazio.

L’illuminazione proveniente dai lucernari, originariamente frammentati e dall’aspetto decisamente industriale, viene massimizzato dalla costruzione di una serie di diffusori al controsoffitto, rivestiti in elegante maglia metallica, che donano allo spazio un aspetto decisamente più omogeneo.

La corte si trasforma in un piacevole giardino caratterizzato da una parete vegetale a doppia altezza, apportando in tal modo luce agli uffici amministrativi situati nella parte finale del piano interrato.

Al piano terra l’ingresso è caratterizzato da un corridoio scenografico della lunghezza di 17 metri, che inganna l’occhio del visitatore con un motivo geometrico a falsa prospettiva, evidenziato dalle strisce luminose ad incasso che corrono lungo il soffitto e il pavimento. 

Lungo il corridoio si trova un’ampia nicchia arredata che funge da zona di attesa principale, delimitata sul fondo da una parete mobile che funge da secondo ingresso.

Il volume parallelo ospita alcune delle aree funzionali dell’ufficio, come la piccola cucina e i bagni, abilmente nascosti da un sistema di pannelli scorrevoli posti lungo il corridoio che conduce ad una delle Sale Riunioni poste sul fondo del locale e dotata di uscita propria, direttamente su strada.

Tutti i locali tecnici sono stati ricavati dal taglio preciso degli spazi principali, sia al piano terra che al piano interrato, restando invisibili alla vista del pubblico e degli stessi operatori.

Gli Uffici Direzionali si affacciano su una passarella in vetro che delimita la porzione frammentata del piano terra e termina nell’Ufficio della Presidenza, un grande volume provvisto di una propria Sala Riunioni, al quale fa da sfondo.

La scala principale che si snoda dalla passerella si presenta come una un grande nastro metallico all’esterno: alloggia gradini rivestiti in lastre di kerlite dal colore chiaro e asole luminose lungo il percorso, che si riflettono all’infinito nei parapetti finiti a specchio, creando un effetto caleidoscopico.

La scala conduce al piano interrato dove si trova l’Area di Progettazione della società, suddivisa caratterizzata da una lunga fascia di postazioni operative e da una zona adibita alle riunioni interne e alle revisioni progettuali.

La scala secondaria invece mette in comunicazione gli Uffici Amministrativi situati nella parte posteriore del piano interrato con la Direzione.

Una terza scala conduce ad un ulteriore piano interrato, dove si trovano gli archivi e i locali impianti.

L’insieme degli arredi fissi e mobili sono disegnati in studio e realizzati su misura in laboratorio: i tavoli in legno laccato provvisti di tasche mobili in acciaio, cosi come le librerie, le grandi lampade al neon e le sedute, ma anche i sistemi integrati di tavoli e cassettiere dell’Area Operativa e chiaramente la grande parete a doppia altezza dalle asole luminose che caratterizza la parte centrale dell’ambiente.

- Design & Direction: Maurizio Lai

- Project Assitants: Giuseppe Tallarita, Michele Capra, Marco de Santi, Beatriz Jam de Leon, Nella Figueroa

© ph | Andrea Martiradonna