Madonnina del Pescatore | Fabio Maria Ceccarelli

Il ristorante di fronte al mare a Marzocca di Senigallia è posto al piano terra di una anonima palazzina condominiale, costruita negli anni ’70. Il locale è stato pensato e realizzato, a prescindere dal povero contesto architettonico circostante, in sintonia con due elementi fondamentali: La Cucina dello Chef Moreno Cedroni e il Mare Adriatico, la cui presenza può essere colta da ogni luogo del Ristorante. Il locale vive di un’atmosfera rarefatta realizzata grazie ad un disegno essenziale e ad una luce soffusa generata da un impianto illuminotecnico completamente realizzato in fibre ottiche Swarovski, dove lo spazio riflesso degli arredi e delle pareti color oro si moltiplica nei riflessi delle teche, delle vertine, dei bicchieri, fino a perdersi nell’orizzonte del mare incorniciato dalla grande vetrata continua che chiude, ma non occlude , il locale verso l’esterno. Di notte, il luogo assume l’atmosfera di una scatola luminosa, in cui le fibre ottiche nascoste offrono una luce curiosa e soffusa, di giorno il volume vetrato riflette la luce del sole e si apre verso la spiaggia. Nell’interno, al rigore compositivo d’insieme, scandito dalle pareti oro e da un pavimento in resina color aragosta, si affiancano degli elementi che vogliono richiamare il paesaggio della spiaggia: sassi per l’ingresso, canne di bambù sbiancate a schermare la luce, canne di alluminio ad andamento più regolare per disegnare il soffitto, entrambe a ricordare i canneti piegati dal vento che ancora costeggiano il mare e la spiaggia di queste parti. Sapori e luoghi elaborati metabolizzati e poi restituiti secondo un processo di rarefazione che proprio nell’astrazione trovano la chiave per esaltare la forza espressiva della forma. Processo analogo alla ricerca culinaria dello Chef la cui capacità di rinnovare isolare ed accostare i sopori ancestrali dei nostri piatti lo ha reso il portavoce del “sushi” all’italiana nel mondo.