Riqualificazione Piazza Vittorio Emanule II | Piero Capobianco

Concorso di Idee Salò / Italy / 2013

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INQUADRAMENTO Salò è al centro di un bel golfo ai piedi del monte S. Bartolomeo (m. 568), ed considerata la “capitale” dell’Alto Garda bresciano. Il centro storico di Salò, è un fitta rete di strade, vicoli e piazzette con dimore signorili, eleganti negozi, numerosi ristoranti e molti alberghi, anche di ottimo livello. Le frazioni del Comune di Salò (Barbarano, Campoverde, Cunettone, Renzano, San Bartolomeo, Serniga e Villa) offrono tantissimi motivi per gite e passeggiate. La posizione geografica di Salò, tra la Valtenesi, la Valle Sabbia e l’Alto Garda, è particolarmente favorevole per il clima mite. METODOLOGIA GENERALE L’idea progettuale intende vestire lo spazio oggetto di intervento di un volto nuovo. L’architettura e il paesaggio hanno sposato un elemento chiave: la riconoscibilità. Si è inteso fare in modo che chiunque viva, passeggi o anche solo attraversi questi spazi, ne percepisca immediatamente gli ambiti e i suoi confini. Il progetto intende creare realmente uno spazio vivibile e di incontro caratterizzata dalle forme di arredo e di verde che si diffondono. Gli obiettivi perseguiti sono legati ai temi della qualità della fruibilità, dell’accessibilità e della flessibilità degli spazi. I principali interventi programmati all’interno della piazza inducono ad immaginare degli scenari in cui le principali caratteristiche funzionali siano in grado di assolvere le esigenze attuali legate alla presenza cospicua di edifici storici pubblici e privati, nonché quelle future in riferimento alla necessità di garantire un incremento delle possibilità di investimento e delle prospettive turistico - ricettive dell’area. IL PROGETTO Partendo da un’analisi dei luoghi la proposta di progetto propone la continuità, intesa tanto come spazi strettamente relazionati tra loro e agevolmente accessibili, tanto come salvaguardia di tutte le caratteristiche ambientali e sociali che contraddistinguono Salò al fine di potenziarne l’identità. Sotto quest’aspetto si è inteso salvaguardare la porta dell’orologio perché costituisce un elemento cardine dell’identità locale. Al contrario si è deciso di restituire un disegno più razionale della piazza, eliminando le aree di sosta, allo scopo di migliorare l’accessibilità, la circolazione viaria e restituire più spazio ai pedoni e al commercio. Immaginando di percorrere lungo tutta l’area di intervento la continuità del progetto si manifesta in una sequenza di episodi urbani: area lungolago, affaccio sul lago della piazza caratterizzata da - un ampia area pedonale arredata con panchine che offrono al visitatore uno scorcio panoramico da un lato sul lago e dall’altra sulla piazza; -area antistante la chiesa, luogo che restituisce alla città uno spazio • pubblico del centro storico con qualità estetico-funzionali all’ altezza delle esigenze civiche e di funzionalità; la passeggiata lungo la piazza, uno spazio ritmato che raccoglie e distribuisce in modo armonico tutti gli elementi di arredo e di ombreggiatura naturale, attraverso una piantumazione aggiuntiva di palme e spino di giuda; - i dehors, spazio piano posizionato in corrispondenza di locali commerciali e attività ricettive delimitato da una siepe in ligustro; - la porta dell’orologio, spazio che definisce meglio il suo intorno • e ne prospetta il processo di riqualificazione. L’irregolarità e la delimitazione geometrica della pavimentazione permette di poter sfruttare al meglio l’area antistante la porta considerata come un accesso aulico al centro storico; - aree verdi, elementi tridimensionali caratterizzati da bordi in calcestruzzo levigato ed arricchiti da piantumazioni di spino di giuda. Le aiuole impartiscono una cadenza irregolare al disegno della piazza e delimitano gli attraversamenti pedonali; - la fossa, segno che riscopre il fossato che circondava la muraglia del borgo fino al ‘600, viene ricollocata nella sua posizione originale. In quanto ricordo fortemente impresso nella memoria dei Salodiani, riemerge come impronta netta nella viabilità della piazza, per mezzo di materiali distinti: la quarzite bianca come linea centrale e il ciottolato come alveo della fossa; le fontane, elementi di arredo che palesano il collegamento storico • tra la fossa e il lago tramite l’armonico rumore dell’acqua. LA VIABILITA' La viabilità attuale è incentrata sull’asse principale sul quale gravano i flussi di traffico delle automobili in transito e dei mezzi locali legati alle attività commerciali terziarie. La Piazza Vittorio Emanuele II si presenta soffocata dalle auto in sosta e l’area pedonale funge da spartitraffico. Il progetto, quindi, ridefinisce la carreggiata diminuendo i percorsi carrabili a vantaggio di quelli pedonali e il verde urbano. La nuova carreggiata stabilisce l’unico senso di marcia, vengono garantiti i vari accessi secondari e gli accessi agli scarichi merci mediante l’utilizzo di spartitraffici a scomparsa garantendo così il passaggio degli operatori autorizzati all’interno dell’area pedonale. Lo spostamento della sede stradale ha permesso il riposizionamento dello svincolo sul lato estremo della piazza mantenendo inalterati i flussi veicolari nonostante una riduzione di suolo occupato dallo svincolo attuale. PERCORSI PEDONALI Per il disegno dei percorsi si è ricercata la massima attraversabilità/connettività tra le parti. Lungo tutte le aree d’intervento sono previsti marciapiedi che si amplieranno in presenza dei numerosi slarghi andando a configurare un sistema ramificato di attraversamenti pedonali e angoli suggestivi. Gli attraversamenti pedonali saranno privi di barriere architettoniche. Il principio guida è stato l’incremento della permeabilità delle spazio. La griglia non costringe i movimenti, ma li organizza permettendo spostamenti alternativi su percorsi non gerarchizzati. Ci saranno così movimenti lenti ma direzionati secondo più assi, movimenti veloci ma protetti, movimenti lenti non direzionati. Rimanendo in tema con l’abbattimento delle barriere architettoniche, è stata riorganizzata l’area antistante la porta dell’orologio. L’attuale scala di collegamento con la strada al piano superiore è stata sostituita da una più fruibile rampa a norma di legge per il collegamento dei due piani. Tale rampa abbraccia una scalinata/seduta fruibile dalle persone senza alcun problema motorio in alternativa alla rampa senza dover alterare la scelta del percorso dai due tipi di soggetto. Per quanto riguarda gli attuali dislivelli presenti negli edifici con i portici si prevede di realizzare una gradinata affiancata da una più comoda rampa percorribile anche da persone con capacità motorie ridotte o impedite in forma permanente o teporanee. Allo stesso modo sul lato opposto della piazza i dehor presentano superfici piane atte a garantire una migliore fruizione dello spazio a persone dotate con carrozzina con ruote, infatti, ogni area è caratterizzata da dimensioni tali da garantire facili manovre e facile accesso per mezzo di rampe o superfici prive di ostacoli. PERCORSI CICLABILI La ricerca dell’annullamento delle barriere architettoniche ha permesso la realizzazione di percorsi usufruibili anche per mezzo di biciclette. Per il raggiungimento dei luoghi di incontro presenti nel progetto della nuova piazza sono state previste due aree per la sosta dei mezzi a due ruote, situate rispettivamente vicino alla porta dell’orologio, la prima, nell’area confinante con il lungolago la seconda. Le aree di sosta saranno dotate di idonee strutture per la sosta delle biciclette realizzati con materiali metallici in modo tale da ridurre al minimo la loro futura manutenzione, infatti saranno trattati con prodotti ad alta resistenza agli agenti atmosferici. PAVIMENTAZIONI La scelta dei materiali è stata fatta nel rispetto delle tradizioni costruttive locali e dei caratteri cromatici del paesaggio lagunare. Il materiale di pavimentazione sarà di quattro tipi: porfido per la aree carrabili, in parte recuperato dallo smontaggio dell’attuale pavimentazione delle aree pedonali; quarzite grigia per le aree pedonali; quarzite rosa per i percorsi ciclo-pedonali e parte degli attraversamenti pedonali; quarzite bianca per i cordoli. Le panchine, gli spartitraffici, i bordi delle aree verdi e le fontane sono in calcestruzzo levigato. Tutte le pavimentazioni sono a raso per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La finitura superficiale dei materiali è ruvida per evitare problemi di sdrucciolamento. VEGETAZIONE La vegetazione è caratterizzata da essenze resistenti al freddo e all’inquinamento, in modo da limitare la manutenzione. Le piante ad alto fusto sono di due tipi: lo spino di giuda e il trachycarpus fortunei. La prima è contraddistinto da una chioma vaporosa e leggera con rami giovani, lucidi, dal colore bruno-chiaro. La seconda è la palma, albero che fa già parte della piantumazione esistente sul lungolago. La pianta rampicante usata sul muro a fianco della porta è la rosa cocktail, rampicante dal fogliame grossolano, verde intenso ossidato, lucido, in genere molto sana e resistente all’incuria. Il colore è la vera specialità: il bocciolo è arancio-vermiglio, poi il fiore si apre ed è rosso con il centro giallo. L’arbusto utilizzato per delimitare le aree riservate ai dehors è il ligustro, uno dei generi di piante ornamentali più utilizzati, soprattutto come siepe. E’ sempreverde di colore verde scuro lucido e può raggiungere un’altezza di 4 m. Le altre piante ornamentali usate nelle aiuole sono la lavanda e la ginestra. La prima è perenne, sempreverde, originaria del mediterraneo con foglie argentee molto profumate, strette e allungate. La seconda è fiorifera a foglie caduche, raggiunge i 2-3 m di altezza e ha chioma molto ramificata con foglie color verde scuro; i fiori sono di color giallo oro, profumati. ILLUMINAZIONE La proposta progettuale si pone come obiettivi principali: -una resa cromatica adeguata ai materiali ed al colore delle superfici da illuminare; -il contenimento del flusso luminoso sulla sagoma dell’oggetto da illuminare, evitando fenomeni di abbagliamento e di inquinamento luminoso. Le sorgenti luminose previste nel progetto di riqualificazione della piazza sono di due tipi: illuminazione diretta su palo e illuminazione indiretta da panchina. Il palo è costituito da un profilo metallico a sezione circolare con diametro di circa 80 mm con idoneo supporto di ancoraggio. Il corpo illuminante con superficie trasparente opaca permette un’illuminazione diretta a 360° con raggio d’azione di 2,5 m circa con resa cromatica idonea a non alterare la percezione dei colori. Si prevede di utilizzare lampade a basso consumo energetico. Il corpo illumuminante presente sul lembo inferiore della seduta d’arredo è costituito da lampade a basso comsumo energetico quali LED in quanto non necessita di grandi potenze luminose per garantire un’illuminazione indiretta necessaria all’individuazione della seduta stessa nelle ore notturne.
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    INQUADRAMENTO Salò è al centro di un bel golfo ai piedi del monte S. Bartolomeo (m. 568), ed considerata la “capitale” dell’Alto Garda bresciano. Il centro storico di Salò, è un fitta rete di strade, vicoli e piazzette con dimore signorili, eleganti negozi, numerosi ristoranti e molti alberghi, anche di ottimo livello. Le frazioni del Comune di Salò (Barbarano, Campoverde, Cunettone, Renzano, San Bartolomeo, Serniga e Villa) offrono tantissimi motivi per gite e passeggiate. La posizione...

    Project details
    • Year 2013
    • Client Comune di Salò
    • Cost 1,9 milioni
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Urban Furniture
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