Parcheggio in località Longea. Moena

Moena / Italy / 2013

4
4 Love 1,995 Visits Published
La progettazione di un’autorimessa potrebbe apparire una tematica prettamente tecnica, in realtà proprio la spiccata valenza funzionalistica di una struttura di questo tipo deve essere controbilanciata da un’attenta analisi degli aspetti formali volti all’inserimento dell’opera stessa nel suo contesto di riferimento. Il sito indicato per la costruzione dell’autorimessa in area Longea si presenta come un’ansa delimitata dal percorso della strada Cernadoi e dal torrente Avisio. La prima scelta è stata quella di rettilineizzare l’ansa con una linea che di fatto suddividesse l’area in due parti: una a monte, verso la montagna e una a valle, verso il torrente. Questa linea diventerà di fatto elemento fondante dell’intero progetto ed elemento ordinatore di tutto l’intervento. Tale elemento di delimitazione infatti, non è un semplice parapetto poiché definisce il percorso ciclabile; al tempo stesso crea un forte segno fisico di divisione che separa la piazza dall’adiacente edificio sostenendo gli elementi di connessione della facciata in legno proteggendo lo spazio pubblico. Le funzioni principali del progetto sono 3: 1.Il Parco che determinerà una riqualificazione naturalistica dell’area al fine di un suo nuovo utilizzo ricreativo e sportivo così da conferire una nuova identità ad un luogo che si trova al momento degradato. 2. Il Parcheggio rappresenta il principale elemento funzionale di tutto l’intervento ed è stato dimensionato in modo da ospitare n. 256 posti auto. In caso di necessità si potrà aumentare la capienza fino a un massimo di 378. 3.Il Luogo Pubblico identificato nella piazza che diventa un vero e proprio luogo di ritrovo e raccolta per tutti coloro che arrivando a Moena lasciano l’auto per muoversi con mezzi di trasporto alternativi. Tale spazio è costituito da una grande piazza pedonale divisa in più livelli; si tratta di uno spazio protetto sul quale si sviluppa il percorso pedonale/ciclabile e su cui si affacciano i corpi scala dell’autorimessa, la caffetteria e il bike sharing ANALISI DEI FLUSSI Lo studio effettuato sulla viabilità parte ad una scala territoriale mettendo in evidenza, in un’ottica di limitazione del traffico veicolare nel centro di Moena, l’attuale criticità nella gestione dei flussi. A seguito di tali considerazioni si è scelto di introdurre un senso unico di marcia in uscita dal paese. Questo permetterà di dedicare una parte della sezione stradale a traffico pedonale/ciclabile in modo da far fronte alla richiesta dell’amministrazione circa la realizzazione di passerelle pedonali accanto ai due ponti esistenti. In alternativa si propone la realizzazione di un’unica passerella ciclo pedonale che permetterebbe di collegare direttamente il parcheggio con il centro cittadino lungo un tracciato al riparo dal traffico veicolare. In tutto l’iter progettuale è stata rivolta particolare attenzione a pericolosità dovute all’incrocio dei tre flussi carrabile, pedonale, ciclabile. IL PROGETTO La struttura dell’Autorimessa è di tipo tradizionale; si prevedono muri di contenimento in berlinesi. I solai contro terra saranno realizzati attraverso una soletta armata, uno strato di sottofondo ed una pavimentazione in asfalto; la soletta armata sarà sostituita da lastre predalle con alleggerimento in EPS e riempimento in CLS. Il sostegno delle strutture orizzontali verrà garantito da pilastri in cemento armato. Due vani scala dotati di ascensore consentiranno la distribuzione verticale tra tutti i piani del parcheggio, oltre all’accesso alla quota dell’area fluviale. Quella carrabile invece, verrà gestita tramite un sistema di rampe disposte trasversalmente alla struttura. La scelta di realizzare solai sfalsati di mezzo piano facilita la gestione delle rampe che possono essere ricavate nello spessore di due posteggi; così facendo si ottimizza lo spazio e si creano minori difficoltà di manovra. Importanza è stata data all’allestimento degli interni, caratterizzati da uno stile minimale che alterna finiture dai colori brillanti al brutalismo delle strutture in cemento grezzo. Si è posta particolare attenzione anche al sistema di illuminazione interna, distribuita in modo apparentemente casuale attraverso l’uso dei neon, ma molto efficace per far si che le sottili lamelle della facciata, se osservate di notte si smaterializzino rendendo l’edificio simile a una lanterna. Il fronte a lamelle risulta come un elemento mutevole a seconda del punto di vista poiché ha un andamento irregolare che le conferisce un certo grado di tridimensionalità. Allo stesso tempo garantisce la permeabilità alla vista grazie alla tipologia di maglia adottata e la durabilità e mutevolezza nel tempo dovuti all’uso del legno di larice. Il ponte è stato pensato in modo da legarsi in maniera formale all’edificio principale. La sua forma è strettamente legata alla sua funzione; infatti sono stati considerati tre fattori rilevanti. Il primo è quello strutturale selezionato in analogia alle tecniche costruttive dei ponti militari o ferroviari la cui essenzialità permette di avere una struttura resistente e snella allo stesso tempo. Il secondo punto è legato ad elementi tipologici presenti sul territorio trentino rappresentati dai tipici ponti in legno con tetto a capanna. Il terzo punto è di carattere prestazionale e ha suggerito l’integrazione di pannelli fonoassorbenti accoppiati alla struttura portante. Il risultato è un elemento architettonico snello integrato e rispettoso dell’ambiente. Nello spazio della piazza sono previste aree verdi coltivate a prato inserite in terrazzamenti che sfruttando le pendenze diventando sedute. I gradoni presenti sulla parte centrale della piazza assolvono a diversi scopi, sono funzionali al percorso pedonale consentendo il superamento del dislivello, rappresentano un luogo di sosta dove è possibile sedersi al sole montano; e mimetizzano al loro interno le griglie di areazione del parcheggio sottostante. La pavimentazione è studiata in base alle diverse funzioni: una tipologia cementizia a pietra locale per i percorsi di transito pedonale, mentre una ampia pedana in legno ricopre la restante parte pavimentata delimitando una zona dedicata alla sosta. La pavimentazione lignea nasconde un sistema di raccolta dell’acqua piovana riutilizzabile per l’irrigazione, per l’impianto di spegnimento incendi e per gli scarichi dei servizi igienici. I SERVIZI L’edificio del parcheggio funziona come punto di scambio intermodale. Pertanto al suo interno deve prevedere la possibilità di ospitare sistemi di trasporto alternativi. Un’area dedicata al bike sharing è posizionata a diretto contatto con la pista ciclo/pedonale nel punto di quota più basso. Un intero piano dell’edificio è potenzialmente utilizzabile come stazione e deposito del people mover. Nello spazio pubblico è collocato un piccolo spazio commerciale all’interno del quale è possibile pagare il ticket del parcheggio, accedere ai servizi igienici e all’area della caffetteria. Un rivestimento in legno ne riprendere l’idea di rifugio tra le montagne. Nell’ottica di riqualificazione dell’area naturale che si trova a ridosso del fiume, si è pensato di allestire una parete di arrampicata sportiva. Questa rappresenta un simbolo per l’intero progetto e serve a fornire un campo scuola dove è possibile allenarsi per affrontare le montagne. Tale elemento potrebbe inoltre rivelarsi un valore aggiunto per la gestione economica dell’edificio. CONCLUSIONI Le scelte progettuali adottate hanno seguito la logica dell’adattabilità di una struttura a carattere fortemente razionale in un ambito paesaggistico di grande impatto. Ciò è stato possibile ricercando negli elementi “soglia” quali l’andamento stradale, il limite fluviale e le direttrici, gli spunti meta progettuali. Il risultato è quello di un’area che ha come elementi caratterizzanti l’edificio del parcheggio e la struttura del ponte, ma che in realtà mette in relazione tutti gli aspetti propri dell’area e della stessa città di Moena. Proprio in quest’ottica si è cercato di introdurre nel progetto una serie di relazioni fra l’area in questione e la città di Moena tramite l’introduzione di uno spazio pubblico: la piazza. Quest’ultima è considerata il vero cuore dell’intervento e rappresenta un luogo piacevole, protetto e sicuro dove le auto sono nascoste alla vista e al rumore, in modo da porre il visitatore e il turista nella condizione giusta per prepararsi a godere delle bellezze paesaggistiche e ricreative che la città offre.
4 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    La progettazione di un’autorimessa potrebbe apparire una tematica prettamente tecnica, in realtà proprio la spiccata valenza funzionalistica di una struttura di questo tipo deve essere controbilanciata da un’attenta analisi degli aspetti formali volti all’inserimento dell’opera stessa nel suo contesto di riferimento. Il sito indicato per la costruzione dell’autorimessa in area Longea si presenta come un’ansa delimitata dal percorso della strada Cernadoi e dal torrente Avisio. La prima scelta è...

    Project details
    • Year 2013
    • Main structure Mixed structure
    • Client Comune di Moena
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Bridges and Roads / Parking facilities / Bridges and Walkways / Cycle Paths
    Archilovers On Instagram
    Lovers 4 users