Progetto di recupero ambientale di una cava di calcarenite adibita a struttura ricettiva | ROSARIO CUSENZA

Il paesaggio dell'isola di Favignana è caratterizzato da una moltitudine di spazi ipogei, vecchie cave a fossa ed a galleria un tempo utilizzate per l'escavazione della calcarenite. Il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura alberghiera ipogea attraverso il recupero della più grande cava ( mq. 13000.00 ) di calcarenite di Favignana dismessa negli anni ottanta. Il progetto di albergo ipogeo si è prefissato di non modificare gli spazi escavati di fondo cava ed i grandi muri di calcarenite ( veri e propri monoliti alti anche dodici metri e spessi fino a cinque metri) residuati dell'attività estrattiva che ha avuto inizio nei primi anni del novecento. Gli spazi di fondo cava delimitati dai muri di calcarenite hanno stabilito il dimensionamento e lo sviluppo planimetrico ed altimetrico del complesso ipogeo che si configura secondo una sequenza di volumi separati l'uno dall'altro attraverso tagli verticali che lasciano filtrare la luce negli spazi interni. Una sorta di cretto, una configurazione geometrica incisa nel suolo con leggerezza. L'edificio, come un fossile , riproduce il negativo di una realtà passata, ricostruita attraverso la sua assenza e si ritaglia in forma omotetica sui volumi mancanti riproducendoli nel proprio corpo come archetipi vuoti. Il blocco di tufo faccia vista è l'unico materiale utilizzato per la costruzione degli edifici che, come nella tradizione costruttiva locale, ha permesso di reinterpretare la poetica del " non finito". Il paesaggio dell'isola di Favignana è caratterizzato da una moltitudine di spazi ipogei, vecchie cave a fossa ed a galleria. Il progetto ha previsto la realizzazione di una struttura alberghiera ipogea attraverso il recupero della più grande cava di calcarenite di Favignana prefiggendosi di non modificare gli spazi escavati ed i grandi muri residuati dell'attività estrattiva. Gli spazi di fondo cava delimitati dai muri di calcarenite hanno stabilito il dimensionamento e lo sviluppo planimetrico ed altimetrico del complesso ipogeo che si configura secondo una sequenza di volumi separati l'uno dall'altro attraverso tagli verticali che lasciano filtrare la luce negli spazi interni. Una sorta di cretto, una configurazione geometrica incisa nel suolo con leggerezza.