coppadicuoco.CAFE' | Pierbiagio Bisceglia

Il progetto ha riguardato la ristrutturazione di un’attività commerciale esistente (da lungo tempo) già denominata “Bar Coppa di Cuoco” e ubicata nei locali a piano terra di Corso Matino (asse principale) del Comune di Mattinata, comportando l’intera trasformazione e riqualificazione dei suddetti e dello spazio esterno e adottando, nel contempo, un nuovo logo che riprende il nome, ormai storico, del bar medesimo, ma riutilizzandolo in una diversa e moderna chiave: “coppadicuocoCAFE’ “. Lo spazio interno, inside, avente una superficie lorda di circa mq 120, è stato totalmente riprogettato determinando un gioco volumetrico di pieni e vuoti che si ripercuote sia in pianta sia in alzato. I locali erano provvisti di altezze notevoli (circa 3.80 mt) per cui si è subito ipotizzato di utilizzare e alternare piani orizzontali, verticali ed inclinati sviluppando diverse modalità di abbassamenti, molto accentuati nella zona banco bar e retrobanco. In pianta il bancoservice ha una forma a L, interrompendosi per poi riprendere in corrispondenza della parte terminale destinata ad office per il bed&breakfast. L’interruzione permette l’accesso ai servizi ed alle camere (poste a piano superiore). Tale separazione viene rimarcata dalla disposizione di una parete in legno, non a tutta altezza, provvista di bucature di passaggio e di appoggio. Tutte le pareti sono trattate in modo tale da essere rese funzionali all’attività con l’utilizzo di vuoti, pieni, aggetti, rientranze, cubi, solidi estrusi. Le stesse sono state realizzate con i materiali utilizzati per l’intero involucro interno: legno spazzolato di colore marrone bruciato, lamiera acidata, vetro pellicolato e/o retro verniciato, muratura “lavorata” e cartongesso intonacati. I colori utilizzati sono: marrone bruciato, rosso denso bordeaux, diverse gradazioni degli avano/senape. Il banco bar (sulla parte frontale) è stato realizzato attraverso l’utilizzo di lame e solidi di diverse dimensioni (in legno spazzolato), vetro retrocolorato, elementi verticali in lamiera acidata. La bancalina di servizio è costituita da lastre di vetro retrocolorato rosso bordeaux con sezione a “L”, tale da girarsi verticalmente per circa una decina di centimetri. Al di sotto della stessa si ha un’ampia e continua fascia di legno, che corre per tutta la lunghezza del banco e che, in prossimità degli angoli/spigoli, gira verso il basso. Le restanti parti, separate tra loro da elementi verticali in lamiera acidata, sono costituite sia da zone in cui sono state poste lame orizzontali e sia da zone in cui sono stati giustapposti solidi in legno aventi diverse misure e diversi aggetti, tutti intervallati dal retrostante vetro colorato e illuminato. Tutto il retro banco è stato concepito con la realizzazione di una parete continua, costituita da moduli attrezzati intervallati da zone meno costruite in cui corrono solo elementi di appoggio orizzontale. I moduli attrezzati sono, invece, costituiti da pannelli in legno o in lamiera acidata su cui sono stati incastrati dei cubi in legno, svuotati, con fondo retro illuminato (con diverse gradazioni e colorazioni del rosso). Gli stessi servono per poggiare tutta la bottiglieria diversificata per tipologia (vino, whisky, rum, grappa, etc). Vista la notevole altezza esistente, attraverso l’utilizzo di cartongesso e di elementi in legno, sono stati generati, utilizzando differenti altezze, diversi ambienti all’interno del locale. In particolar modo si è voluto accentuare la zona del banco bar, la più importante e frequentata, attraverso la realizzazione di solidi “appesi” al soffitto, che leggono i moduli del retrobanco, dotati di diverse altezze, inclinazioni e dimensioni, molto aggettanti verso la zona clienti e per tale motivo molto “seducenti”. La parete di fondo del locale, opposta a quella già occupata da una parte banco bar, è stata realizzata come una parete “plastica”, essendo lavorata con vuoti e pieni, riprendendo le muratura portante dell’architettura locale, che venivano in parte svuotate per far posto a spazi di appoggio. È una parete in grado di fornire un’ulteriore suggestione in quanto quinta finale del locale, evidenziata dal forte colore rosso bordeaux, dal rapporto vuoto/pieno, dalla presenza di un ampio scavo delimitato da contorni inclinati all’interno del quale è stato posizionato un grande schermo video. Particolare attenzione è stata data alla scelta del materiale per la pavimentazione. Attraverso anche la collaborazione con il personale del “Gelsomino Home”, si è deciso di utilizzare un grande formato (60x60) rettificato e la scelta è ricaduta su “Workshop” della Mirage (vs 01 - coffee/marrone bruciato). Posato con elementi in catena a 1/3 circa della larghezza di ciascun elemento. All’esterno, outside, è stato progettato un dehors, realizzato come una struttura leggera poggiante su di una pedana in ferro esistente, costituente una zona d’ombra per la clientela che vuole degustare all’esterno. Sono stati utilizzati elementi principali (pilastri, travi e arcarecci) in legno spazzolato e tirato con colore bianco a poro aperto ed elementi secondari come lame in legno tipo brise soleil, lasciati con la loro colorazione naturale. Riproponendo il gioco interno dei volumi aggettanti, la struttura in legno è stata pensata a quattro campate, provviste di altezze diverse alternate tra loro. Al di sopra di ogni campata sono stati collocati dei teli color rosso bordeaux. Tra ogni pilastro si hanno dei brise soleil realizzati con lame di legno che si incrociano e si giuntano con aste filettate e dadi in acciaio. La pedana sottostante è stata disegnata con lame in ferro poste in orizzontale e che s’intersecano tra loro, come le lame in legno sovrastanti.