Progetto di demolizione e ricostruzione con ampliamento di un fabbricato residenziale | Nicola Preti

Abbiamo iniziato a immaginare Casa Bonino come una proposta di ricostruzione sostenibile, partendo dalla situazione attuale dell'edificio, caratterizzato da un alta dispersione energetica, scarsa qualità estetica, illuminazione artificiale e rigidità d'uso arrivando alla soluzione innovativa: edificio a energia quasi zero, libertà d'uso degli spazi, illuminazione naturale, alta qualità dei materiali e basso costo di costruzione. Temi di progetto: 1) Comunità e "fattore umano": la casa è adattabile per chi ci abita quindi può essere modificata con poca spesa in base ai bisogni. La casa può diventare anche spazio per lavorare con zone apribili al pubblico. 2) Energia: edificio passivo 3) Materiali e tecnologia: prefabbricazione e massa termica per le strutture, materiali naturali per le finiture. 4) Verde: il tetto verde riportare le superfici di copertura a essere permeabili e capaci di produrre piante. Inoltre, aumenta la qualità dell'aria grazie all'aumento di superficie di verde. Infine permette di coltivare il proprio cibo localmente. 5) Rifiuti: eliminare l'idea di rifiuto attraverso lo studio dei materiali edilizi per la produzione di rifiuti minimi al termine del ciclo di vita della casa. Trattamento delle acque in uscita per reintrodurle nel sistema. 6) ICT: la casa è una macchina che deve essere monitorata, per questo produce continuamente dati, controllabili attraverso un sistema di domotica. Il funzionamento dei sistemi della casa verrà condiviso con gli abitanti per diffondere le buone pratiche di comportamento energetico, attraverso app e giochi di competizione fra gli abitanti. Attraverso il mappaggio del territorio circostante questo progetto pilota potrà essere replicato in aree simili, abbassando i costi di produzione. 7) Nuove capacità edili: il cantiere è aperto, nei limiti della sicurezza, per fare in modo che le aziende locali possano sperimentare la tecnica della prefabbricazione