Concorso Chiesa di Santa Maria del Carmine | Michele Tuti

Concorso nazionale di idee Santa Maria la Carità / Italy / 2014

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Tema del concorso è la progettazione di un nuovo complesso parrocchiale per la Parrocchia di Santa Maria del Carmine in Petraro di Santa Maria La Carità. In particolare è richiesta l'ideazione di spazi idonei per la chiesa, la casa canonica e i locali di ministero pastorale. Il sito in cui troveranno ubicazione tali opere si presenta in posizione defilata rispetto al centro dell'abitato di Petraro, ma in posizione altimetrica dominante, sebbene l'infelice contesto in cui esso è inserito. Insiste infatti su un terreno a ridosso di una centralina elettrica, la quale caratterizza suo malgrado il paesaggio dell'abitato anche grazie alle linee di elettrodotto che vi si dipanano. L'elemento del contesto, così come le esigue dimensioni del lotto a disposizione, fungono da perno sul quale sviluppare l'idea compositiva della chiesa: luogo speciale, in cui l'aspetto terreno delle nostre vite si intreccia con l'aspetto ultraterreno e spirituale; il luogo speciale che risponde non a esigenze temporanee dettate da stilemi o correnti artistiche ma che, al contrario, possiede un elemento di culto che non muta e non deve mutare al cambiare dei tempi e delle epoche. Il tema compositivo della chiesa è posto come “incontro” tra terreno e ultraterreno, o meglio tra spazio dedicato alla vita di tutti i giorni e spazio disegnato dall'ultraterreno che prende forma attraverso rigide regole geometriche e proporzioni matematiche. Lo spazio della chiesa, quindi, prende forma nel lotto prostrato verso levante (seguendo l'antica usanza dei costruttori di aule sacre), per poi svilupparsi seguendo una modularità precisa basata sulla pianta quadrata dell'aula liturgica, avente 17 metri di lato. Sul quadrato dello spazio celebrativo si sospende, quasi magicamente, la struttura della copertura e delle pareti perimetrali le quali non arrivano al proprio saldo appoggio a terra, ma vengono sostenute da 4 travi parete in calcestruzzo che ne portano i sostegni al di fuori del sedime sacro. Lo schema è percepito chiaramente dall'esterno della chiesa ma all'interno perde significato e l'ambiente sembra creato dalla sospensione degli elementi perimetrali e di copertura sullo spazio dell'aula che, in prossimità dell'attacco a terra, è delineato da una vetrata strutturale continua. È questo l'elemento su cui si gioca la creazione di uno spazio sacro ma che necessita di ulteriori elementi compositivi che ne sottolineino la predominanza: la zona presbiteriale diviene una parte modesta dell'aula ma, nel complesso, appartenente sempre alla nostra sfera terrena, la cui simbologia è trasportata dall'uso del travertino massiccio. L'ultraterreno è rappresentato dal legno di quercia: esso rappresenta la croce, la natura di Dio, il calore della fede e nel contempo la sua fermezza e ieraticità. Tutto ciò che è dato da Dio, diventa simbologicamente legno. Sulla parete “sospesa” sopra la zona del presbiterio un Cristo senza crocefisso attrae la prospettiva di chi entra dall'ingresso posto agli antipodi di esso: il legno delle pareti, che abbraccia lo spazio sacro, diviene la sua Croce. Nelle pareti sospese una serie di 5 linee, come cornici in leggerissimo rilievo, rappresentano l'esattezza e l'onnipresenza di Dio onnipotente. Il quadrato sacro possiede 4 angoli, che divengono i 4 momenti in cui la vita religiosa si dipana: l'eucarestia (custodia eucaristica), il battesimo (battistero), la penitenza (confessionale) e il simbolo parrocchiale (la Madonna del Monte Carmelo); la vita della comunità ruota attorno a questi quattro capisaldi della chiesa. Estrema semplicità per gli altri arredi sacri: travertino, scolpito e disegnato secondo le rigide proporzioni geometriche che fanno riferimento al quadrato di 17 moduli usato per la pianta; niente sfarzi, niente preziosità: è lo spazio a divenire l'elemento prezioso. Lo spazio dell'aula sacra è ben distinto dal resto delle opere parrocchiali, ma il suo percorso processionale parte da esse e incontra, subito dopo la porta di ingresso, la presenza speculare della cappella feriale (concepita come sala di piccole dimensioni per la preghiera in comunità ristretta, illuminata da un lucernaio simbolo di luce divina) e dei locali adibiti a sacrestia: la sacrestia posta quindi all'inizio del percorso di processione, atta ad accogliere i fedeli e a distinguersi dal sacro sedime della chiesa. Sovrastate l'ingresso dell'aula liturgica si pone l'importante elemento del campanile, alto 32 metri, che prende forma dalle linee semplici dei locali sacrestia e cappella. Esso è l'elemento che rende riconoscibile nel paesaggio la presenza della comunità cristiana: costituito da due setti in calcestruzzo, distanziati da una falsa parete di piccole “velette” in calcestruzzo, sostiene tre campane e in sommità una croce in acciaio inox. I setti sono scavati, in corrispondenza della cella, con aperture che disegnano due croci speculari. Le opere parrocchiali, così come la chiesa, creano uno spazio di sagrato che prende la forma di un cortile, antistante l'inizio del percorso processionale: esso è proprio l'inizio di tale percorso. Il cortile diventa anche simbolo del raccoglimento della comunità, adatto alle celebrazioni all'aperto. A nord del cortile trovano posto i locali adibiti a canonica, a est gli spazi della chiesa, a sud gli spazi di ministero pastorale (su due livelli) e a ovest la grande sala polifunzionale che accoglie il fedele all'ingresso del cortile. Fatta eccezione per il lato posto a sud, tutti i versanti del complesso sono circondati da spazi verdi e auspicabilmente piantumati con ulivi. L'incombenza degli indici urbanistici avrebbe ordinato una ben più ampia superficie da destinarsi a parcheggio ma, vista la vicinanza di un'area comunale che auspicabilmente sarà destinata a questa funzione, visto la carenza di una viabilità di comoda fruizione e considerando la tendenza futura ad un auspicabile minore impiego di mezzi automobilistici, sono previsti un numero minimo di parcheggi in servizio alle opere parrocchiali, derogando quindi le prescrizioni urbanistiche. L'aspetto esterno, così come i materiali impiegati, denotano una estrema semplicità, poiché tale deve essere lo svilupparsi di una moderna architettura sacra. Il calcestruzzo ordinario della struttura sospesa della chiesa sarà intonacato con intonaci a base di cementi autopulenti, al fine di garantire una immutabilità estetica nel tempo. Le restanti strutture delle opere parrocchiali e della canonica saranno in muratura semplice intonacata, e le strutture de solai in laterocemento. I manti di copertura di tutti i fabbricati si prevedono in alluminio, adeguatamente isolati termicamente. L'aspetto dell'isolamento termico diviene di primaria importanza, così come gli aspetti tecnologici per il riscaldamento dei locali: nell'ottica della sostenibilità si prevede di utilizzare l'energia geotermica scambiata tramite pompa di calore per il riscaldamento dei locali e dell'acqua, nonché corpi radianti a bassa temperatura inseriti nei pacchetti di pavimentazione. I materiali di finitura, esterni e interni, saranno all'insegna della semplicità e si farà largo utilizzo del blocco di calcestruzzo per le pavimentazioni esterne e del legno per quelle interne. L'elemento innovativo sarà costituito dalla vetrata continua strutturale dell'aula sacra, la cui realizzazione delicata potrà trovare studio accurato in una fase progettuale successiva all'attuale. Le minime opere d'arte previste e descritte in questa tavola, serviranno da “segno” più che da sfarzo estetico o prezioso.
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    Tema del concorso è la progettazione di un nuovo complesso parrocchiale per la Parrocchia di Santa Maria del Carmine in Petraro di Santa Maria La Carità. In particolare è richiesta l'ideazione di spazi idonei per la chiesa, la casa canonica e i locali di ministero pastorale. Il sito in cui troveranno ubicazione tali opere si presenta in posizione defilata rispetto al centro dell'abitato di Petraro, ma in posizione altimetrica dominante, sebbene l'infelice contesto in cui esso è inserito....

    Project details
    • Year 2014
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client Parrocchia di Santa Maria del Carmine
    • Status Competition works
    • Type Churches
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