BLENDING HOUSE | EMMA PETRILIGGIERI

“La purezza dello spazio è un invito a contemplare le viste e l’architettura è il tramite che permette questo tipo di meditazione.” Come afferma il giapponese Tadao Ando nella citazione sopra riportata, l’architettura è un mezzo che permette all’uomo di interagire con la natura, di viverla e di osservarla costantemente. É semplicemente un tramite che non deve mai imporsi sul sito che la ospita ma vi si deve integrare con rispetto. Blending House è una struttura abitativa il cui scopo è quello di rispettare il più possibile questi principi. Situata nella punta più a sud della Sicilia, si mescola perfettamente con il verde della campagna distante meno di un chilometro dal mare, precisamente dalla spiaggia di Sampieri nella provincia di Ragusa. Il territorio gode di un clima prettamente mediterraneo caratterizzato da brevi inverni mediamente freddi e umidi (della durata di tre mesi circa) alternati a estati torride e calde; la zona è spesso esposta a venti medio forti e scarse piogge. Inoltre la fertilità del terreno e il clima mite permettono di godere di una vegetazione notevolmente ricca caratterizzata da alberi di carrubbo, di ulivo e di agrumi oltre che dagli innumerevoli tipi di fiori. In questo caso è come se il luogo avesse condizionato l’uso dei materiali e della forma scelti per la struttura. L’obiettivo principale di questo progetto è di intaccare il meno possibile il territorio naturale e piuttosto far sì che la struttura diventi parte integrante di esso stesso senza disturbarlo con forme tropo rigorose e imponenti né con colori contrastanti con l’ambiente naturale. Infatti proprio per questi motivi sono stati scelti una forma e dei materiali mirati essenzialmente a rispettare tali principi: per l’appunto l’architettura possiede un ridotto numero di angoli, elementi che renderebbero spigolosa e dissonante la struttura all’interno del contesto naturale; difatti si è pensato ad una semplicissima forma a U, che riflette un carattere minimalista ed essenziale, come un segno tracciato in un unico gesto senza che la mano si stacchi dal foglio. Sollevata 80 cm da terra attraverso dei resistenti supporti di metallo, entra maggiormente in contatto con gli alberi e l’atmosfera naturale, diviene un elemento che abbraccia il paesaggio circostante e vi si amalgama armonicamente esprimendo leggerezza e mimetizzazione con la natura attorno, quasi da non notarsi neanche. Il concetto base di questo progetto è di intaccare il meno possibile il sito che ospita la struttura; in un certo senso deve essere quest’ultima a dover ade- guarsi al luogo che la ospita e non viceversa. Per raggiungere questo risulta- to di totale mimesi si è utilizzato come materiale principale il vetro riflettente apposito per le vetrate esterne degli edifici; ciò permette dall’interno di godere della vista che circonda l’edificio e garantisce un’efficiente luminosità nei vari ambienti, ma allo stesso tempo mantiene la privacy dall’esterno, grazie alla doppia proprietà del materiale. L’esposizione è a sud, le due estremità, nonché le due camere da letto, sono rivolte verso il mare in modo tale da godere di un panorama suggestivo dall’interno della zona notte. La vista gioca un ruolo quasi più importante degli interni in sè, i quali sono caratterizzati da un essenziale e ridotto numero di materiali (che dona omogeneità e continuità allo spazio circoscritto) di cui fanno parte: la resina grigia per i pavimenti e i rivestimenti delle pareti interne, il vetro riflet- tente solo dall’esterno che permette di ricevere un’elevata illuminazione all’interno dell’intera casa in quanto i raggi solari penetrano da ogni lato; il soffitto è tinteggiato in stucco bianco per favorire la luminosità degli interni. Per quanto riguarda gli arredi, maggior parte di essi sono stati appositamente disegnati in maniera conforme alla struttura (ad eccezione del tavolo della cucina di Stefan Westmeyer e l’arredo bagno per Bisazza disegnato dal designer giapponese Nendo) e sono caratterizzati da una nota minima- lista di notevole essenzialità; anche attraverso gli arredi si è cercata una continuità tra un interno e l’altro tradotta sempre con l’utilizzo dei materiali e del colore: legno rovere utilizzato sia nelle camere da letto che nei bagni, in cucina e nella zona giorno; il corian bianco che accostato ad un legno chiaro come il rovere presta all’ambiente un tono di pulizia e armonia, rendendolo comunque un luogo caldo e accogliente. Infine giocano un ruolo interessante quegli accenni di blu scuro che rimandano al colore del mare sul quale si affaccia la struttura. La casa è abitabile sia d’estate che d’inverno e, nonostante quella di Ragusa sia in una delle province più calde d’Italia, l’inverno è comunque piuttosto freddo, anche se dura per un breve periodo; dunque è stato installato il riscaldamento a pavimento attraverso un sistema a pannelli radianti che fa si che il calore emanato da terra, salga verso l’alto garantendo un riscaldamento efficiente ed omogeneo di tutto l’ambiente; invece per godere di un’atmosfera più particolare si può usufruire del moderno camino posizionato verticalmente al centro del soggiorno. Infine al calar del sole l’intera struttura mantiene i colori caldi dati dalla luce soffusa che viene emanata da un percorso di LED installato sia nel pavimento che nel soffitto che segue tutto il perimetro dell’abitazione.