Rigenerazione Urbana Sostenibile | Luigi Baffa

Gioia Tauro, centro abitato a nord del comprensorio reggino, precisamente situato nel territorio della Piana, è una delle realtà insediative presenti lungo la costa tirrenica calabrese, collegato agli altri centri costieri tramite la SS 18 e l’autostrada A3. Il territorio di Gioia tauro, distante 55 Km da Reggio Calabria, è compreso tra il torrente Budello (a nord) e la fiumara Petrace (a sud). Come la maggior parte dei centri calabresi, anche Gioia tauro, si sviluppa vicino a tre assi: la linea di costa, la linea ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria e la SS 18. L‘area si avvale di uno straordinario scenario paesaggistico. Presenta una conformazione prevalentemente pianeggiante, condizione che ha favorito il proliferare di attività agricole, che risultano al momento inespresse a causa dell’ipertrofia che ha investito il territorio nell’ultimo decennio. Inoltre l’area è predisposta al fiorire di strutture atte a favorire lo sviluppo turistico- ricettivo. Forza motrice dell’intera piana di Gioia Tauro, è il Porto di gioia Tauro. Progettato negli anni’70 come porto siderurgico italiano (V Centro) che, a causa della nota crisi del settore manifestatasi negli anni’80, non fu mai realizzato, lo scalo è stato quindi riconvertito da polo industriale a polifunzionale. La posizione geografica baricentrica nel Mediterraneo, la qualità e la dimensione delle strutture portuali, ha trasformato Gioia Tauro nel principale Terminal del Mediterraneo per il transhipment nel trasporto container. Protagonista di questo scenario è l’ambiente, uno dei più delicati e fragili della costa, compromesso nella sua integrità ecologica e indebolita nel rapporto tra il sistema costiero e l’entroterra. La volontà di riqualificare e conferire all’area di progetto una vocazione turistica, nasce dal presupposto di creare nuovi scenari di sviluppo per l’entroterra della Piana di Gioia tauro, “ Una porta sul mediterraneo” che diviene il trampolino di lancio di un territorio che presenta potenzialità inespresse e caratteristiche geologiche, storico-paesaggistiche e culturali degne di rilievo. L’area di interesse, comprende la prima e la seconda area industriale del Porto di Gioia Tauro “aree ASI”, collocate nel retro porto e poste a cavallo di una scarpata naturale “ antica Falesia”, contraddistinta da un andamento sub-parallelo all'attuale linea di costa e dal forte carattere di continuità spaziale, che diviene l’elemento generatore del progetto. Le aree naturalistiche individuate versano in un forte stato di degrado, da valorizzare attraverso un modello di fruizione responsabile. IL progetto si pone come segno riconoscibile a scala territoriale con l’obiettivo di riqualificare il territorio locale sia sul piano architettonico che economico e sociale. Si tratta di una scelta progettuale, adottata seguendo le previsioni degli strumenti urbanistici in atto per permettere allo scalo turistico di avere gli strumenti necessari per essere un porto cruciale atto ad offrire servizi di elevata qualità che vadano dall’assistenza cantieristica al rifornimento, alla ristorazione, alle attività ricettive. La proposta di un progetto , capace di dare risposte ad un territorio che presenta una forte ipertrofia dal punto di vista socio-economico. Inserire il porto turistico nel sistema di porti e approdi turistici con funzioni di “porte d’accesso” al territorio regionale e di nodi privilegiati per la promozione e fruizione di itinerari turistici e dei contesti locali, e la valorizzazione del water front con interventi di riqualificazione degli spazi di integrazione funzionale città-mare ai fini del miglioramento dell’accessibilità e di uso degli spazi.