Riuso centrale idrica a museo civico | Annio Maria Matteini

Centrale Anfossi a Milano Milan / Italy / 2009

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Progetto di riqualificazione complessiva della sede della Centrale Anfossi con restauro conservativo delle facciate e recupero funzionale degli spazi interni destinandoli a spazi culturali ed espositivi di tipo museale sulla storia dell'acquedotto milanese e dell'energia idrica. La centrale Anfossi è entrata in funzione il 20 luglio 1915. 

Ristrutturata nel 1934 e parzialmente rifatta nel 1968. 

L'impianto è dotato di 16 pozzi con elettropompe sommerse che attingono alla falda acquifera sotterranea il cui livello nella zona è di circa 16 metri sotto il livello di campagna; la portata di base di tali pozzi è complessivamente di 540 litri al secondo. 

Una piccola vasca della capacità di 629 metri cubi ha praticamente l'esclusiva funzione di far depositare la sabbia. 

Le due elettropompe principali, che prelevano l'acqua dalla vasca e la inviano in rete, hanno la portata nominale di 200 litri al secondo ciascuna e sono azionate da motori elettrici da 165 kW ciascuno. 

La centrale Anfossi può essere utilizzata sia per sostenere il rifornimento nelle ore di punta, sia come servizio continuo per rispondere alla richiesta di base. L'area di influenza comprende parte del centro-ovest e l'attigua zona Vittoria. 




 Progetto di restauro della Centrale Anfossi di Milano


Destinazione: Civico museo progetto con arch. Matteini


Incarico assolto:


Progettazione preliminare restauro facciate


Ubicata al civico 40 dell’omonima via, la Centrale “Anfossi” costituisce un’importante testimonianza del gusto architettonico prevalente nei primi anni del ‘900 milanese. Entrata in funzione nel 1915, dopo due interventi di ristrutturazione nel 1934 e 1968 e attualmente funzionante approvvigionando la zona urbana semicentrale e sud-est di Milano. L’edificio, a forma rettangolare e di moderata altezza, presenta dei prospetti caratterizzati essenzialmente dai materiali tipici del periodo liberty quali il cotto faccia a vista, il cemento decorativo, l’intonaco ed il ferro battuto.   Architettonicamente le facciate testimoniano quel gusto della decorazione che prevaleva durante il primo novecento e che modulava i prospetti intrecciando sapientemente pochi materiali tra loro. La facciata principale, prospiciente il Parco di Largo Marinai d’Italia, presenta un ricco frontone ornamentale a rilievo, in cui vi è inserito lo stemma del Comune di Milano, in cemento decorativo con elementi aggettanti e a graffito. Le facciate laterali più lunghe risultano scandite regolarmente dall’aggetto delle pilastrature in mattoni a vista e dal disegno composto dalla zoccolatura, dalla vetrata e dall’ intonaco a coronamento superiore. Al mattone faccia a vista viene lasciato il compito di legare architettonicamente l’intero manufatto attraverso la partitura dei pilastri e della zona centrale dei prospetti, denunciando allo stesso tempo anche il materiale portante della struttura dell’edificio. Il paramento esterno “faccia a vista” (cioè senza il rivestimento dello strato protettivo dell’intonaco) è ottenuto dall’accostamento dei classici mattoni da costruzione posati in opera con giunti regolari di malta. Ricordiamoci sempre che una spinta considerevole all’utilizzo dei mattoni pieni come rivestimento o paramento esterno è stata determinata dalla capacità di questi materiali di conservare nel tempo le loro prestazioni fondamentali senza frequenti ed indispensabili interventi di manutenzione e quindi con costi reali del prodotto molto bassi. Le ampie vetrate in ferro battuto coniugano armoniosamente attraverso le loro generose dimensioni verticali, la necessità d’illuminazione naturale interna fondamentale per la precisa destinazione d’uso dell’edificio, con la volontà di alleggerire l’impatto estetico finale che altrimenti si sarebbe prodotto in un corpo di fabbrica così basso .La decorazione è presente in ogni partitura regolare di facciata attraverso l’uso ripetuto e scandito del cotto sui voltini ad arco delle vetrate, con cornici a rilievo sulle parti ad intonaco superiori e sui disegni dei serramenti in ferro battuto.

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Ristrutturata nel 1934 e parzialmente rifatta nel 1968. 

L'impianto è dotato di 16 pozzi con elettropompe sommerse che attingono alla falda...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Metropolitana Milanese
    • Cost €.2.000.000,00
    • Status Unrealised proposals
    • Type multi-purpose civic centres / Industrial facilities / Waterworks/Water Systems / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades / Structural Consolidation / Recovery of industrial buildings / Building Recovery and Renewal
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