Ricostruzione impianto Stadio Ex Filadelfia | Paolo Terramoccia

Turin / Italy / 2012

1
1 Love 1,262 Visits Published
Al fine di poter spiegare correttamente il progetto proposto, vista la complessità del tema in oggetto e dell’intero impianto, dovremo procedere per punti. La premessa si rende comunque necessaria in quanto l’idea di base da cui si è sviluppato il progetto di recupero dello stadio Filadelfia nasce dalla considerazione di voler realizzare un manufatto figlio del proprio tempo, non un falso storico, che si fondi sulle radici storiche ed emotive che permeano il sito e si trasmettono a chiunque ne entri in contatto. Si è deciso di utilizzare pochi materiali significativi: il mattone, il semplice intonaco (bianco e granata), il ferro e il cemento, materiali che caratterizzavano tutto ciò che il tempo e l’incuria ci hanno tolto. L’impianto, esternamente, avrà un aspetto candido, bianchissimo, con un’anima granata nel proprio e profondo interno: infatti sia la tribuna che i corpi di ingresso saranno intonacati con un intonaco di puro colore granata; il tutto, affacciato sul cortile interno. Tutte le parti destinate al pubblico saranno coperte ed accessibili senza la presenza di alcuna barriera architettonica; si è pensato ad un impianto quasi “inglese”, con un’atmosfera intima, familiare, garantita dal contatto ravvicinato tra pubblico, addetti ed atleti, anche se i percorsi distribuitivi specifici risultano nettamente distinti ed identificabili. Passiamo ora ad analizzare il complesso per blocchi funzionali. Il cuore: La Tribuna storica e il Cortile. La tribuna è stata rivisitata sulla base di ciò che fu, per tipologia, posizione e dimensione; inoltre si è deciso di utilizzare il mattone per i grandi pilastri portanti (un tempo ne erano caratterizzati gli sfondati con struttura in cemento a vista) e l’intonaco di colore granata per le parti in muratura intonacate. Nella tribuna, al piano terra, vengono localizzati gli spogliatoi per gli atleti e per i direttori di gara, un’infermeria, vari spazi di deposito e magazzino, la sala stampa e la palestra. E’ inoltre previsto un collegamento diretto, isolato e protetto, tra la zona atleti e la sede della società sportiva, in modo da creare una corsia preferenziale tra dirigenti, atleti e personale interno. In corrispondenza dell’accesso centrale alla tribuna si trovano gli ingressi alla zona degli spogliatoi e, una volta entrati nella struttura, l’accesso al tunnel sotterraneo, che passa sotto la tribuna per sfociare a centrocampo, tra le due panchine. Al primo livello, una volta saliti dalle scale laterali, oltre che da quella centrale, in corrispondenza della quale si trovano anche due ascensori, si accede a quella che era la vera e propria tribuna storica del Filadelfia (con una capacità di 1300 spettatori), caratterizzata da una copertura in travi reticolari bianche in acciaio. Nel retro, verso il cortile, sono stati localizzati spazi di servizio: due punti per il ristoro e i servizi igienici divisi per sesso. Sempre su questo lato, poiché un tempo la tribuna presentava una balconata continua, si è deciso di simularne l’andamento facendo sporgere, per le 10 campate centrali, i muri del piano terra e del piano primo rispetto a quelli delle campate laterali, creando degli affacci verso il cortile centrale della struttura sportiva. Analogamente alla parte degli spogliatoti, nell’angolo verso via Filadelfia, si è realizzato un collegamento diretto ed esclusivo tra la sede e la tribuna storica, nel centro della quale (tra le due panchine per gli atleti) trova posto un palco protetto ed esclusivo per la dirigenza societaria. Il cortile interno, con sviluppo longitudinale, è invece caratterizzato da una pavimentazione in pietra con i parcheggi individuati da strisce di ciottoli, in modo che mantenga l’aspetto di una piazza, di uno spazio di aggregazione, soprattutto in assenza di automobili. L’accesso alla struttura e al cortile medesimo può avvenire da due fronti contrapposti: uno da via Filadelfia, con accesso alla sede societaria ed al museo; uno da via Spano, con accesso alla foresteria e alle sedi delle associazioni legate al Torino e al Filadelfia. Lungo l’asse del cortile trovano spazio i parcheggi sia per le autovetture (40) sia per gli autobus (2) e i percorsi pedonali protetti sia lungo il campo 2 sia lungo il lato della tribuna. Al fine di valorizzare ulteriormente l’ingombro e l’architettura della tribuna storica dello stadio si è deciso di collegarla / separarla dai corpi laterali dell’impianto con la prosecuzione della struttura di copertura spogliata di ogni rivestimento opaco e di coprirla semplicemente con del vetro, lasciando degli immensi spazi a tripla altezza che ne esaltino l’imponenza e il ricordo storico. Il campo degli immortali. Il campo principale, posto nella medesima posizione di quello che vide le gesta della squadra più grande di tutti i tempi, è circondato dalle gradinate con 2280 posti a sedere, che completano la capienza dell’intero impianto (3580 spettatori). L’accesso al pubblico avviene da via Filadelfia e da via Spano, in corrispondenza dei quali trovano posto i servizi igienici e i locali di servizio e di primo soccorso, oltre che gli accessi per eventuali mezzi di soccorso o intervento all’interno dell’impianto, e da via G. Bruno, in corrispondenza degli spazi commerciali. L’accesso agli spogliatoi avviene mediante il ripristino del sottopassaggio che verrà posto tra le due panchine a cavallo del centrocampo. Qui, per accentuare ancora di più il senso di familiarità e di contatto tra tifosi ed atleti, si è deciso di inserire le panchine tra la tribuna e le gradinate, in modo da poter creare un’interazione diretta tra gli appassionati granata ed i loro beniamini. L’accesso da via Filadelfia: La sede del Torino Calcio e il Museo. L’accesso da via Filadelfia è quello principale per entrare nella struttura sportiva in oggetto ed è per questo motivo che vi trovano posto la sede societaria e il museo dedicato alla storia del Torino Calcio, conformati come un edificio a ponte che incarni la funzione di porta di accesso. L’accesso al museo avviene in adiacenza alla colonna storica attualmente presente in sito, da recuperare e ricollocare nella medesima posizione, mediante un posto di guardiania al piano terra con la funzione anche di regolamentare l’accesso dall’esterno all’interno dell’impianto e viceversa; da qui si accede, mediante una scalinata ed un ascensore, al primo piano, dove un grande atrio introduce in un salone per eventi, presentazioni e conferenze stampa (collegato direttamente con la sede al piano degli uffici dirigenziali); proseguendo il percorso, si giunge al secondo ed ultimo piano, dove l’intero livello è dedicato esclusivamente al museo della storia granata. La sede si trova in proiezione rispetto alla tribuna storica e sarà composta, al piano terra, dagli uffici del personale, nonché dalla segreteria e da locali di archivio e servizio, mentre al primo piano avremo, come esposto nelle righe precedenti, gli uffici dirigenziali e l’ufficio presidenziale, collocato nell’angolo che guarda il campo storico e caratterizzato da una immensa vetrata ad angolo, che consentirà al presidente ed ai suoi ospiti di assistere agli allenamenti e agli eventi senza recarsi forzatamente in tribuna. L’accesso da via Spano: La Foresteria e le Associazioni. L’accesso da via Spano avrà la funzione di ingresso secondario da cui si potrà accedere con automobili e autobus al cortile interno. Da qui, passando per una reception (collegata direttamente anche con la via pubblica) si potrà accedere sia alla foresteria, posta al primo piano, sia al grande locale di ristoro e bar (con relativi servizi igienici) sia al campo 2 riservato alle squadre giovanili. Il campo 2 disporrà inoltre di propri e indipendenti locali spogliatoio per gli atleti (4), per i direttori di gara (2), di un locale infermeria e di due locali di servizio da adibire a magazzino e locale tecnologico. Come anticipato, al primo piano, troveranno posto le 12 stanze della foresteria, attrezzate ognuna con il proprio bagno e due letti singoli per un totale di 24 posti letto, eventualmente attrezzabili con letti a castello in modo da raddoppiarne la capienza. Nella parte in corrispondenza dei collegamenti verticali verranno inoltre localizzati degli spazi destinati al personale, che si svilupperanno su due piani. Analogamente al blocco d’ingresso su via Filadelfia, in proiezione con la tribuna storica, verrà localizzato il blocco destinato alla sede della Fondazione Filadelfia, nonché alle sedi delle varie associazioni legate al Torino. Il tutto si svilupperà su tre piani fuori terra, con accesso diretto da via Spano. Lo spazio commerciale su via Giordano Bruno. Lungo via G. Bruno verrà collocato, come espressamente richiesto nel bando, uno spazio destinato ad attività commerciali per un totale di 4.000 mq. distribuiti su due livelli fuori terra di 2.000 mq. ciascuno. L’accesso agli spazi commerciali potrà avvenire in diversi modi, o centralmente (punto da cui si può anche accedere allo stadio) o lateralmente nei corpi vetrati posti agli estremi, da cui si intravede anche l’interno dell’impianto sportivo cui sono subordinati. Nell’angolo in corrispondenza dell’incrocio tra via G. Bruno e via Spano, viene inoltre localizzato l’accesso al parcheggio interrato, che corre lungo tutta la proiezione dello spazio commerciale a cui si potrà accedere tramite due imponenti scalinate ed ascensori posti alle estremità del centro commerciale. Al piano primo, il centro si svilupperà unitariamente e senza interruzioni, grazie ad una galleria pubblica su cui potranno affacciarsi varie tipologie di negozi, che avranno anche un patio centrale che offrirà ulteriore luminosità al centro stesso. Infine, si vuole ancora sottolineare come l’intento fondamentale sia stato quello di creare una struttura intima, che renda più diretto il contatto tra tifosi, atleti e dirigenti di un mondo che suscita l’impressione di volersi isolare, separare dal pubblico per concedersi un’importanza maggiore. Andiamo controcorrente: siamo del Toro, avviciniamoci ai nostri atleti, ai nostri ragazzi, conosciamoli e facciamoci riconoscere come gente unica, vera ed amica. Il manufatto in sé è un insieme di volumi semplici, che divengono complessi con la loro sola aggregazione e conformazione, un oggetto senza fronzoli, semplice, candido, con un’anima granata, un cuore pulsante dipinto dai colori del Toro.
1 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Al fine di poter spiegare correttamente il progetto proposto, vista la complessità del tema in oggetto e dell’intero impianto, dovremo procedere per punti. La premessa si rende comunque necessaria in quanto l’idea di base da cui si è sviluppato il progetto di recupero dello stadio Filadelfia nasce dalla considerazione di voler realizzare un manufatto figlio del proprio tempo, non un falso storico, che si fondi sulle radici storiche ed emotive che permeano il sito e si trasmettono a chiunque ne...

    Project details
    • Year 2012
    • Client Fondazione Stadio Filadelfia
    • Status Competition works
    • Type Stadiums
    Archilovers On Instagram
    Lovers 1 users