Loft a Bologna
Da vecchia officina meccanica ad affascinante loft Bologna / Italy / 2013
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Una vecchia officina meccanica in centro a Bologna ritorna ad essere spazio vivo della città. Ampi volumi ripensati per divenire oggi abitazione privata, uno splendido esempio di recupero intelligente di fabbricati industriali dismessi. Per i serramenti di questo loft i giovani architetti Sara Bergami e Luca Bertacchi hanno deciso di utilizzare l’originale Mogs FerroFinestra, mantenendo la naturale finitura grezza dell’acciaio: i profili sono infatti stati semplicemente sottoposti ad una verniciatura trasparente opaca. I ridottissimi ingombri dei telai ricreano lo stile di un tempo e garantiscono massima luminosità agli ambienti, assicurando al contempo eccezionali prestazioni in termini di sicurezza e isolamento termico.
Lo spazio tipico delle officine si presentava come un grande volume voltato, affiancato da un corpo più basso nel quale è stato ricavato un cortile interno a cielo aperto rivestito il legno. E’ stato così possibile aprire al piano terra le due enormi porte-finestre realizzate con il sistema FerroFinestra, che hanno conferito aria e luce a tutta la parte bassa dello spazio.
L’esposizione dell’immobile fa sì che, durante l’inverno, dalle bucature di questa parete esposta a sud la luce entri ad illuminare il soggiorno open space, caratterizzato da una lunga cucina nera in cemento e da un grande tavolo da sarta in legno di fine ‘800. Nei mesi più freddi, quindi, il sole entra nel cuore dell’edificio e scalda l’ambiente, sia dal punto di vista visivo sia termico. Il disegno che gli architetti hanno voluto replicare negli infissi, la divisione tipica delle finestre degli ambienti artigianali, si staglia sul pavimento in cemento industriale creando disegni e ombre che decorano il suolo. In estate, invece, il sole alto non entra all’interno del volume, cosicché gli ambienti restano freschi perché ben isolati dall’intervento di cappotto esterno a cui è stato sottoposto il fabbricato.
Oltre alla grande zona giorno, al piano terra si trovano anche un locale tecnico, un bagno lavanderia, uno studio che si affaccia sul cortile privato e una zona TV più raccolta perché, come la cucina e a differenza del resto dell’ambiente che si caratterizza per il suo doppio volume, trova spazio al di sotto di una parte del piano superiore.
L’immobile infatti si articola anche in un piano soppalco diviso in due zone differenti, una chiusa e riservata, l’altra aperta verso il piano terra ma già predisposta per essere modificata nel principio della massima flessibilità. Le due zone sono unite da una passerella, a cui si accede dalla scala immediatamente a ridosso dell’ingresso dal lato nord. Questo lato è caratterizzato da un grande portone così come prima dell’intervento di ristrutturazione, realizzato sempre con profili FerroFinestra tamponati da lamiere piegate a croce diagonale, anch’esso disegno tipico degli ambienti industriali e per questo riproposto dai progettisti come dettaglio in diversi infissi.
Una volta saliti al piano superiore si può accedere alla parte più riservata del loft dove ritirarsi per la notte, caratterizzata da un ambiente voltato dove l’elemento bagno, più basso rispetto alla volta, funge da divisorio tra le due camere da letto rese ancora più intime da pennellature in legno che scavalcano il volume del bagno. In particolare la stanza matrimoniale si apre verso la zona giorno al piano terra con un’enorme vetrata fissa che si chiude alla vista grazie ad un pannello scorrevole movimentato da un sistema di carrucole, come fosse una scenografia teatrale. Questa scelta è stata fortemente voluta per non perdere il punto di vista più bello di tutto lo spazio e anche per dare respiro alla stanza padronale che domina l’ambiente sottostante.
Anche al piano alto le finestre sono grandi e luminose, sempre realizzate in FerroFinestra e caratterizzate da sistemi di apertura con cariglione e maniglie a T, motivo ricorrente di tutti gli infissi e grande lavoro di personalizzazione da parte dell’azienda realizzatrice su disegno degli architetti.
Lo spazio tipico delle officine si presentava come un grande volume voltato, affiancato da un corpo più basso nel quale è stato ricavato un cortile interno a cielo aperto rivestito il legno. E’ stato così possibile aprire al piano terra le due enormi porte-finestre realizzate con il sistema FerroFinestra, che hanno conferito aria e luce a tutta la parte bassa dello spazio.
L’esposizione dell’immobile fa sì che, durante l’inverno, dalle bucature di questa parete esposta a sud la luce entri ad illuminare il soggiorno open space, caratterizzato da una lunga cucina nera in cemento e da un grande tavolo da sarta in legno di fine ‘800. Nei mesi più freddi, quindi, il sole entra nel cuore dell’edificio e scalda l’ambiente, sia dal punto di vista visivo sia termico. Il disegno che gli architetti hanno voluto replicare negli infissi, la divisione tipica delle finestre degli ambienti artigianali, si staglia sul pavimento in cemento industriale creando disegni e ombre che decorano il suolo. In estate, invece, il sole alto non entra all’interno del volume, cosicché gli ambienti restano freschi perché ben isolati dall’intervento di cappotto esterno a cui è stato sottoposto il fabbricato.
Oltre alla grande zona giorno, al piano terra si trovano anche un locale tecnico, un bagno lavanderia, uno studio che si affaccia sul cortile privato e una zona TV più raccolta perché, come la cucina e a differenza del resto dell’ambiente che si caratterizza per il suo doppio volume, trova spazio al di sotto di una parte del piano superiore.
L’immobile infatti si articola anche in un piano soppalco diviso in due zone differenti, una chiusa e riservata, l’altra aperta verso il piano terra ma già predisposta per essere modificata nel principio della massima flessibilità. Le due zone sono unite da una passerella, a cui si accede dalla scala immediatamente a ridosso dell’ingresso dal lato nord. Questo lato è caratterizzato da un grande portone così come prima dell’intervento di ristrutturazione, realizzato sempre con profili FerroFinestra tamponati da lamiere piegate a croce diagonale, anch’esso disegno tipico degli ambienti industriali e per questo riproposto dai progettisti come dettaglio in diversi infissi.
Una volta saliti al piano superiore si può accedere alla parte più riservata del loft dove ritirarsi per la notte, caratterizzata da un ambiente voltato dove l’elemento bagno, più basso rispetto alla volta, funge da divisorio tra le due camere da letto rese ancora più intime da pennellature in legno che scavalcano il volume del bagno. In particolare la stanza matrimoniale si apre verso la zona giorno al piano terra con un’enorme vetrata fissa che si chiude alla vista grazie ad un pannello scorrevole movimentato da un sistema di carrucole, come fosse una scenografia teatrale. Questa scelta è stata fortemente voluta per non perdere il punto di vista più bello di tutto lo spazio e anche per dare respiro alla stanza padronale che domina l’ambiente sottostante.
Anche al piano alto le finestre sono grandi e luminose, sempre realizzate in FerroFinestra e caratterizzate da sistemi di apertura con cariglione e maniglie a T, motivo ricorrente di tutti gli infissi e grande lavoro di personalizzazione da parte dell’azienda realizzatrice su disegno degli architetti.
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Una vecchia officina meccanica in centro a Bologna ritorna ad essere spazio vivo della città. Ampi volumi ripensati per divenire oggi abitazione privata, uno splendido esempio di recupero intelligente di fabbricati industriali dismessi. Per i serramenti di questo loft i giovani architetti Sara Bergami e Luca Bertacchi hanno deciso di utilizzare l’originale Mogs FerroFinestra, mantenendo la naturale finitura grezza dell’acciaio: i profili sono infatti stati semplicemente sottoposti ad una...
- Year 2013
- Work started in 2013
- Work finished in 2013
- Contractor VAV di Gaetano Venturi & c.
- Status Completed works
- Type Interior Design / Lofts/Penthouses / Recovery of industrial buildings / Building Recovery and Renewal
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