Edificio viale Monte Grappa | Westway Architects

Milan / Italy / 2013

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La facciata a tre fasce orizzontali -bugnato cementizio, muratura a intonaco e vetro a doppia pelle- manifesta quanto sia stato rigoroso e nello stesso tempo innovativo, il progetto di riqualificazione dell’edificio milanese in viale Monte Grappa 16, con cui Westway Architects (Architetti Luca Aureggi e Maurizio Condoluci) si è aggiudicato il concorso a inviti della società Monte Grappa srl. Un intervento che, in attuazione del piano di recupero (PR1) previsto dalla Variante al PRG vigente (Zona B di recupero R.9.15) e in considerazione delle gravi condizioni di degrado del fabbricato originario (realizzato nel 1882 come abitazione popolare in affitto), è stato impostato sulla sua demolizione e ricostruzione con il mantenimento di alcuni parametri compositivi: i caratteri generali della tipologia a corte con case a ballatoio (parzialmente reinterpretata sui lati interni), la partitura della facciata principale a tre piani, il posizionamento del passo carraio, le dimensioni della corte interna e i muri perimetrali contigui con gli edifici su viale Monte Grappa. Il nuovo edificio già dall’esterno rivela una doppia anima: rispettosa dei vincoli paesaggistici nella composizione generale ma tecnologica nelle soluzioni costruttive e impiantistiche, adottate con il duplice obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e il consumo energetico per conseguire la certificazione energetica CENED in Classe A. “In questo progetto –asserisce l’architetto Maurizio Condoluci– abbiamo trasformato i vincoli esistenti in strumenti di progetto. L’allineamento in altezza con i fabbricati contigui ci ha permesso di realizzare il coronamento vetrato a doppia pelle su due piani enfatizzato dalla grande cornice in pietra. Elemento che rompe il rigore della facciata ottocentesca e dichiara la contemporaneità dell’intervento, declinandola in tutti gli aspetti progettuali: impianto distributivo interno, caratteristiche costruttive, materiali, standard abitativi, prestazioni energetiche elevate fino alla destinazione d’uso mista (commerciale/residenziale)”. In totale l’edificio si compone di due piani interrati a garage, del piano terra a destinazione commerciale e di corpi di fabbrica da quattro a sei piani a destinazione residenziale, per complessivi 25 appartamenti di diversa dimensione e tipologia (simplex, duplex e triplex), tutti dotati di balcone o terrazzo di pertinenza, in parte piantumato e affacciato verso la corte interna. La corte rappresenta il fulcro distributivo degli spazi commerciali e dei collegamenti verticali ma anche luogo di ritrovo e di sosta per la presenza di due grandi alberi che “sbucano” dalle ellissi in copertura (a quota + 4 metri). Attorno alla corte sono distribuiti tutti gli appartamenti, accessibili dai ballatoi e ripresi dallo schema ottocentesco, che non sono più pubblici ma privati (con porta d’accesso) e usufruibili come spazi esterni abitabili. Gli appartamenti, curati nei minimi dettagli e con una distribuzione funzionale alla spazialità domestica, sono connotati da arredi di design contemporaneo, quali le pareti scorrevoli in vetro (Rimadesio), le cucine (Boffi) complete di elettrodomestici. E ancora l’architetto Luca Aureggi: “Per la corte, come per gli appartamenti, abbiamo studiato e realizzato tutta una serie di artifici bidimensionali e tridimensionali che aumentano la percezione dello spazio. I corpi di fabbrica che la perimetrano presentano altezze diverse e ampie zone a terrazzo per aprire il più possibile la vista in orizzontale e verticale, eliminando l’effetto di chiusura dello schema originario. Un ulteriore elemento di rottura è rappresentato dal piccolo edificio sul lato più interno, accessibile dal piano terra ma proiettato verso la copertura della corte, che riveste un importante ruolo prospettico. E poi i diversi materiali scelti per le specifiche caratteristiche fisiche e sensoriali, ma utilizzati in modo antitetico, come nel caso del legno e della pietra di Bedonia a rivestimento dei prospetti interni. Ecco il motivo del legno per le superfici verticali e orizzontali fino al terzo piano e della pietra dal quarto al sesto piano. Verso l’interno il passaggio è dalla leggerezza alla densità proprio con lo scopo di far percepire ai piani inferiori una spazialità dilatata, contrariamente a quanto avviene verso l’esterno”. Materiali e finiture di pregio e un sistema impiantistico a elevata efficienza energetica -pompe di calore, pannelli radianti a soffitto, geotermia, domotica e pannelli fotovoltaici- costituiscono parte integrante dell’edificio sorto a completamento della cortina su viale Monte Grappa, ora più che mai fra le architetture che identificano l’intervento di riqualificazione urbana di zona Porta Nuova.
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    La facciata a tre fasce orizzontali -bugnato cementizio, muratura a intonaco e vetro a doppia pelle- manifesta quanto sia stato rigoroso e nello stesso tempo innovativo, il progetto di riqualificazione dell’edificio milanese in viale Monte Grappa 16, con cui Westway Architects (Architetti Luca Aureggi e Maurizio Condoluci) si è aggiudicato il concorso a inviti della società Monte Grappa srl. Un intervento che, in attuazione del piano di recupero (PR1) previsto dalla Variante al PRG vigente...

    Project details
    • Year 2013
    • Work finished in 2013
    • Client Monte Grappa S.r.l.
    • Contractor Italiana Costruzioni S.p.A., Roma
    • Status Completed works
    • Type Tower blocks/Skyscrapers
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