Piazza Parrocchiale a Ranco. La riforma dello spazio urbano

Il progetto intende definire l’ambito dell’incompiuta piazza Parrocchiale attraverso un atto di rifondazione che ne fissi limiti, forma e dimensione, reintroducendo una regola fondata sulle emergenze architettoniche, monumentali e paesistiche. Assumendo la discordante giacitura della chiesa come una sorta di traccia archeologica, si rovescia l’attuale punto di vista a favore di un inedito assetto, verosimile ancorché storicamente fondato. La nuova piazza è un sistema di spazi che mette a regime l’orografia esistente e il disegno dei terrapieni sui quali si impostano il Municipio e la Farmacia: si definisce nella frattura morfologica tra la Parrocchiale e il tessuto edilizio, al punto da mettere in discussione la primigènia dell’uno rispetto all’altro. Sulla giacitura della chiesa si imposta il sagrato, centrato sulla facciata e addossato al terrapieno del Municipio nel quale è ricavata una fontana. Sul fianco destro si raccorda al giardino del monumento ai Caduti. Una ‘scalea’ conduce alla piattaforma del Municipio sulla quale si imposta la piazza civica con panche, ‘ombracolo’ e parterre che definiscono l’ambito di un ‘corso’ compreso tra il Municipio e il terrapieno della Farmacia, contro il quale sono addossati i padiglioni per i posti auto coperti, la sede della Protezione Civile e gli uffici delle Associazioni locali. I box sono chiusi da un paramento basculante che garantisce la schermatura della luce diretta e al contempo consente di disporre di piccoli spazi coperti per la sosta o le attività espositive esterne. All’interno della piattaforma della Farmacia sono ricavate le autorimesse comunali e i posteggi a rotazione, i servizi degli uffici e la risalita alla quota della Farmacia, accessibile anche da una rampa ciclo-pedonale realizzata sul fondo della piazza civica e direttamente collegata all’area di via Castello. A questa quota si dispone un belvedere, attrezzato con aiuole aromatiche e affacciato sul corso e sul sagrato. Le scelte materiche valorizzano la tradizione costruttiva locale, fondata sull’uso razionale e sostenibile delle risorse: pietra per le parti nobili, materiali inerti per quelle funzionali. Le pavimentazioni del sagrato e della piazza sono in granito bianco di Montorfano; la ‘scalea’ è in beola grigia della Val d’Ossola, mentre il terrapieno del Municipio è in marmo rosa Valtoce con inserti in verdello del Boden per la fontana. Le aree carrabili e pedonali sul terrapieno del Municipio sono in calcestre stabilizzato, mentre si dispone di una pavimentazione in calcestruzzo architettonico per i percorsi ciclo-pedonali e il belvedere sul terrapieno della Farmacia, rivestito in scagliola di beola grigia. Il progetto intende soddisfare le esigenze paesaggistiche oltre che quelle di compatibilità ambientale: le specie da impiegare sono scelte in ragione della capacità di assorbire anidride carbonica e inquinanti. Il ‘piano luce’ si compone di tre ordini per altrettanti effetti: apparecchi orientabili su pali per i percorsi e le aree di sosta; proiettori a incasso orizzontale per un effetto di luce radente sul tappeto di pietra e a parete per l’illuminazione scenografica delle alberature e delle eminenze architettoniche. Tutti gli apparecchi sfruttano la tecnologia led che garantisce elevate prestazioni a fronte di bassi consumi energetici e ridotti costi di manutenzione.