Concorso di idee per la riqualificazione del lungo mare di Nicotera Marina | Sergio Sinopoli

Nicotera Marina / Italy / 2009

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Piani di Contatto La città che diventa litorale La nascita del progetto per il lungomare di Nicotera Marina, si basa sulla volontà di creare un’osmosi tra il lungomare e la spiaggia, eliminando gli elementi di confine che solitamente separano i due ambiti. Il progetto si articola in tre concetti principali: - Il dialogo tra la Marina e il suo Litorale - L’uso di un materiale dominante ad identificazione di tutto l’intervento - La creazione di un baricentro, fulcro del progetto e nuovo cardine di Nicotera Marina Oggi la passeggiata lungomare di Nicotera Marina si presenta come un filtro a quattro livelli, dove il marciapiede, la strada carrabile, i parcheggi a raso e i muretti di confine, rendono il raggiungimento un percorso ad ostacoli della spiaggia. Questo “confine” lineare sembra rendere il centro abitato una realtà separata e quasi indipendente da ciò che avviene sulla riva del suo mare, dove i lidi e le attività balneari. diventano un luogo altro, distante dalla vita del città intero. Dalla volontà di eliminare il “confine”, il primo passo è stato quello di abbattere tutti gli ostacoli così da rendere su un unico piano di lettura il passaggio dall’abitato al litorale. Privilegiando la funzione di passeggiata sul lungomare, si è deciso di creare un solo livello stradale che dal limite dei fabbricati si estendesse sino alla spiaggia lungo tutto il litorale senza soluzione di continuità. Non più quindi la strada come “attraversamento”, ma come vero e proprio piano di interconnessione dove i lidi e le attrezzature balneari diventano il prolungamento sulla spiaggia del tessuto urbano che lentamente va a sfumare verso mare. La linea di evidente confine tra la passeggiata sul lungomare e la spiaggia si trasforma così in un profilo frastagliato, dove per tutta la lunghezza del litorale veri e propri piani si estendono a sbalzo sulla sabbia a creare il vero tessuto connettivo del progetto, piazze pubbliche che rendono permeabile il dialogo tra città e mare. I piani si presentano ogni volta con una funzione differente, isole a sorpresa, dove sostare, giocare, guardare il panorama, leggere, e direttamente scendere sulla spiaggia. In presenza dei lidi il piano si amplia e si trasforma in una piattaforma con la funzione di base per il lido stesso. Il ritmo sincopato e variabile dato dai piani sul litorale, è bilanciato dalla scansione regolare degli elementi di arredo lungo tutta la passeggiata, dall’inizio del Viale Lungomare fino al ponte sul Fosso San Giovanni. I pali dell’illuminazione pubblica, i dissuasori del traffico, le palme, delimitano con regolarità gli ambiti del percorso. Come anteprima all’apertura dei piani sulla spiaggia sono collocate le sedute, che introducono agli “eventi” di ognuno di questi. Dal limite degli edifici che si affacciano direttamente sul lungomare, un unico rivestimento in lastre di pietra bianca si stende sino ai piani in aggetto sulla spiaggia. Tutta la passeggiata si estende su un unico livello, senza la presenza di cordoli o marciapiedi così da rendere percepibile l’omogeneità di tutto l’intervento e manifesta la priorità che si vuole dare alla “pedonalità” del lungomare. Naturalmente, vista la rete stradale del centro abitato di Nicotera Marina, l’esclusione del traffico dei veicoli sul Viale Lungomare non è possibile. La proposta è di rendere comunque carrabile il tratto dalla punta a nord lungo tutto il fronte principale del città, limitando la circolazione a un unico senso di marcia così da estendere il più possibile la zona pedonale e circoscrivere l’accesso ai frontisti e ai servizi principali. La presenza dei piccoli dissuasori, cubi di pietra bianca, oltre che a ritmare la passeggiata, delimita virtualmente la “strada”. L’intervento prosegue con la medesima logica a salire lungo Corso Garibaldi e la parallela Strada Vittorio Emanuele. A differenza di tutto il percorso lungomare, la sezione stradale delle due vie prevede il marciapiede rialzato rispetto alla strada che mantiene l’originale senso di marcia. Lungo la carreggiata di Strada Vittorio Emanuele, un sistema di parcheggi a raso permette ad abitanti e turisti di sostare favorendo l’accesso senza macchine alla zona del lungomare prevalentemente pedonalizzata. La riqualificazione si estende fino a dove la Strada Vittorio Emanuele si trasforma in Via Provinciale. Per evitare che il flusso delle automobili, specie nella stagione turistica, vada ad insistere e congestionare il centro abitato con la conseguenza di un’incontrollata sosta in ogni zona utile, il progetto potrebbe essere integrato con la creazione di due ampie aree di sosta satellite, poste, la prima all’ingresso del centro abitato sulla Via Provinciale, la seconda, sulla porzione periferica di Contrada Gagliardi. Al vertice di Corso Garibaldi dal lato di Largo Garibaldi una piccola piazza con una piastra inclinata alberata apre la caratterizzazione dell’intervento. Scendendo verso il lungomare, la riqualificazione interessa Piazza Garibaldi e il grande slargo che unisce le due strade con la creazione di una piazza pavimentata con panchine e una maglia costituita da alte palme. Il punto di incontro tra Corso Garibaldi e Strada Vittorio Emanuele con Viale Lungomare, diviene così il cardine di tutto l’intervento. Luogo baricentrico tra l’abitato e il mare. La proposta progettuale, che tende ad ampliare il progetto di riqualificazione, si basa sulla creazione di una vera e propria piazza discendente che si apre verso la spiaggia penetrando nel suo doppio speculare: una piazza ascendente, belvedere sul mare, il cui spazio coperto diventa il Nuovo Centro Turistico Balneare della Marina direttamente aperto sulla spiaggia. E’ da qui che effettivamente si diramano e si sviluppano tutte le attività legate alla completezza del sistema di riqualificazione. Il progetto contempla la ristrutturazione dell’edificio subito all’angolo tra Corso Garibaldi e Viale Lungomare, riconvertendolo in un piccolo albergo. All’estremità nord, tra Via Cantiere e l’inizio di Viale Lungomare un piccolo ristorante si affaccia sul primo e più grande dei giardini tematici dei frutti e dei fiori che si ripetono a ritmo irregolare sui piani in aggetto sulla spiaggia. Il concetto fondamentale del progetto prevede in effetti una sorta di modularità, una ripetizione aritmica di piani e piazze, episodi flessibili che possono accogliere dal semplice belvedere al giardino tematico, al campo sportivo, al chiosco fino a quella che diverrebbe la “piazza madre”, l’edificio nodo da cui si diramano a est l’asse delle due strade maestre della città, a nord e a sud il lungomare e ad ovest il virtuale proseguimento verso il mare e l’orizzonte del molo panoramico.
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    Project details
    • Year 2009
    • Status Competition works
    • Type Waterfront
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