Gare Lisch - MEU Musée des Expositions Universelles | Carla Morganti

Paris / France / 2013

16
16 Love 2,995 Visits Published

[ITA] Introduzione: Il mio oggetto di tesi è stato il recupero e l'ampliamento di un edificio costruito per un Esposizione Universale, quella del 1878, e che oggi si trova abbandonata nelle periferia di Parigi: la Gare du Champ-de-Mars dell'architetto Juste Lisch, oggi conosciuta come Gare Lisch.
La ricerca parte dall'analisi del sito sul quale attualmente si trova la Gare Lisch, ovvero l'Impasse des Carbonnets ad Asnières-sur-Seine, nella periferia nord di Parigi. La stazione infatti originariamente rimane ai piedi della Tour Eiffel dal 1878 al 1897, anno in cui venne smontata (la struttura è infatti costituita da un'intelaiatura metallica con tamponamento in laterizio) e rimontata nella sua collocazione odierna. Essa è situata su di una biforcazione ferroviaria, con accesso solo frontale, e quindi un suo recupero in situ risulterebbe difficilmente gestibile dal punto di vista logistico. Un altro aspetto cruciale concerne i costi per il suo recupero: il restauro dell'edificio è stato stimato su qualche milione di euro. La ragione è data dal fatto che per essere restaurata la stazione andrebbe nuovamente smontata.
La conseguente riflessione è stata quella di ricollocare la gare Lisch nel suo luogo originario, ai piedi della Tour Eiffel, nell'isolato compreso tra il quai Branly, avenue de Suffren e rue Jean Rey, con l'intento valorizzare quest'aera che, soprattutto agli occhi del turista, cessa di avere interesse, se si prosegue dalla Tour Eiffel verso ovest; e, principalmente, di restituire alla collettività un edificio in passato fortemente vissuto ma oggi dimenticato dalla memoria collettiva. Il luogo così trasformato tornerebbe a riappropriarsi della sua centralità e del suo rapporto dialettico con la Tour Eiffel.
La stazione non si vedrebbe isolata, ma verrebbe inglobata in un sistema architettonico più ampio costituito dal nuovo Museo delle Esposizioni Universali - MEU: la creazione di un luogo destinato alla cultura non solo andrebbe ad integrarsi nel sistema museale parigino che, ad una attenta lettura planimetrica, si trova disposto principalmente lungo la Senna, ma risulterebbe speculare al Museo du Quai Branly, riequilibrando così il peso tipologico ai piedi della torre.


Concept:  La scelta di realizzare il MEU si basa su questo programma:


1 - riportare la stazione nel suo luogo d'origine, fulcro di scambio e di incontro, restituendola ad un rinnovato rapporto dialettico con la Senna.
2 - creare un contenitore che racchiuda le testimonianze e documenti delle esposizioni, universali e internazionali, parigine e del resto del mondo, dalle origini ai nostri giorni
3 - rispristinare l'asse che collega il vertice del lotto alla Tour Eiffel generando una nuova prospettiva


I volumi del progetto sono generati in maniera ascendente, partendo dalla punta estrema dell'isolato per raggiungere la quota degli edifici presenti lungo avenue de Suffren, rendendo graduale l'alzamento di quota dal livello stradale ai 30 mt circa del fronte degli edifici esistenti.
L'asse principale principale diviene linea di demarcazione delle due macro aree espositive di cui è composto il museo: il corpo principale, che custodisce la gare Lisch e il racconto cronologico delle esposizioni universali mondiali, e quella del museo-giardino, suddiviso in otto volumi orizzontali. Attraverso un impianto che richiama le tracce morfologiche delle infrastrutture ferroviarie, quest'area del progetto dedicata alle expo parigine viene suddivisa in otto fasce-binari tante quante sono state le expo svoltesi nella capitale dal 1855 al 1937.



Materiali: La stazione viene protetta da una struttura che non ostacola la sua visibilità, ma anzi la valorizza. Per farlo si attinge dai materiali tipici dell'età in cui è stata progettata, acciaio e vetro, ripensati come un ponte che colleghi passato e presente. La struttura è direttamente collegata con il corpo del museo che sorge alle spalle dell'antica stazione. All'esterno gli otto volumi nascono idealmente dal grande parco (che si dirama come radici nel terreno e sale in quota rimanendo calpestabile in tutta la sua estensione) seguendo un andamento geometrico. Il loro parallelismo non solo genera così un forte landmark, ma allo stesso tempo rievoca la traccia storica più importante per questo sito: i binari. Le facciate esterne degli otto volumi riprendono la soluzione acciaio-vetro utilizzata per l'involucro della stazione generando un leitmotiv tecnologico.

16 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    [ITA] Introduzione: Il mio oggetto di tesi è stato il recupero e l'ampliamento di un edificio costruito per un Esposizione Universale, quella del 1878, e che oggi si trova abbandonata nelle periferia di Parigi: la Gare du Champ-de-Mars dell'architetto Juste Lisch, oggi conosciuta come Gare Lisch.La ricerca parte dall'analisi del sito sul quale attualmente si trova la Gare Lisch, ovvero l'Impasse des Carbonnets ad Asnières-sur-Seine, nella periferia nord di...

    Project details
    • Year 2013
    • Work started in 2013
    • Work finished in 2013
    • Main structure Mixed structure
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / Railway Stations / Museums / Urban Renewal / Recovery/Restoration of Historic Buildings
    Archilovers On Instagram
    Lovers 16 users