Concorso di idee per la costruzione di un punto di informazione P.I.O.T. | Cosimo Damiano Mastronardi

con show room dei prodotti dell’artigianato tipico locale e della produzione agroalimentare dell’area Rivello / Italy / 2012

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La proposta progettuale è frutto di una attenta analisi della vocazione del sito destinato ad accogliere il punto P.I.O.T., delle dinamiche su scala territoriale che attualmente si verificano sulle percorrenze stradali interessate dall’intervento, delle strategie che si possono innescare in locus attraverso un progetto architettonico adeguatamente inserito nel contesto paesaggistico e in grado di valorizzare le peculiarità del territorio di riferimento. L’obiettivo che si persegue, in linea con le finalità contenute nei programmi Piot e secondo la esplicita richiesta del bando di concorso, è quello di realizzare un edificio atto ad accogliere le funzioni di info-point e showroom per le eccellenze della produzione agroalimentare e dell’artigianato del territorio, che al contempo sia capace di proporre e rappresentare una forma particolare di turismo nell’ambito dei programmi regionali di integrazione dell’offerta turistica. La proposta progettuale prevede la realizzazione di un edificio atto ad accogliere le funzioni specificate dal bando e la sistemazione esterna dell’area necessaria a una buona fruizione dell’edificio stesso. Il progetto architettonico consiste nella riproposizione di un modello formale consolidato nella tradizione del paesaggio locale: la casa con tetto a falde spioventi. L’idea di portare avanti questa evocazione della “casa”, nella progettazione di un punto di informazione turistica e showroom dell’artigianato locale, deriva dalla volontà di considerare l’edificio come manufatto simbolico. L’architettura dell’edificio si trasforma da oggetto della sfera meramente funzionale, a pausa nel percorso che invita a una dimensione domestica della tradizione, della genuinità del prodotto culturale, del valore del patrimonio storico e naturalistico, che si offre e che si vuol divulgare: un piccolo contenitore, che parli già a prima vista del suo contenuto. Questa considerazione, svolta sulla forma e sull’immagine del manufatto architettonico è stata una premessa nell’ambito del processo ideativo, rafforzata dalla considerazione che la percezione dell’aspetto architettonico in questo caso è in prima istanza fruita dalla strada di percorrenza, una strada interessata da traffico anche veloce. Ecco perché l’immagine forte e di schietta identificazione deve essere un segno chiaramente codificabile, deve essere capace di comunicare a prima vista il suo ruolo nodale. Questo punto infatti, pur trovandosi a chilometri di distanza dalla località del centro abitato di Rivello, deve appartenervi e deve esprimere il legame con il borgo. Analogamente l’immagine positiva dell’intervento architettonico si esplica nella scelte di tecnologie e dei materiali operate nel pieno rispetto dell’ambiente, dell’efficienza energetica, dell’innovazione ecosostenibile. L’edificio è ben visibile dalla strada grazie alla sistemazione degli spazi esterni realizzati a mezzo di aiuole e piantumazione di arbusti bassi. La collocazione dell’edificio proprio al margine dell’area di intervento è dettato dal rispetto delle prescrizioni di distanze dalla sezione stradale. L’orientamento sud-est/nord-ovest e la forma che derivano dagli stessi vincoli logistici dell’area, hanno svolto un ruolo determinante per l’elaborazione del progetto, delle sue proporzioni, dell’aspetto funzionale e distributivo. Il modello della “casa a tetto”, è stato oggetto di rivisitazioni per meglio rispondere alla destinazione d’uso di info-point e showroom, e per assolvere alla necessità di costituire una immagine innovativa di richiamo. Il restyling incontra quindi ragioni estetiche, strutturali, funzionali e tecnologiche. Il progetto consiste in uno spazio di pianta rettangolare, delle dimensioni di 8,50 mt x 24,60 mt, mentre l'altezza totale dell'edificio è di 8,50 mt con una altezza delle pareti laterali di 4,00 mt. L’involucro dell’edificio ha il ruolo fondamentale di elemento di dialogo con il contesto. Esso assume un duplice linguaggio espressivo: richiamo verso la percorrenza della statale, e contemporaneamente risponde a esigenze di mimesi e armonia con i colori e con il carattere naturalistico della val di Noce. L’edificio si inserisce nel paesaggio in modo rispettoso, con la maggior parte delle facciate prive di finestrature, opache con la trama delle pareti in doghe di legno ed i prospetti si caratterizzano attraverso variazioni formali e una accurata attenzione alla sintassi materica e cromatica. Il prospetto dell’edificio verso la strada è completamente cieco, si caratterizza per la presenza di una grande insegna luminosa che garantisce visibilità e lettura anche a distanza. L’accesso principale all’edificio si colloca su questo fronte rivolto alla strada e avviene a mezzo dell’intersezione sulla facciata di un portale realizzato in metallo rosso lucido. Il fronte/prospetto dell’edificio verso la vallata, è completamente privo di aperture, ad eccezione di una finestra che si apre in alto sul paesaggio, su una estensione della parete che si protende in verticale in forma di camino. L’espediente del camino di luce, oltre a riproporsi ancora come elemento formale delle architetture locali domestiche, costituisce un elemento di visibilità dell’edificio anche a distanza, dalle percorrenze di strada, di giorno grazie alla superficie metallica riflettente della sommità, di notte quando è illuminato, come fosse una sentinella sulla vallata. Inoltre questo elemento assume una valenza fortemente caratterizzante anche dello spazio interno, offrendo un nuovo punto di vista esclusivo da cui ammirare il panorama. Il prospetto sul lato dei servizi è completamente cieco: le finestre dei bagni sono nascoste dal sistema di rivestimento in legno e la porta di servizio parte integrante dello stesso sistema di rivestimento. Sul prospetto opposto invece la grande vetrata instaura un rapporto di contiguità tra lo spazio interno del piccolo espositivo e lo spazio esterno che si apre completamente al paesaggio. La vista della vallata in questo modo è inglobata nella visione complessiva dello spazio e della sezione della casa che accoglie il viaggiatore, e vi offre in ultima prospettiva del percorso espositivo delle bellezze artigianali locali, una scena eloquente che dialoga con i pannelli fotografici che allestiscono le pareti laterali dell’ambiente. La contiguità tra interno ed esterno è arricchita anche grazie a un piazzale esterno, estensione del piano dell’edificio, corredato di panche di cemento. Il tetto verde, attraverso al accurata scelta delle piantumazioni si veste dei colori delle stagioni, riportando la caratteristica del suolo selvatico della valle, al livello dell’attacco a cielo dell’edificio. L’edificio pare integrarsi in maniera serena, nell’estensione boschiva della vallata che si estende al di sotto della sezione stradale in un forte dislivello. Lo spazio interno, determinato dalla nette geometrie del suo involucro, chiuso sui lati lunghi è, come detto, risultato dell’atteggiamento rispetto al contesto; ma esso ha un carattere tutt’altro che introverso. Al contrario, le finalità che si sono perseguite e che hanno determinato la forma finale dell’edificio, sono state quelle di instaurare delle relazioni privilegiate con l’esterno, inteso in termini di accessibilità e fruizione. Lo spazio destinato a info point e showroom si presenta come un grande open-space, in cui l’ampia altezza è sottolineata e valorizzata per la presenza di una scala che permette l’accesso a un punto panoramico, oltre che ai vani tecnici disposti a secondo livello. Il pavimento è in cemento, come anche la scala. Le pareti e il tetto hanno una finitura di intonaco bianco. All’interno dell’ambiente l’attenzione è catturata esclusivamente dal banco informazioni, dalla disposizione degli stand espositivi. La luce gioca un ruolo determinante nell’identificazione della posizione e della caratteristica delle funzioni all’interno dell’open space: infatti la zona dedicata all’esposizione è dominata dalla grande vetrata che si apre a sud-est, mentre la zona dell’info-point immediatamente legata all’ingresso è caratterizzata dalla luce zenitale del camino, che con la sua irregolare geometria si staglia verso il cielo come un grande cannocchiale che incanala e amplifica i raggi luminosi e la luce del cielo diurno. Il lucernaio cattura la luce in tutte le ore del giorno, componendo effetti di luce diversi e vestendo lo spazio interno di eleganti suggestioni visive, attraverso la riflessione sulle superfici bianche del camino.
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    Project details
    • Year 2012
    • Main structure Steel
    • Client Comune di Rivello
    • Cost 528.000
    • Status Competition works
    • Type Pavilions
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