VEMA | ELASTICOFarm

Italian Pavilion Venice Biennale 2006 Venice / Italy / 2006

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Per immaginare una città nuova abbiamo guardato le città che conosciamo e messo in scena il loro futuro. L'urbanizzazione è diffusa su tutto il pianeta e continua a crescere1 ma, mentre le città hanno forme diverse e contraddittorie, le espansioni urbane presentano come costante la bassa densità. La conseguenza è un consumo di suolo senza precedenti e non fa eccezione l'Italia, dove non si manifesta alcuna opposizione istituzionale2. Mentre le città storiche crescevano e si consolidavano in tessuti densi intorno a elementi orografici forti, capaci di favorirne difesa, commerci, controllo del territorio, e di connotarne la struttura, la forma urbana contemporanea è sempre più una lottizzazione disegnata dal trasporto individuale, dalla casa isolata e dalla villetta a schiera. Il mutare della forma urbana riflette i cambiamenti nei processi di produzione dello spazio: l'edilizia residenziale è da tempo, in Italia, appannaggio di soggetti privati, per lo più di ridotte dimensioni3, il solo interesse è la massimizzazione del profitto, il mercato immobiliare prescinde totalmente dalla qualità architettonica, l'iniziativa pubblica resiste (ma fino a quando?) soltanto nella realizzazione di infrastrutture, servizi primari e trasformazioni urbane. Alla luce di simili considerazioni non può che apparire illusorio immaginare per l'architettura un ruolo rilevante nel ridefinire gli spazi dell'abitare. Non crediamo che la città possa migliorare attraverso il progetto della residenza perché ciò richiede prima un cambiamento radicale del mercato immobiliare. Crediamo invece si debba lavorare sulle infrastrutture di servizio alla città e farle diventare gli strumenti per ridare forma, senso e densità ai paesaggi sempre più desolati e sfilacciati che si distendono lungo strade e autostrade. Così, il plesso scolastico di VEMA è progettato per essere un movimento geologico che conforma il paesaggio e definisce spazi di relazione, interazione e informazione. Su di esso, come su una collina, può allora distendersi la litania della speculazione edilizia. Come la linea di basso di un remix, la scuola di VEMA prova a dare senso al ritornello monotono e alla moda della città diffusa.
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    Project details
    • Year 2006
    • Work finished in 2006
    • Status Research/Thesis
    • Type Exhibition Design
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